FAQ

La Società provvede a pubblicare entro il 30 gennaio di ciascun anno un apposito comunicato stampa con il quale si rende noto il calendario degli eventi societari. Il predetto comunicato è messo a disposizione sul sito della Soc​​ietà.

In conformità alla normativa vigente, l'avviso di convocazione dell'Assemblea è pubblicato sul sito Internet di Enel, trasmesso a Borsa Italiana e pubblicato su almeno un quotidiano a diffusione nazionale. In generale, l'avviso di convocazione deve essere pubblicato entro il trentesimo giorno precedente la data fissata per l'Assemblea. Tale termine non trova applicazione all'Assemblea convocata: (i) per il rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, applicandosi il termine di 40 giorni prima dell'Assemblea; (ii) ai sensi degli articoli 2446, 2447 e 2487 cod. civ., applicandosi il termine di 21 giorni prima dell'Assemblea.

Ai sensi dell'art. 127-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, i soci in favore dei quali sia pervenuta alla Società apposita comunicazione effettuata da un intermediario autorizzato (ai sensi dell'art. 43 del Regolamento approvato con provvedimento congiunto della Banca d'Italia e della Consob in data 13 agosto 2018) possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea.

I soci che intendono avvalersi di tale facoltà devono fare pervenire le proprie domande alla Società con le modalità previste ed entro il termine fissato nell'avviso di convocazione; il suddetto termine non può essere anteriore a cinque giorni di mercato aperto precedenti la data dell’Assemblea. Alle domande pervenute è data risposta, al più tardi, durante l'Assemblea stessa.

In alternativa, l’avviso di convocazione può prevedere che la Società fornisca prima dell’Assemblea una risposta alle domande pervenute; in tal caso, il termine fissato per l’invio delle domande non può essere anteriore a sette giorni di mercato aperto precedenti la data dell’Assemblea, e le risposte sono fornite almeno due giorni prima dell’Assemblea. 

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea ai sensi di legge, mediante delega rilasciata secondo le modalità previste dalla normativa vigente. A tal fine può essere utilizzato il modulo di delega reperibile nella sezione del sito internet della Società dedicata all'Assemblea. La delega può essere fatta pervenire alla Società a mezzo posta (all'indirizzo ENEL S.p.A. - Legal and Corporate Affairs - Viale Regina Margherita n. 137 - 00198 Roma - Rif. “Delega di voto”), ovvero via fax al numero 06/83055028 almeno due giorni di mercato aperto prima della data fissata per l'Assemblea. Ai sensi dell'art. 11.1 dello Statuto, la delega può altresì essere notificata alla Società in via elettronica fino all'avvio dei lavori assembleari, utilizzando l'indicata sezione del sito internet Enel dedicata all'Assemblea.

La delega può altresì essere conferita al rappresentante che la Società designerà di volta in volta e che sarà indicato nell'avviso di convocazione. In tal caso, la delega dovrà contenere istruzioni di voto su tutte ovvero su alcune delle materie all'ordine del giorno e dovrà pervenire in originale al predetto rappresentante entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea.

Il dividendo pagato nel 2021 è stato di 0,358 euro per azione (il 70% dell'utile netto ordinario dell'anno fiscale 2020) e la distribuzione è avvenuta in due tranche. Il Piano Strategico 2022-24 prevede, per ogni anno del piano, un dividendo per azione fisso, che cresce del 13% fino al valore di 0,43 € per azione nel 2024 (0,38 € per azione nel 2021; 0,40 € per azione nel 2022 e 0,43 € per azione nel 2023).

Le informazioni sui dividendi pagati nel corso degli anni a partire dalla quotazione di Enel - avvenuta nel novembre 1999 - sono disponibili nell'apposita sezione "Storico del dividendo" sul sito della Società.

Al fine di poter percepire il dividendo non è necessario possedere le azioni Enel per un periodo minimo, ma è sufficiente che le azioni siano registrate sul conto deposito titoli detenuto presso un intermediario autorizzato alla chiusura della giornata contabile del giorno indicato come record date, che coincide con il giorno di mercato aperto successivo alla data di stacco cedola e precedente a quello di pagamento. Affinché la registrazione sul conto deposito titoli avvenga entro la record date, considerato che il ciclo di liquidazione (ovverossia il lasso di tempo che intercorre tra l’esecuzione della transazione e la registrazione contabile che effettua l’intermediario) nel mercato italiano è convenzionalmente stabilito in T+2, le azioni devono essere acquistate entro la giornata di mercato precedente a quella dello stacco cedola.

No, non è previsto alcun programma di reinvestimento sui dividendi.

Ogni titolo azionario quotato sul mercato borsistico italiano è contraddistinto da un codice alfanumerico valido a livello internazionale. Tale codice è detto ISIN (International Securities Identification Number). Per le azioni Enel il codice ISIN è IT0003128367. Inoltre le azioni vengono identificate tramite una sigla o ticker, che varia a seconda del mercato di riferimento: la sigla dei titoli Enel quotati presso Borsa Italiana è “ENEL".
A seconda delle agenzie giornalistiche finanziarie (Reuters, Bloomberg) il suffisso di tale sigla può variare, secondo lo schema seguente:

Mercato Borsistico italiano:

Agenzia Sigla del titolo Enel
Reuters ENEL.MI
Bloomberg ENEL IM

Ex-dividend date: la data oltre la quale le azioni acquistate non hanno diritto al pagamento del dividendo (data di stacco della cedola). 

