Innovability Days, cambiare per sopravvivere

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L’energia sta entrando in una nuova era e il settore offre incredibili opportunità a chi è in grado di aprirsi senza remore all’innovazione. Al tempo stesso, un numero sempre maggiore di investitori seleziona le imprese in base alle loro pratiche di sostenibilità sociale e ambientale. La missione di un’azienda come Enel deve quindi necessariamente essere, oggi, quella di creare valore condiviso e innovare attraverso la sostenibilità, aprendo le porte all’evoluzione tecnologica e inserendola all’interno dei processi produttivi.

Se ne è discusso nell’evento Innovability Days, organizzato dalla nostra azienda nel quartier generale di Roma. Tre giornate di confronto su queste tematiche, aperte dal nostro direttore Innovazione e Sostenibilità Ernesto Ciorra: “Senza innovazione il nostro business non può essere sostenibile, ma per innovare abbiamo bisogno di essere sostenibili. Abbiamo per questo coniato il termine innovability, che unisce innovation e sustainability e creato una funzione dedicata all’interno della nostra organizzazione”. Le tecnologie disruptive, spiega Ciorra, stanno rivoluzionando il mondo e in particolare il settore energetico. “Negli ultimi anni l’innovazione ha aperto frontiere di valore del tutto inattese. Per continuare a sopravvivere come azienda dobbiamo sposarle prima degli altri. Innovability vuol dire creare un mondo migliore di cui vorremmo fare parte”.

Ogni relatore ha avuto a disposizione dieci minuti per illustrare alla platea progetti di innovazione e sostenibilità. Per Enel sono intervenuti direttori e innovation manager di Country e Business Line, mentre ospiti esterni come Oscar Di Montigny (Chief Marketing, Communication, Innovation Officer di Banca Mediolanum), David Orban (Advisor & Faculty Singularity University) e Silvia Farina (ex campionessa italiana di tennis) sono stati invitati a raccontare le loro esperienze professionali.

Tra le parole chiave emerse dalla discussione, la condivisione - elemento chiave per sviluppare nuove idee e non arrendersi di fronte agli errori - e l’apertura. Per rispondere in maniera rapida e innovativa ai cambiamenti della società c’è bisogno delle migliori menti non solo all’interno, ma anche all’esterno dell’azienda. Con questa convinzione, Enel ha abbracciato il modello dell’Open Innovation, un paradigma di apertura a 360 gradi che va da start-up a grandi aziende, da università e centri di ricerca fino ai progetti di singoli innovatori. 

L’evento ha ospitato anche la premiazione del programma My Best Failure, in cui dipendenti Enel di tutto il mondo hanno condiviso con i colleghi i propri tentativi non andati a buon fine, con l’obiettivo di creare un bagaglio di esperienza collettiva da cui attingere per migliorare.

“La tecnologia è in grado di distruggere o creare nuovi fronti. Dobbiamo essere attenti a quei cambiamenti sociali che possono modificare radicalmente i bisogni dei clienti e rispondere innovando. Per riuscirci bisogna prendere rischi ed essere failure tolerant: solo chi sbaglia riesce a cambiare” ha concluso Ernesto Ciorra.