Storage, la nuova frontiera delle rinnovabili

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Negli ultimi decenni il percorso per rendere sempre più efficienti gli impianti rinnovabili ha registrato progressi sorprendenti. L'UNEP, il programma per l'ambiente della Nazioni Unite, ha reso noto in un recente rapporto che le rinnovabili mondiali hanno superato il muro dei 100 GW di nuova capacità installata nel corso del 2014. Tuttavia per completare la “rivoluzione verde” e superare gradualmente la generazione convenzionale, è necessario sviluppare e utilizzare su larga scala un tassello decisivo: i sistemi di accumulo (storage) di energia, che consentono di gestire la ridotta programmabilità tipica della maggior parte delle fonti rinnovabili.

Lo storage è un elemento fondamentale per raccogliere l'energia in surplus nei momenti di picco per poi immetterla in rete quando fonti come l'eolico o il fotovoltaico non sono in grado di produrne. In questo modo si riesce a rendere prevedibile la produzione di energia da fonti tipicamente intermittenti, favorendo la gestione dei flussi di energia nella rete elettrica.

Se ne è discusso nell'ottava edizione dell'Energy Storage World Forum a Roma, dove gli operatori del settore si sono confrontati sullo stato dello sviluppo dei sistemi e su nuove tecnologie. All'evento era presente una nutrita rappresentanza del gruppo Enel, a conferma di una leadership riconosciuta a livello internazionale che nasce fin dal 2008, quando il Gruppo ha iniziato a studiare i primi modelli per risolvere i problemi di stabilità della rete elettrica. “Con l'aumentare della generazione distribuita, la rete richiederà una gestione sempre più dinamica e flessibile. Lo storage è il primo strumento per garantirla, e serviranno batterie in grado di intervenire rapidamente, con tempi nell'ordine dei decimi di secondo” spiega Christian Noce (Enel Distribuzione), che nell'ambito del Forum ha coordinato un gruppo di lavoro per creare un framework comune utile a valutare le performance complessive di tutti i sistemi di accumulo.

Esistono diverse tipologie di storage: elettrochimico, a pompaggio, a volano. Enel dispone di un importante know-how nell'accumulo associato a impianti rinnovabili e ha all'attivo progetti in diverse zone dell'Italia e in Spagna (a Malaga e nelle isole Canarie). È di recente entrato in esercizio il primo modello di storage, di tipo elettrochimico, abbinato a un impianto di generazione ibrido di Enel Green Power a Ollagüe (Cile), grazie al quale un isolato villaggio di minatori viene alimentato direttamente con sole fonti rinnovabili (solare fotovoltaico e minieolico) senza interruzioni.

“Lo storage può risolvere seri problemi di alimentazione in particolare nei paesi in via di sviluppo, con reti elettriche deboli e grande abbondanza di fonti rinnovabili. La sfida che siamo chiamati ad affrontare riguarda la riduzione dei costi delle batterie e lo studio di una struttura dei sistemi che si adatti più facilmente ai diversi luoghi di installazione” ha dichiarato Alessandro Quadrelli di Enel Ricerca a margine dell'evento.