Seeding Energies, la nostra visione

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Una visione globale e open in cui tutti gli stakeholder (persone, clienti, azionisti, fornitori e comunità) contribuiscono con passione e innovazione alla creazione di valore nel lungo periodo.

“Seeding Energies”, coltivare le energie, è il nome del percorso avviato da Enel verso un modello di business che integri ambiente, collettività, business e governance per creare la propria strategia di crescita. Un modello che promuoviamo, monitoriamo e rendicontiamo ai nostri stakeholder attraverso il Bilancio di Sostenibilità 2017 e il Piano di sostenibilità 2018-2020, insieme alla reportistica finanziaria, e da quest’anno anche la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che pubblichiamo in ottemperanza al D.Lgs.254/16 (attuazione della direttiva europea 2014/95/EU del Parlamento europeo e del Consiglio sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario).

 

“Enel integra e combina attentamente tutti i diversi fattori: economico-finanziari, ambientali, sociali e di governance. La creazione di valore nel lungo periodo è quindi strettamente legata tanto alla solida gestione finanziaria del Gruppo, quanto al modo in cui interagiamo con l’ambiente, cooperiamo con le comunità, assicuriamo una cultura aperta e basata sull’ascolto e sull’inclusione, e promuoviamo un sistema di corporate governance sempre più integrato e trasparente”

Francesco Starace, CEO Enel, e Patrizia Grieco, Presidente Enel

 

Nel 2017 il Gruppo ha conseguito un EBITDA ordinario pari a 15,6 miliardi di euro, con 63 mila persone che lavorano in azienda, un numero medio di clienti di circa 64 milioni, oltre 2 milioni di chilometri di rete e 48 milioni di contatori elettronici installati, di cui 1,7 milioni di nuova generazione.

In linea con la strategia low carbon il 45% della generazione è a emissioni zero, con una capacità rinnovabile gestita di circa 41 GW e una capacità complessiva gestita di circa 88 GW.

Sono stati ottenuti importanti risultati rispetto agli impegni relativi agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG): è stato superato l’obiettivo per il 2020 relativo all’accesso a un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, raggiungendo circa 600mila beneficiari (SDG 4); sono stati compiuti importanti progressi nell’offrire accesso a energia pulita e a basso costo, raggiungendo 1,7 milioni di beneficiari (SDG 7), in Africa, Asia e America Latina; è stato conseguito l’obiettivo per il 2020 in termini di occupazione e crescita economica sostenibile e inclusiva, fissato a 1,5 milioni di beneficiari (SDG 8); sono stati compiuti progressi verso una completa decarbonizzazione, nonostante un anno caratterizzato da difficili condizioni di idraulicità, raggiungendo 400 gCO2/kWheq (valore comprensivo della produzione gestita) (SDG 13).

Il percorso verso nuovi fonti di energia è stato confermato dal nuovo Piano Strategico 2018-2020, con un’ulteriore evoluzione e accelerazione nella relativa attuazione. Nel triennio 2018-2020 sono previsti investimenti per la crescita pari a 14,6 miliardi di euro legati alla digitalizzazione delle reti e allo sviluppo delle energie rinnovabili. Il nostro modello di sviluppo sostenibile si basa sull’ottimizzazione degli asset e sull’innovazione, sulla crescita attraverso tecnologie e servizi low carbon, sul coinvolgimento e inclusione delle comunità, sul coinvolgimento e inclusione delle nostre persone, sulla digitalizzazione e centralità del cliente.

Sul piano operativo la strategia si traduce in precisi target: nel 2020 la capacità gestita rinnovabile sarà pari a circa 48 GW, riducendo quella termoelettrica a circa 39 GW. Di conseguenza il 55% della produzione della nostra energia sarà a emissioni zero, con un obiettivo specifico di riduzione delle emissioni di CO2 inferiore a 350 g CO2 per ogni kilowattora prodotto (kWheq).

In tema ambientale, abbiamo confermato gli obiettivi di riduzione del 30% delle emissioni specifiche di SO2 e di NOx e la riduzione del 70% di polveri entro il 2020, rispetto ai relativi valori del 2010 (SDG 13). Allo stesso tempo promuoviamo la crescita economica e sociale delle comunità locali in cui siamo presenti, confermando e rafforzando l'impegno pubblico assunto su altri 3 dei 17 SDG: 800mila beneficiari di un’istruzione di qualità entro il 2020, raddoppiando il precedente obiettivo di 400mila beneficiari (SDG 4); 3 milioni di beneficiari per quanto riguarda l’energia pulita e accessibile entro il 2020, in particolare in Africa, Asia e Sud America (SDG 7); 3 milioni di beneficiari in termini di lavoro dignitoso e crescita economica, inclusiva e sostenibile entro il 2020, raddoppiando il precedente obiettivo di 1,5 milioni di beneficiari (SDG 8).

Un piano caratterizzato da tutti gli aspetti dell’energia del futuro: efficienza, flessibilità, digitalizzazione, sviluppo della mobilità elettrica, integrazione delle rinnovabili, ma anche il nuovo ruolo dei clienti quali attori protagonisti consapevoli ed esigenti.

La nostra strategia di sostenibilità promuove i 17 SDG delle Nazioni Unite lungo l’intera catena del valore coniugando business maturi e attività da avviare.

 

“Dopo l’Agenda 2030, per il mondo dell’impresa nulla è più come prima. Le aziende che vogliono guardare lontano per garantirsi un successo che duri nel tempo, sono quelle che usano i temi di sostenibilità come guida della propria strategia”

Andrea Valcalda, Head of Sustainability, Enel

 

Attraverso l’analisi delle priorità (materiality analysis) identifichiamo e valutiamo i temi prioritari per tutti gli stakeholder, per poi verificarne “l’allineamento” (o “il disallineamento”) con la strategia aziendale. Nel corso degli anni, il processo di analisi delle priorità è stato aggiornato per allinearsi ai migliori standard e anticipare i trend. Nel 2017 è stato possibile includere nell’analisi 202 iniziative, 16 Paesi e 40 società.

All’inizio di ogni capitolo del Bilancio di Sostenibilità è stata inserita una dashboard che racconta gli obiettivi dell’azienda nel periodo 2017-2019, i risultati 2017 e il nuovo piano 2018-2020. Una scheda di sostenibilità sintetica che mostra il valore creato dall’azienda e il percorso nel prossimo triennio.

 

“Le dashboard permettono di avere una visione chiara e sintetica delle azioni poste in essere, attraverso l’identificazione di specifici tag ESGIT (Environmental, Social, Governance, Industrial, Technological), per creare valore sostenibile e progresso nel lungo periodo”

Giulia Genuardi, Head of Sustainability Planning and Performance Management, Innovation and Sustainability Enel

 

Il tutto guidato da un processo di rendicontazione rigoroso in linea con quanto previsto dalle linee guida GRI Standards, dai principi di accountability, dal Global Compact delle Nazioni Unite e dai principali indici di sostenibilità.

Un impegno riconosciuto anche dalla comunità finanziaria, che mostra sempre una maggiore attenzione sui temi ESG. Al 31 dicembre 2017 gli investitori socialmente responsabili sono stati oltre l’8,6% del capitale sociale.