"Sole, mare e sostenibilità: ricostruire e decarbonizzare il settore turistico"

"Sole, mare e sostenibilità: ricostruire e decarbonizzare il settore turistico"

Il nostro Presidente, Michele Crisostomo, ha recentemente preso parte a una tavola rotonda sul turismo sostenibile organizzata da Economist Impact.

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Il 16 novembre 2021 il Presidente del Gruppo Enel, Michele Crisostomo, ha partecipato a una tavola rotonda dal titolo “Sun, Sea and Sustainability: Rebuilding and Decarbonizing The Tourism Industry” (Sole, mare e sostenibilità: ricostruire e decarbonizzare il settore turistico). L’incontro è stato organizzato da Economist Impact - società che fa capo al settimanale londinese The Economist e che si occupa di approfondimenti ed eventi - e promosso da Enel. Il dibattito è stato moderato da Guy Scriven, esperto di rischio climatico per la rivista britannica, e ha visto la partecipazione anche di Debbie Hopkins, Professoressa associata di Geografia umana alla Oxford University, Julie Allison, Vicepresidente Sostenibilità e Trasformazione del gruppo alberghiero Accor e Jari Kauppila, Responsabile della divisione Analisi quantitative delle politiche e previsioni del Forum Internazionale dei Trasporti.

 

Gli effetti della pandemia

La pandemia ha avuto un impatto devastante sul settore turistico, basti pensare che inizialmente le restrizioni hanno interessato il 95% delle destinazioni, oltre a colpire le economie nazionali e regionali in modi diversi. Debbie Hopkins della Oxford University ha segnalato per esempio che alcune destinazioni nel Regno Unito hanno fatto registrare numeri record di presenze turistiche nell’estate 2021, quando i cittadini britannici hanno passato le vacanze in patria, mentre il turismo regionale nei Caraibi e nelle isole del Sud Pacifico non è riuscito a compensare il crollo di presenze internazionali, con ripercussioni molto gravi per le economie locali.

                                                            

Un settore in espansione

Prima della pandemia il turismo era uno dei settori in più rapida crescita in tutto il mondo, tanto da costituire circa il 10% del Pil globale. Secondo alcune statistiche citate da Jari Kauppila del Forum Internazionale dei Trasporti, era previsto un aumento del 50% dei viaggi internazionali tra il 2016 e il 2030, mentre si continua a prevedere che i passeggeri globali raddoppieranno entro il 2050.

 

Sostenibilità

Il turismo rimane però un settore che produce enormi volumi di anidride carbonica e che contribuisce a circa l’8% delle emissioni mondiali di gas serra. È inoltre evidente che sta aumentando la consapevolezza delle persone circa le conseguenze ambientali delle loro decisioni. Michele Crisostomo, il nostro Presidente, ha affermato: “Avremo turisti sempre più consapevoli dell’impatto ambientale di soggiornare in un hotel, quindi la concorrenza tra diverse catene alberghiere avrà come oggetto anche l’efficienza energetica della struttura e l’impatto della stessa in termini di impronta ecologica. Il settore dell’ospitalità sta prendendo infatti una nuova forma”.

Parole che trovano d’accordo Julie Allison di Accor: “Le persone sono interessate a un turismo più ragionato, che sia più sostenibile e responsabile, e orientano le proprie scelte verso l’esperienza, piuttosto che verso il consumo”. Allison ha aggiunto che oggi non meno del 75% delle persone ha intenzione di viaggiare in modo più sostenibile.

 

Il trasporto aereo

Esistono tuttavia settori turistici più difficili da decarbonizzare di altri. Quello in cui si incontrano più ostacoli è il trasporto aereo dei passeggeri, responsabile del 90% di tutte le emissioni generate dal turismo internazionale. Debbie Hopkins della Oxford University ha puntualizzato: “Le compagnie aeree a basso costo non hanno reso più democratico e disponibile il trasporto aereo, hanno semplicemente permesso alla classe media di viaggiare di più. Ci troviamo quindi con compagnie aeree low cost che facilitano la mobilità di chi già prende l’aereo, piuttosto che allargare la platea degli utenti, sebbene sia spesso questa la spiegazione che sentiamo”. Tra le potenziali soluzioni al problema del trasporto aereo, ci sono aeroplani elettrici e alimentati a idrogeno, oltre alla produzione diffusa di carburanti per aerei sostenibili. In ogni caso, parliamo di soluzioni ancora all’orizzonte.

 

Il mare e la Sardegna

In altri settori dei trasporti la situazione appare più promettente. Michele Crisostomo ha detto che le opere in corso per decarbonizzare il trasporto marittimo, specialmente attraverso la realizzazione di approdi e porti green, porteranno vantaggi soprattutto ai resort turistici sulla costa, come quelli che sorgono sui litorali del Mediterraneo. Oltre a porre l’attenzione su un trasporto marittimo delle merci più efficiente dal punto di vista energetico - anche grazie all’alimentazione a idrogeno, per esempio - vediamo segnali incoraggianti sul fronte della decarbonizzazione dei viaggi per mare, anche se le nuove tecnologie dovranno essere sviluppate su scala notevolmente maggiore per poter contribuire a risolvere questa sfida.

Crisostomo ha poi parlato del lavoro che Enel sta portando avanti in Sardegna, finalizzato alla decarbonizzazione dell’isola per consentirle di passare dai combustibili fossili alle rinnovabili, dandole di fatto un vantaggio competitivo in un mercato del turismo sostenibile sempre più concorrenziale. Questi vantaggi dovrebbero fornire spunti di riflessione: “Il fattore chiave è la collaborazione tra tutti i partner dell’ecosistema con l’obiettivo di accelerare la transizione verso l’obiettivo emissioni zero. I partner industriali e finanziari, ma anche i partner del settore pubblico, devono lavorare con l’industria del turismo per fare della transizione un’opportunità di business, e non considerarla un costo da evitare fino a che non sia strettamente necessario”.

 

Il futuro del settore

Il settore turistico non può raggiungere la piena decarbonizzazione da solo, anche perché per attuare la transizione energetica c’è bisogno della cooperazione di vari partner industriali, nonché degli investitori e dei governi.

Come però sottolineato da Julie Allison di Accor, le differenze geografiche per quanto riguarda il livello di sostegno alla decarbonizzazione rendono estremamente complicata un’azione globale: le imprese del settore dovranno infatti collaborare sempre di più e stringere nuove alleanze per affrontare il tema.

 

Per guardare il video della tavola rotonda fai clic qui.