Micro grid: il futuro dell'energia

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La IEA stima che la domanda mondiale di energia primaria crescerà del 20% al 2020 e del 50% al 2035: con un tale aumento della domanda mondiale di materie prime ed energia, è evidente che un migliore sfruttamento delle risorse disponibili e delle fonti rinnovabili diventerà un tema centrale nell'immediato futuro.

Per vincere la sfida energetica dei prossimi anni sarà necessario puntare sulla ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, che catalizzeranno un ingente quantitativo di investimenti, e contestualmente realizzare una vera e propria rivoluzione nel modo di produrre e gestire l'energia.

La risposta è nelle micro-grid, sistemi di piccole dimensioni, indipendenti e integrati in contesti antropizzati urbani o rurali, in grado di produrre e stoccare l'energia in maniera autonoma, interconnessi tra di loro e con la rete di distribuzione. Ad oggi sono stati realizzati già circa 300 progetti di micro reti a livello mondiale, per una capacità totale di oltre 1.500 MW.

Anche il Gruppo Enel è attivo nella sviluppo di progetti di microgrid. In Cile, per esempio, dove il progetto Ollagüe ha l'obiettivo di realizzare una centrale elettrica ibrida in grado di combinare fotovoltaico, eolico, batterie per l'Energy Storage System (BESS) e un generatore diesel. Tutto sarà interconnesso attraverso un sistema di Gestione dell'Energia, al fine di creare una micro-grid isolata al fine di fornire 24 ore di approvvigionamento continuo di energia all'attiguo villaggio di Ollagüe.

Anche il Progetto Isernia, dove Enel sta realizzando la prima smart grid italiana, offre un nuovo approccio alla generazione distribuita, con l'interconnessione e la gestione del network di produzione rinnovabile e sistemi di accumulo con batterie agli ioni di litio, nonché con il coinvolgimento attivo di distributori e clienti, cui viene riconosciuto il nuovo ruolo di prosumer, cioè produttori (producer) e consumatori (consumer) di energia.