Open Innovation, creare valore collaborando

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La capacità di aprirsi e captare le innovazioni più dirompenti è fondamentale per essere al passo con un business in continua e rapida evoluzione come quello dell'energia.

È per questo che Enel, da oltre un anno, ha avviato un percorso di trasformazione, massimizzando la flessibilità della propria organizzazione e del proprio business. Un processo di evoluzione dove è centrale l'adesione a un modello di innovazione aperta.

“Abbiamo adottato l'approccio Open Innovation per creare più valore coinvolgendo un ecosistema esterno formato da start-up, piccole e medie aziende, leader di settore, università, centri di ricerca e sviluppo, istituzioni, comunità locali e ovviamente le nostre risorse interne”. A spiegarlo è stata Daniela Ferraro, Manager Open Innovation and Project Portfolio - Divisione Innovation & Sustainability, intervenendo all'incontro promosso dalla nostra azienda insieme alla società InnoCentive broker d’innovazione , nell'ambito dell'Innovation Roundtable Summit 2016, che si è svolto a Copenaghen dall'8 al 10 novembre.

“Siamo riusciti a realizzare questo cambio culturale nell'approccio all'innovazione – ha proseguito Ferraro – aprendoci a strumenti e modelli in grado di promuovere e alimentare il circuito di nuove opportunità di business e soluzioni tecnologiche. Ed è in questo contesto di nuove soluzioni tecnologiche che Enel ha selezionato tra vari broker di innovazione InnoCentive dando vita ad una collaborazione.

Il modello applicato mette in competizione università, centri di ricerca, startup e innovatori che confrontandosi sulle “sfide” lanciate dalle grandi aziende hanno la possibilità di entrare in circuiti di business reale, generando valore dalle proprie competenze.

Per Enel questo ha significato passare da un modello di ricerca e sviluppo tradizionale a un modello aperto. “I principali benefici dell'Open Innovation si concretizzano nella possibilità di arricchire ulteriormente il nostro portafoglio tecnologico, nella capacità di trovare soluzioni a specifiche necessità e nella maggiore velocità nel processo di innovazione”, sottolinea Ferraro.

Grazie a questo nuovo approccio abbiamo lanciato nell’ultimo anno nove “sfide”, cercando soluzioni innovative a problematiche connesse alle tecnologie rinnovabili, al funzionamento e la manutenzione delle reti di distribuzione e degli impianti. Otto di queste sono state risolte con successo, coinvolgendo oltre 1.000 innovatori in 20 paesi e la ricezione di più di 300 soluzioni.

“La nostra esperienza con questo programma mirato – ha concluso Ferraro– è stata efficace, confermando la capacità dell’organizzazione di integrare il nuovo modello di innovazione aperta facendo leva sulla contaminazione di competenze e soluzioni provenienti da diversi settori industriali.”