L’energia porta lo sviluppo

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Tutta l'Africa subsahariana, con i suoi 961 milioni di abitanti, oggi consuma la stessa quantità di energia della sola città di New York. Il dato parla da solo: l'accesso all'energia è la prima barriera da abbattere per aprire possibilità di sviluppo a vaste aree del Pianeta che ancora oggi pagano a caro prezzo la mancanza di infrastrutture energetiche.

La Enel partner zone di The Guardian ospita una storia dall'America Latina dedicata alla lotta all'energy divide dalla quale emerge che l'accesso all'elettricità, con le conseguenze virtuose che esso genera, è un risultato che si raggiunge in modo efficace non solo con infrastrutture e investimenti ma anche - viene da dire soprattutto - promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che pone al centro le persone e le comunità.

Il programma Sustainable energy for All (SE4ALL) lanciato nel 2011 dalle Nazioni Unite coinvolge governi, imprese e associazioni nell'impegno di estendere l'accesso all'energia a tutte le popolazioni del pianeta. Enel partecipa al programma Onu e, dal 2014, è l'unica utility al mondo a sedere nel board con l'AD del Gruppo, Francesco Starace. Secondo le ultime rilevazioni di SE4ALL è di 1,1 miliardi il numero di persone che oggi patiscono le conseguenze dell'energy divide: una cifra enorme che tuttavia sta diminuendo grazie a iniziative come quelle che Enel ha realizzato attraverso il suo programma globale Enabling Electricity.

La storia raccontata da The Guardian è uno dei casi di successo che fa parte dei 28 progetti realizzati da Enel con il programma Enabling Electricity. L'articolo intitolato "In sei mesi possiamo trasformare una nonna in un ingegnere solare" racconta infatti della partnership tra Enel e Barefoot College, ong indiana da anni impegnata in programmi di formazione di giovani nonne (di età compresa tra i 35 e i 50 anni) provenienti da aree rurali isolate e svantaggiate. Grazie al "modello Barefoot" le donne che partecipano ai corsi imparano a montare, gestire e manutenere impianti solari fotovoltaici che poi installano presso le loro comunità di provenienza permettendo l'accesso all'elettricità.

Le 39 ingegnere solari formate sino ad oggi grazie all'iniziativa di Enel provengono da nove Paesi dell'America Latina e hanno attraversato l'oceano per andare a frequentare il corso di formazione presso il Barefoot College in India. La storia di alcune di loro è stata anche raccontata da un docufilm, intitolato Bring the sun home, e i risultati del programma tutt'ora in corso e in sviluppo ha già portato alla distribuzione di 3.500 kit solari con benefici per 19mila persone.

Oltre 2 milioni e 300 mila persone in tutto il mondo già beneficiano oggi dei progetti del Gruppo per favorire l'accesso all'energia. E l'esempio del programma Enel raccontato da The Guardian testimonia che la sostenibilità è un percorso tanto impegnativo quanto entusiasmante da condividere con le comunità locali. L'accesso all'elettricità è infatti il primo passo di un percorso verso lo sviluppo duraturo che deve avere come prime protagoniste le persone.