Social housing a energia solare, dalla Colombia una ricetta open power

{{item.title}}

Metti insieme due esperti accademici nel ruolo di tutor, 40 studenti dell'Università di Los Andes, suddivisi in 7 gruppi di lavoro relativi ad altrettante discipline (architettura e urbanistica, ingegneria delle costruzioni, logistica, risorse energetiche, sociologia, comunicazione e design, bioclimatologia). Unisci uno studio sociologico, un'analisi sull'edilizia sociale in America Latina, un metodo di lavoro aperto e interdisciplinare, idee, entusiasmo e il supporto di un gruppo multinazionale dell'energia come Enel. Mescola bene e otterrai una valida ricetta per offrire una soluzione innovativa e sostenibile al problema abitativo nelle grandi città del Centro e Sud America.

Una ricetta che porta il nome del progetto Más Huerto Más Casa, promosso un anno fa dall'Università di Los Andes di Bogotá in Colombia, con il sostegno di Codensa ed Emgesa e del gruppo Enel. Un'iniziativa che si è concretizzata con la costruzione di un'abitazione autosufficiente e sostenibile e la partecipazione al concorso internazionale Solar Decathlon 2015 America Latina y el Caribe, prima edizione latinoamericana dell'iniziativa promossa dal 2002 dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti per favorire lo sviluppo e la ricerca a livello accademico nel settore delle energie rinnovabili.

Il team di Más Huerto Más Casa ha sviluppato una proposta innovativa di alloggi sociali studiata per rispondere alle esigenze di una famiglia che vive in ambienti caratterizzati da un clima tropicale, integrando metodologie di costruzione green, auto-produzione di energia solare e coltivazione di piccoli orti casalinghi. 

Il progetto è diventato realtà nel dicembre scorso, con la costruzione di un'abitazione nella Villa Solar, il “villaggio solare” realizzato nella città di Cali in occasione del Solar Decathlon. La casa dispone di una superficie di 70 metri quadri, è formata da spazi modulari e modulabili (3 camere, un ampio soggiorno, una cucina attrezzata con elettrodomestici intelligenti), costruita integralmente con pannelli di bamboo e dotata di un giardino di 17 metri quadri. La ventilazione dell'abitazione è assicurata dalle fessure presenti nei pannelli che consente il rinfresco naturale degli ambienti, mentre 20 pannelli solari forniscono l'elettricità per alimentare tutti gli elettrodomestici e l'illuminazione, garantendo l'autosufficienza energetica alla casa. L'energia è usata anche per rendere efficiente l'uso dell'acqua, riutilizzata per alimentare il sistema di irrigazione del giardino dove è possibile piantare un piccolo orto per coltivare cibo destinato all'autoconsumo o a scambi con famiglie di abitazioni limitrofe.

Codensa, Emgesa e il Gruppo Enel hanno sostenuto l'iniziativa sia sul piano finanziario, con un investimento di 70mila dollari per lo sviluppo, sia su quello tecnico per la progettazione e realizzazione del sistema elettrico in tutta la casa, così come per la scelta di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.

Nell'ambito del Solar Decathlon 2015 America Latina y el Caribe, il progetto Más Huerto Más Casa ha ottenuto il secondo posto nella categoria Bilancio Energetico e il terzo posto per il Design urbano.

"Abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa, nella convinzione che questi progetti - nati dal confronto e dalla condivisione di idee tra giovani talenti - possano realmente portare allo sviluppo di soluzioni alternative nella generazione e nel consumo di energia. Il Gruppo Enel è improntato a una cultura dell'innovazione: siamo pronti a realizzare idee che ci permettano di sviluppare progetti più rispettosi dell'ambiente, sostenibili e aperti ai bisogni sociali”, sottolinea Lucio Rubio, direttore generale di Enel Colombia.

Siamo consapevoli che il mondo è in continua evoluzione. Proprio come l'energia. Per questo guardiamo con grande interesse a proposte, soluzioni e idee innovative, che nascono da menti aperte, giovani talenti e da un confronto aperto e interdisciplinare. Per questo sosteniamo progetti come Más Huerto Más Casa o come NoV.A., acronimo di Nós Vivemos o Amanhã (Noi viviamo domani): un'iniziativa di crowdsourcing che porterà - entro quest’ anno, a Rio de Janeiro in Brasile - alla costruzione della casa del futuro. Un'abitazione sostenibile, capace di ridurre dell’85 per cento i rifiuti e dell’80 per cento le emissioni di CO2, autosufficiente dal punto di vista energetico e idrico, smart grazie all'Internet of Things e alla domotica, e dotata di orto biologico. Di fatto, una casa open power: dall'energia al cibo.