Una nursery di cactus nel deserto

Una nursery di cactus nel deserto

Tutela della biodiversità e tecnologie green si fondono nel parco eolico di Dominica in Messico, dove Enel Green Power sostiene un progetto che unisce sostenibilità ambientale e sviluppo economico per la comunità di Charcas.

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Le pale eoliche dei parchi eolici di Dominica 1 e Dominica 2, in Messico, svettano come enormi margherite bianche sopra un mare verde di cactus, agavi e altre piante della famiglia delle asparagaceae, caratteristiche della zona di Charcas, a 140 chilometri dalla città di San Luis Potosí.

Un territorio arido nel cuore del Messico, che rinasce dando vita a un’incredibile scenografia, adatta alle avventure di una moderna Alice nel Paese delle Meraviglie.

Non si tratta di un'immagine di fantasia, tratta da un disegno di Walt Disney. È la fotografia vera e bella che narra di una nuova economia fiorita in una zona desertica del Messico, grazie a un progetto di creazione di valore condiviso realizzato da Enel unendo tutela della biodiversità e valorizzazione del territorio e della comunità locale.

 

Il vento del cambiamento

I 100 aerogeneratori dei due parchi eolici di Dominica, producono, dal luglio 2015, circa 200 MW di elettricità, pari alle esigenze di consumo di circa 143.000 famiglie messicane. Un progetto che, applicando il modello di creazione di valore condiviso con le comunità locali, ha permesso di realizzare nuove forme di sviluppo economico, basate sui vantaggi delle energie rinnovabili.

 

“Il parco eolico di Dominica, ha vinto l’Infrastructure 360º Award nella categoria “Clima e ambiente”. Il riconoscimento, assegnato dalla Banca Interamericana di Sviluppo (IDB), premia ogni anno i progetti privati che contribuiscono maggiormente alla creazione di un sistema infrastrutturale sostenibile in America Latina”
Seeding Energies – Bilancio di Sostenibilità 2016
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Storicamente, la ricchezza di questa zona del Messico era associata ai minerali. Fin dalla fondazione della municipalità, nel 1563, l'attività economica di Charcas si è basata sull'estrazione mineraria. Zinco, argento e rame sono ancora oggi ottenuti da miniere situate a soli 15 minuti dal centro della città.

Con l'avvio del progetto per la costruzione dell'impianto eolico di Dominica 1, nel 2014, la comunità locale ha scoperto nuove strade per creare ricchezza attraverso un approccio circolare e di creazione di valore condiviso. La divisione Energie Rinnovabili del Gruppo, ancora prima di aprire il cantiere per l'installazione delle pale eoliche, ha promosso un percorso di dialogo e di ascolto con le istituzioni e le comunità presenti nel territorio, per capire quali iniziative promuovere per generare benefici per l'intera catena del valore dell'energia.

Così, insieme alle nostre più innovative tecnologie che ci consentono di trasformare il vento in energia, abbiamo portato a Charcas anche la nostra esperienza nel promuovere lo sviluppo creando valore per l'azienda e per le comunità locali, a partire da un'iniziativa di tutela e valorizzazione della biodiversità del territorio.

Un progetto che contribuisce a cinque dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite: #7 promozione dell'accesso universale all'energia, #8 occupazione e crescita economica inclusiva, #13 contrasto ai cambiamenti climatici e #15 tutela della flora terrestre. I primi tre di questi obiettivi sono tra i quattro su cui il Gruppo Enel ha assunto un impegno formale e che guidano anche il piano di strategico 2017-2019.

 

La nursery dei cactus

Per garantire un maggior rispetto del patrimonio ambientale e paesaggistico, durante la costruzione di Dominica 1 e 2, Enel ha selezionato e messo al sicuro 36.471 piante di 19 specie di flora silvestre che sono state trasferite all'interno del parco, garantendo condizioni favorevoli per la loro conservazione e ha costruito un vivaio per la coltivazione di cactus, per assicurare le quote di ripopolamento concordate con le autorità.

È nata così la nursery dei cactus, recuperando e valorizzando, in collaborazione con le ONG locali, un vivaio realizzato in precedenza nella zona da un gruppo di donne della comunità. Oltre a mettere in salvo le piante presenti nell'area poi occupata dal cantiere del parco di Dominica, sono state fornite al vivaio e al gruppo di produzione semi per piantare nuovi cactus poi utilizzati per rimboschire la zona e per scopi ornamentali.

In questo modo da un lato Enel ha assicurato la fornitura per la riforestazione e la comunità di Charcas ha sviluppato nel territorio una nuova forma imprenditoriale, green e sostenibile, che ha permesso finora, di riprodurre più di 10.000 specie endemiche.

Il progetto, della durata di cinque anni e che proseguirà fino al 2019, ha coinvolto 48 donne provenienti dalle comunità limitrofe in corsi di formazione e addestramento. Di queste oggi 20 lavorano direttamente nel vivaio, con l'obiettivo di ampliare l'iniziativa alle fasce più deboli della popolazione e sostenere l'equità di genere.

Questo vivaio è stato uno dei punti forti che ha guadagnato Dominica Premio Infrastructure 360 ​​climatici ed ambiente 2016 Inter-American Development Bank, assegnato dalla serie di iniziative prese nel parco eolico di preservare l'habitat locale, aumentando Programmi sociali per potenziare le comunità circostanti attraverso la formazione in tecniche agricole, la riforestazione e l'alimentazione degli animali in tempi di siccità.

 

Comunità che definiscono il proprio destino

Oggi il vivaio è iscritto nel registro del Ministero dell'Ambiente e delle Risorse Naturali del Messico tra le strutture che possono gestire la fauna selvatica al di fuori del loro habitat naturale e curarne la riproduzione e commercializzazione. Un riconoscimento che permette alla comunità di Charcas di essere al 100 per cento responsabile e di decidere del proprio futuro.