Il futuro dell'energia nel Mediterraneo: cooperazione e sviluppo

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Una sfida energetica immediata per l'area del Mediterraneo è soddisfare la rapida crescita della domanda di energia, frutto della crescita della popolazione, dello sviluppo economico e dell'urbanizzazione. Soluzioni sostenibili per affrontare questa esigenza richiederanno non solo grandi investimenti in infrastrutture e efficienza energetica ma anche riforme nel settore, a partire da quadri normativi trasparenti, programmabili e sostenibili.

Un memorandum d'intesa che va in questa direzione è stato firmato da Riccardo Puliti, managing director per l'Energia e le risorse naturali della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), e Bruno Lescoeur, presidente dell'Observatoire Méditerranéen de l'Energie (OME), in occasione della conferenza “Euro-Med: Building a Sound & Common Energy Future”, tenutasi a giugno a Roma.

Con questo evento, organizzato dall'OME, una piattaforma e think tank per le principali aziende energetiche provenienti da dodici Paesi del Mediterraneo, viene ratificata una partnership strategica volta a sostenere la sicurezza energetica, razionalizzare i meccanismi di sussidio ai combustibili fossili e consolidare lo sviluppo sostenibile. Per Enel ha partecipato Andrea Falessi, responsabile delle Relazioni Esterne EGP, a conferma del fatto che il Mediterraneo rappresenta una regione di grande interesse, di cui si segue da vicino l'evoluzione – sia attraverso la società green del Gruppo sia nel settore dell'upstream gas – per cui si sono già predisposti investimenti significativi nell'ultimo piano industriale.

Alla vigilia del semestre europeo a guida italiana, l'incontro costituisce un'occasione per approfondire le principali problematiche relative alla cooperazione energetica in Europa e nel Mediterraneo e al tempo stesso un laboratorio per sviluppare risposte comuni a questioni come l'aumento del tasso di disoccupazione, la proliferazione della disuguaglianza sociale, gli irreversibili mutamenti demografici e il fenomeno dell'immigrazione.

Un'energia sicura, sostenibile e conveniente è una priorità per i Paesi europei, così come per i Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, ed è un fattore fondamentale di stabilità e prosperità nella regione. La vera sfida è capire come farlo tenendo conto di tutti i parametri economici, ambientali e sociali e adottando un modello sviluppo e un approccio regolamentare adeguati.