Agenda 2030, l'Europa della sostenibilità

{{item.title}}

Una piattaforma europea multi-stakeholder per sostenere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Il battesimo dell’iniziativa, annunciata nel novembre 2016, è arrivato il 10 gennaio 2018 a Bruxelles dove si è riunito per la prima volta l’high level group, alla presenza del primo vice-presidente della Commissione Ue Frans Timmermans e del vice-presidente Jyrki Katainen, responsabile lavoro, investimenti, crescita e competitività.

Del gruppo fa parte anche il Ceo e General Manager di Enel Francesco Starace, unico italiano presente e tra i due in rappresentanza del settore privato. Con loro esponenti di istituzioni europee e internazionali, di organizzazioni non governative, di associazioni professionali e sindacali e membri della comunità scientifica.

30 membri, scelti per la loro esperienza e competenza in uno o più dei 17 obiettivi, dovranno indirizzare e supportare le politiche della Commissione Europea nella realizzazione dell’Agenda 2030 dell’Onu, già al centro della comunicazione “Next steps for a sustainable European future: European action for sustainability”, con cui la Ue ha espresso, nel novembre 2016, il suo impegno per l’integrazione dei SDGs nelle politiche europee. La piattaforma è destinata a diventare un forum per mettere a confronto le best pratice a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, e registrare i progressi compiuti.

“La sostenibilità del modello sociale ed economico europeo è una responsabilità chiave per tutti noi Europei. Lo dobbiamo alle future generazioni di cittadini dell’Unione così come al resto del mondo per indicare che esiste un percorso sostenibile per la crescita in tutte le società del mondo”, ha spiegato l’Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace. ”L’impegno di Enel verso lo sviluppo sostenibile è parte integrante della sua strategia di business, e sono orgoglioso di rappresentare il Gruppo così come il settore privato italiano.”

L’inclusione del nostro Gruppo nella piattaforma europea non è casuale. Siamo stati tra i primi al mondo a integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu nelle strategie aziendali. Nell’ultimo Bilancio di sostenibilità 2017-2019 azioni e target sono scanditi secondo l’ordine dei 17 SDGs. In particolare, abbiamo assunto un impegno formale in relazione a quattro dei 17 obiettivi: assicurare l’accesso all’energia pulita ed economicamente accessibile (SDG 7), sostenere progetti educativi (SDG 4), promuovere l’occupazione e una crescita economica inclusiva (SDG 8), mettere in campo azioni mirate per la decarbonizzazione al 2050 (SDG 13).

La nascita della piattaforma europea fu anticipata il 22 maggio scorso a Bruxelles, in occasione della presentazione del Libro bianco di CSREurope con la prefazione del nostro AD Francesco Starace. Secondo il whitepaper l’Agenda 2030 dell’Onu può rappresentare l’occasione per una nuova narrazione dell’Europa: gli SDGs non solo forniscono un framework comune per la comunicazione tra settore pubblico, privato, comunità scientifica, cittadini e organizzazioni non governative, ma offrono anche un’opportunità fondamentale all’Europa per sostenere una crescita sostenibile e inclusiva e promuovere la fiducia nell’Unione. L’euroscetticismo si contrasta anche così.