Declaration date: la data in cui il Consiglio di amministrazione comunica i dati relativi al dividendo.

Payable date: la data a partire dalla quale è messo in pagamento il dividendo.

Record date: la data alla quale viene determinata la legittimazione al pagamento del dividendo.

Le date di pubblicazione dei risultati sono indicate nel "calendario finanziario".

Gli Investitori Istituzionali possono contattare il Team di Investor Relations via e-mail scrivendo a: investor.relations@enel.com.

L'indirizzo è: Viale Regina Margherita, 137 00198 ROMA (IT)

Tel: +39 06 83051

Monica Girardi: Head of Group IR

Gli Investitori Individuali possono contattare il team dedicato agli investitori Retail via e-mail scrivendo a: azionisti.retail@enel.com.

L'indirizzo è: Viale Regina Margherita, 137 00198 ROMA (IT)

Tel: +39 06 8305 4000

Fax: +39 06 8305 5028

Per avere informazioni aggiornate sui principali azionisti e la struttura azionaria di Enel potete visitare la pagina "Azionisti" sotto la sezione Investitori.

La strategia di Enel è resa pubblica durante il Capital Markets Day. Ulteriori informazioni sulla strategia di Enel sono disponibili nelle pagine relative alla “Strategia” della sezione “Investitori”.

Per il rating di Enel vai alla pagina Rating.

Una rappresentazione semplificata delle principali aziende quotate appartenenti al Gruppo Enel è disponibile nella sezione "Stock information" della sessione Investitori.

L'operazione di “nazionalizzazione” delle imprese elettriche è stata operata con la Legge 6 dicembre 1962 n. 1643 (“L. 1643/1962”). Tale provvedimento aveva disposto, in particolare e fatte salve talune eccezioni, che le imprese che esercitavano le attività di produzione, importazione ed esportazione, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dell'energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta fossero trasferite in proprietà all'allora Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (ente successivamente privatizzato e divenuto l'attuale Enel SpA).

L'art. 5 della L. 1643/1962 dettava specifici criteri di determinazione della misura dell'indennizzo che sarebbe stato corrisposto dall'Ente Nazionale agli aventi diritto a seconda della tipologia di società interessata dal trasferimento, prevedendo comunque – al di là della casistica presa in considerazione – che tale indennizzo sarebbe stato corrisposto agli aventi diritto in dieci anni a decorrere dal 1° luglio 1963.

L'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica è stato trasformato in società per azioni per effetto del Decreto-Legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito con Legge 8 agosto 1992, n. 359. Non è stata prevista alcuna conversione di certificati azionari di società nazionalizzate in azioni Enel, a seguito della privatizzazione dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica.

Tenuto conto dell'arco temporale intercorso rispetto alle vicende relative alla nazionalizzazione, qualunque diritto correlato a partecipazioni detenute in società nazionalizzate (indennizzo) deve ritenersi estinto per prescrizione, ai sensi degli art. 2946 e segg. cod. civ.

Il raggruppamento di azioni Enel è stato deliberato dall'Assemblea straordinaria del 25 maggio 2001 (con effetto dal 9 luglio 2001). Tale operazione si è articolata attraverso i seguenti passaggi: (I) ridenominazione del capitale sociale in euro mediante la procedura “ordinaria” contemplata dall'art. 17, comma 6, del Decreto Legislativo 24 giugno 1998, n. 213; conseguentemente il valore nominale delle azioni è stato portato da Lire 1.000 alla misura di 0,5 Euro (pari a Lire 968,135), con una riduzione del valore nominale di ciascuna azione pari a Lire 31,865. Tenuto conto che il capitale sociale dell'Enel ante ridenominazione risultava pari a Lire 12.126.150.379.000, l'operazione di ridenominazione ha comportato una riduzione del capitale stesso per Lire 386.399.781.827 (pari ad una percentuale di circa il 3,2%, e, quindi, inferiore al limite del 5% fissato dal citato articolo 17, comma 6, del Decreto Legislativo n. 213/98), il cui importo, in base alla descritta procedura, è stato imputato alla “riserva legale”; (II) raggruppamento delle azioni del valore nominale di 0,5 Euro in azioni del valore nominale di 1 Euro, godimento regolare, secondo il rapporto di un'azione del valore nominale di 1 Euro ogni due azioni del valore nominale di 0,5 Euro; (III) al fine di disporre di un numero pari di azioni da raggruppare secondo le modalità sopra indicate, la deliberazione assembleare ha previsto anche di procedere all'acquisto di una azione propria ed al conseguente suo annullamento, a norma del citato articolo 17, comma 6, del Decreto Legislativo n. 213/98. In tal modo risulta dimezzato il numero delle azioni costitutive il capitale sociale, che, alla data del 9 luglio 2001, è passato - tenuto conto anche dell'annullamento di una azione propria - da n. 12.126.150.379 a n. 6.063.075.189. L'operazione ha mutato solamente il rapporto tra le azioni prima e dopo il raggruppamento ma non il controvalore della quantità di titoli posseduti dall'Investitore.