Innovazione per un mix produttivo efficiente

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Tutti gli studi sull'evoluzione del sistema energetico mondiale prevedono trasformazioni profonde, sia nei mercati che nelle tecnologie, nonché sfide cruciali per salvaguardare la sostenibilità sociale e ambientale.

Non fa eccezione l'autorevole Energy Outlook 2035, pubblicato nei giorni scorsi dalla Bp, secondo il quale la domanda globale di energia crescerà del 41%, con un incremento che sarà però concentrato per quasi il 95% nei Paesi emergenti.

Invece nei Paesi dell'area Ocse (l'Organizzazione per la cooperazione economica tra i 34 Paesi più industrializzati) i consumi aumenteranno di poco e le variazioni saranno addirittura di segno negativo alla fine del periodo.

Il predominio delle fonti fossili resterà assoluto: nel 2035 copriranno circa l'80% del mix energetico primario, contro l'82% attuale.

All'interno dei combustibili fossili crescerà il ruolo del gas, che arriverà a sopravanzare il petrolio grazie al concorso delle cosiddette risorse non convenzionali, come lo shale gas (gas contenuto nelle rocce di scisto) che a fine periodo inciderà per circa il 50% sull'offerta globale di gas.

Anche il peso del carbone continua a crescere oltre il prossimo decennio, per poi cominciare a flettere solo a partire dal 2030.

Il record del maggiore sviluppo spetta però alle nuove fonti rinnovabili, con una media del 6,4% l'anno. In termini quantitativi, tuttavia, il loro contributo alla domanda complessiva di energia resterà contenuto, passando dall'attuale 2% al 7%, la stessa percentuale dell'idroelettrico e di poco superiore a quella nucleare.

Sulla base di queste stime sarà difficile contenere le emissioni entro la soglia raccomandata dalla comunità scientifica per scongiurare gli effetti più disastrosi dei cambiamenti climatici. Per farlo occorrerà correggere il quadro, esaltando gli sforzi in efficienza e innovazione che molte società elettriche stanno compiendo, tra cui il Gruppo Enel in primo piano, che già oggi produce oltre il 42% di elettricità a “zero emissioni” ed è impegnato a diventare entro il 2050 una azienda “100% carbon free”, cioè senza emissioni di CO2.