Sostenibilità, dalla strategia all'azione

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Un'impresa su due a livello globale ha integrato la sostenibilità nelle proprie strategie di business e il 45% intende investire di più in questa direzione.

È quanto emerso dall'indagine ‘Seize the change’ condotta dall’ente di certificazione Dnv Gl e da Ey Italia, con il supporto di Gfk Eurisko. L’analisi è stata presentata il 7 marzo a Milano, nel corso di una tavola rotonda che ha visto il contributo di Fondazione Sodalitas e dei rappresentanti di alcune grandi corporate tra cui Bolton Alimentari, Enel, Gruppo Hera, Intesa Sanpaolo e Pedon.

A testimoniare l'esperienza maturata dalla nostra azienda sul tema, è intervenuto Andrea Valcalda, responsabile Sostenibilità del Gruppo. Il manager di Enel, insieme agli altri relatori, ha dato vita a un ampio focus su come l'integrazione della sostenibilità nel business stia modificando i modelli strategici delle aziende.

Per essere sostenibili bisogna innovare”, ha sottolineato Valcalda. “È questo il senso del concetto Open Power: condividere una visione innovativa che diventa parte integrante dell’attività operativa in tutte le fasi, dalla pianificazione strategica al business development, dalle attività di ingegneria e costruzione alle operations e ai servizi di supporto”.

Nello studio, gli esperti di Dnv Gl e Ey hanno inoltre analizzato i principali strumenti a disposizione delle aziende per integrare la sostenibilità nel business, sia come supporto alla gestione delle attività ordinarie sia come guida per ridefinire la strategia. La valutazione ha evidenziato come 'vincente' l’approccio ‘Shared Value’, ovvero la creazione di valore condiviso per le comunità e per le aziende.

Ed è adottando questo modello che Enel, ha ricordato Valcalda, ha ridefinito il proprio approccio al business dell'energia, “focalizzando la strategia di crescita su obiettivi di totale decarbonizzazione e orientando gli investimenti su rinnovabili e digitalizzazione delle reti”.

Il tempismo, ha però evidenziato Valcalda, è la chiave per rendere efficace questo approccio: “In Enel, la sostenibilità è coinvolta 'a monte' nei piani di sviluppo, sin dalla fase di selezione e valutazione delle aree e dei Paesi”. Un esempio in questo senso è il progetto di San Juan de Marcona, in Perù, nell'area Nazca (celebre per le cosiddette linee di Nazca, i grandi geroglifici tracciati nel deserto e visibili solo dall'alto). Qui, anni prima dell'aggiudicazione delle gare per la realizzazione di impianti eolici, abbiamo cominciato a lavorare con la comunità locale, e in particolare con quella dei pescatori, per condividere un progetto di potenziamento dell’intera filiera di pesca delle alghe, che prevede la formazione di oltre 130 pescatori su temi di sicurezza, l’installazione di un impianto di essiccazione e di un vivaio ittico, oltre alla formazione di 30 pescatori su marketing e gestione manageriale delle attività di pesca. Il tutto alimentato da una micro-grid che fornirà energia sostenibile all’intero comparto. Un progetto che ha attirato l’interesse, e una quota di finanziamento, da parte della Global Sustainable Electricity Partnership (GSEP), l’organizzazione che raggruppa alcune delle principali utilities al mondo tra cui Enel.

L'integrazione della sostenibilità nel business, ha concluso Valcalda, ha permesso a Enel di integrare concretamente quattro dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibili dell'Onu (SDG's) nel Piano strategico 2017-19 presentato a Londra nel novembre scorso. Il superamento dell'energy divide e l'accesso all'energia sostenibile per tutti (SDG 7), il contrasto al cambiamento climatico (SDG 13), l'accesso all'educazione (SDG 4) e la promozione di una crescita economica inclusiva e sostenibile e dell’occupazione nei territori in cui operiamo (SDG 8), rappresentano un'opportunità di sviluppo e di creazione di valore, per i territori, le comunità e per i nostri azionisti.