Fotovoltaico e mini-grid, energia per l'Africa

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L'Africa Sub-Sahariana ha una grande fame di energia. In quest'area vive il 13 per cento della popolazione mondiale, ma oltre la metà (più di 600 milioni di persone) non ha accesso all'elettricità. Secondo il report Powering Africa di McKinsey, solo sette Paesi a Sud del Sahara (Camerun, Costa d'Avorio, Gabon, Ghana, Namibia, Senegal e Sud Africa) hanno tassi di accesso all'energia elettrica superiore a 50 per cento, mentre nel resto della regione il tasso medio è di appena il 20 per cento.

Il mancato accesso all'elettricità frena la crescita economica e pone problemi di sostenibilità, costringendo le comunità a utilizzare fonti energetiche inquinanti anche per cuocere il cibo. Un tema che è stato al centro di Expo Milano 2015. Qui, per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, l'Africa è stata protagonista grazie a un'ampia rappresentanza di Paesi (quasi il 30 per cento sul totale dei partecipanti) e alla possibilità di raccontare, attraverso il cibo e le tradizioni agroalimentari, la vitalità di una moltitudine di realtà pronte a raccogliere la sfida della crescita sostenibile, dal cibo all'energia.

Oggi tutta l'Africa Sub-Sahariana consuma meno energia del Brasile, ma le stime di McKinsey prevedono che entro il 2040 il consumo di elettricità raggiungerà 1.600 terawattora, pari a quattro volte i consumi energetici del 2010 in America Latina e India.

Per accompagnare lo sviluppo e rendere sostenibile la crescita della domanda energetica in un'area così rilevante, il gruppo Enel, attraverso la controllata Enel Green Power, sta sviluppando diversi progetti nell'Africa Sub-Sahariana e in particolare in Kenya. L'obiettivo è di trapiantare direttamente in queste realtà l'innovazione e i vantaggi delle energie rinnovabili.

In questa direzione si muove la collaborazione con la società statunitense Powerhive Inc, che prevede, nel corso del 2016, investimenti per circa 12 milioni di dollari, di cui il 93 per cento erogato da Enel Green Power. Obiettivo: costruire e gestire in 100 villaggi del Kenya mini-grid, ovvero piccole reti per la distribuzione di elettricità, alimentate da energie rinnovabili.

Il progetto, sviluppato insieme a Powerhive, si compone di un portfolio di mini-grid solari con una capacità totale installata di 1 MW, da realizzare nelle contee di Kisii e Nyamira, nell'area occidentale del Kenya. Questa tecnologia permetterà di portare energia "a zero emissioni" e a “chilometro zero” a 20mila famiglie, piccole imprese, scuole e centri di assistenza sanitaria, alimentando e connettendo alla rete quasi 90mila persone. L'integrazione di mini-grid con impianti di stoccaggio di energia consentirà di equilibrare l'offerta e la domanda, in modo da ridurre la volatilità e compensare le variazioni di carico del cliente, così come le imprevedibili fluttuazioni nella produzione di energia, tipiche della generazione da fonti rinnovabili.

Nell'ottica di portare elettricità e generare valore condiviso nelle comunità in cui operiamo, e in linea con il nostro impegno verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, come Gruppo stiamo realizzando un'ampia strategia di elettrificazione off-grid che contempla vari progetti in Africa, come in America Latina e Asia.

Rimanendo nel continente africano, di recente abbiamo attivato la collaborazione con Elettrici senza frontiere, onlus formata prevalentemente da volontari del settore elettrico, con l'obiettivo di supportare iniziative di sviluppo, emergenza e post-emergenza per comunità situate in zone rurali e povere. Il primo progetto previsto sarà realizzato nella prossima primavera e interesserà due villaggi situati sugli altipiani a nord di Nairobi abitati dal popolo Masai, sempre in Kenya. Qui l'energia elettrica sarà fornita attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici, con la creazione di piccoli sistemi autonomi di illuminazione pubblica a LED, punti ricarica cellulari e batterie cui s’aggiungerà la distribuzione di lampade a basso consumo.

A ottobre abbiamo presentato, nel contesto di Expo Milano 2015, la seconda fase del progetto Powering Education. L'iniziativa ci vede, con Enel Green Power ed Enel Foundation, al fianco dell’impresa sociale Givewatts e della Global Shapers Community del World Economic Forum, per distribuire (attraverso scuole e altre istituzioni) lampade a energia solare a centinaia di ragazzi in età studentesca. Lampade efficienti che, sostituendo quelle a cherosene, consentono ai bambini di studiare anche dopo il tramonto e alle loro famiglie di ridurre spese e inquinamento. Finora grazie a Powering Education sono state distribuite oltre 1.100 lampade solari in 70 villaggi rurali non serviti dalle reti di distribuzione, fornendo accesso all’elettricità in modo sostenibile e sicuro a più di 5.500 persone.