Seeding Energies, la sostenibilità dei fornitori

Seeding Energies, la sostenibilità dei fornitori

La sostenibilità è per Enel un elemento chiave per affrontare le sfide del futuro: si applica a tutta la catena del valore e coinvolge anche i fornitori

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Un business sostenibile permette di affrontare le sfide del mondo di domani: da quelle ambientali a quelle demografiche, da quelle tecnologiche a quelle legate al settore dell’energia, come la generazione distribuita e la mobilità elettrica.

Il nostro Gruppo ha fatto suo un modello di sostenibilità a tutto campo, che si estende quindi anche ai fornitori: un impegno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) dell’ONU, e in particolare con il SDG 12 (consumo e produzione responsabili).

“Enel impronta i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione, al fine di avere una catena di fornitura resiliente e responsabile”

– Seeding Energies - Bilancio di sostenibilità 2016

 

Progetto Sustainable Supply Chain

In quest’ottica, nel 2015 abbiamo avviato il Progetto Sustainable Supply Chain per una catena di fornitura resiliente e responsabile che comprenda e mitighi gli impatti e sia capace di adattarsi ai fattori esterni che interessano la catena del valore.

Sono tre gli aspetti fondamentali della sostenibilità su cui si focalizza il progetto: ambientesicurezza rispetto dei diritti umani. Nel 2016 in linea con i principali standard internazionali e le migliori pratiche in essere sono stati definiti i requisiti che i fornitori devono soddisfare e il nostro obiettivo è coinvolgere entro il 2019 il 100% di fornitori qualificati.

 

Promuovere la cultura dell’etica e della responsabilità

I fornitori vengono costantemente monitorati su temi quali: salute e sicurezzainclusione e diversità, tutela della privacy, regolarità contributiva, libertà di associazione, eventuali procedimenti in corso, policy etiche.

Più in generale, richiediamo ai nostri fornitori l’adesione ai principi espressi da documenti come il Codice Etico, il Piano Tolleranza Zero alla Corruzione, il Compliance Program e il Modello organizzativo e gestionale (relativo ai requisiti del D.Lgs. 231/01, di cui il nostro Gruppo si è dotato nel 2002), oltre che ai dieci principi del Global Compact.

Per le categorie merceologiche ad elevato impatto ambientale (pari al 29% della totalità dei gruppi merci) si richiede inoltre la conformità alla ISO 14001 mentre per i gruppi merceologici a elevato rischio salute e sicurezza i fornitori sono valutati dopo attento esame delle performance aziendali e gestionali in materia di safety (es. la certificazione OHSAS 18001). Nel 2016 inoltre sono state lanciate specifiche gare in cui sono stati introdotti elementi di valutazione legati alla sostenibilità a conferma del costante impegno di Enel nel perseguimento degli obiettivi ambientali.

“Il sistema globale di qualificazione dei fornitori consente un’accurata valutazione delle imprese che intendano partecipare alle procedure di approvvigionamento”

– Seeding Energies - Bilancio di sostenibilità 2016

Sempre nel 2016, sono state definite a livello di Gruppo nuove pratiche operative in tema di verifiche sui “requisiti di onorabilità” dei fornitori, per promuovere la cultura del rispetto delle regole e dell’etica e consolidare il sistema di controllo attraverso una più incisiva azione di contrasto alla corruzione, con particolare riguardo alle attività ritenute più sensibili.

Enel promuove inoltre l’adozione da parte dei fornitori di comportamenti responsabili, in nome della sicurezza e della sostenibilità. Per questo nel 2016 abbiamo organizzato eventi come il “Safety Personalized Plan”, dedicato alle imprese appaltatrici per condividere le buone pratiche in materia di salute e sicurezza, e iniziative per promuovere il PMI Integrity Kit (Strumenti di Integrità Aziendale), allo scopo di valorizzare il patrimonio di correttezza, lealtà e responsabilità della piccola e media azienda italiana.

 

Dall’economia lineare all’economia circolare

L’economia circolare è la chiave per la promozione di una riforma sostenibile.

Enel ha fatto suo questo paradigma economico che persegue lo sviluppo riducendo l’impatto sul pianeta e sulle sue risorse. Il Global Procurement ha colto la sfida avviando il progetto sulla “dichiarazione ambientale di prodotto (EPD)”, con lo scopo di quantificare in modo oggettivo i dati relativi all’intero ciclo di vita delle forniture in termini di consumo di acqua, emissioni in atmosfera di anidride carbonica, impatto sul suolo, ecc.

Il Progetto EPD rientra nel vasto programma di Enel per rendere i cantieri sostenibili un modello per le attività di costruzione e ristrutturazione degli impianti dove ogni dettaglio è improntato alla salvaguardia dell’ambiente, all’utilizzo razionale delle risorse, all’attenzione per la salute e al monitoraggio costante delle attività in termini di performance ambientali. In una parola, alla sostenibilità.

L'intero modello si caratterizza per una forte interazione interfunzionale partendo già dalla fase di Business Development, momento in cui attraverso le analisi dei contesti vengono pianificate azioni di mitigazione degli impatti da implementare in cantiere per massimizzare le ricadute positive nei territori secondo la logica di CSV, consentendo quindi di rispondere ai "bisogni" del cantiere e a quelli dei contesti in cui ci integriamo.

 

L’approvvigionamento dei combustibili

Attività strategica per il nostro Gruppo, l’acquisto di combustibile (circa 4 miliardi di euro nel 2016) ha un ruolo importante nell’assicurare la sicurezza e la continuità della produzione di energia termoelettrica. Tutti i fornitori Enel, come da nostra policy, devono attenersi alle regole del Codice Etico e del Piano Tolleranza Zero alla Corruzione i cui riferimenti sono presenti nei contratti di acquisto.

Per gli acquisti dall’estero, inoltre,  viene effettuata una verifica di non appartenenza dei fornitori a specifiche “black list” di ONU, Unione Europea e OFAC (Office of Foreign Assets Control) degli Stati Uniti: liste che identificano individui e organizzazioni collegati con associazioni terroristiche, organizzazioni soggette a sanzioni economiche e finanziarie da parte dell’Unione Europea o degli Stati Uniti per accuse come terrorismo o traffico di stupefacenti.