I nuovi pionieri dell'energia della terra

I nuovi pionieri dell'energia della terra

Ogni centrale geotermica inizia in silenzio, lontano dai riflettori. Il primo passo è sempre un dialogo semplice e diretto in cui ci sono solo l'uomo e la terra brulla.

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Pionieri dell'energia della Terra

Ogni centrale geotermica inizia in silenzio, lontano dai riflettori. Il primo passo è sempre un dialogo semplice e diretto in cui ci sono solo l'uomo e la terra brulla.

In Italia come negli Usa, Germania o Cile, prima di turbine e tubi ci sono loro: i 200 specialisti che compongono Drilling team e Centro eccellenza geo di Enel Green Power; un gruppo internazionale che raccoglie insieme persone con una lunga esperienza sul campo e giovani colleghi.

"Qualche anno fa, per realizzare una campagna di ricerca di vapori che escono da terra, uno di noi si è spostato a cavallo e con la tenda perché doveva raggiungere zone del Cile dove non c'erano nemmeno le strade", racconta Paolo Romagnoli, responsabile Centro eccellenza geo e Drilling team di Enel Green Power.

 

Un'arte che si tramanda

Il "mestiere del perforatore" è quasi un'arte che si tramanda, richiede un mix di conoscenze di meccanica, chimica, termo e fluidodinamica alle quali si aggiunge il fattore essenziale dell'esperienza.

Il punto di forza della nostra geotermia è che governa tutta la catena del valore, dall'esplorazione alla progettazione e realizzazione dell'impianto, fino alla gestione.

“La nostra esperienza nella geotermia è una eccellenza italiana che, ormai da tempo, ha cominciato a fare scuola anche nelle Americhe dove sono già operativi gruppi di Drilling team a Reno, in Nevada e Santiago del Cile.”
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La nuova frontiera

L'industria geotermica lungo la sua storia secolare è sempre alla ricerca non solo di nuovi giacimenti ma anche di nuove tecniche di estrazione.

Le perforazioni di inizio Novecento hanno raggiunto i serbatoi di fluido geotermico più superficiali; negli anni Ottanta sono passate al secondo livello, andando più a fondo; adesso è arrivata l'ora del terzo livello, quello dei supercritici.

“La vera frontiera è raggiungere i serbatoi a elevata profondità che contengono fluidi in condizioni supercritiche. Su questa strada oggi ci sono solo due apripista che hanno l'esperienza necessaria: noi e gli islandesi.”

Paolo Romagnoli, responsabile Centro eccellenza geo e Drilling team di Enel Green Power

 

Verso l'orizzonte K

L'orizzonte K indica nuovi serbatoi ancora più in profondità e temperature oltre i 400°. Il progetto Descramble, finanziato dall'Unione europea, ha scelto Larderello (Italia) per spingere la tecnologia rinnovabile più antica verso questa nuova frontiera.

Enel Green Power coordina il team di ricercatori di Italia, Germania e Norvegia che sta sviluppando il progetto per estrarre acqua in condizioni "supercritiche" con valori di pressione 218 volte superiori a quelli in superficie e sottoposta a temperature pari a circa 374°C.

Con Descramble intendiamo sviluppare le tecnologie per estrarre questa "acqua supercritica" permettendo agli impianti geotermici di ridurre il numero di pozzi necessari per unità di produzione elettrica, con un conseguente risparmio sui costi e il rafforzamento della competitività del settore.

Raggiungere l'orizzonte K significa scoprire un nuovo mondo nel cuore della Terra. Noi siamo pronti per questa nuova avventura.