Tre secondi per il pianeta: i video d’autore premiati al COP22

Tre secondi per il pianeta: i video d’autore premiati al COP22

Al concorso Film4climate di Marrakech, promosso da C4C di Banca Mondiale ed Enel e riservato ai giovani videomaker, la giuria presieduta da Bernardo Bertolucci premia il corto Three seconds.

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“Come può oggi un’utility rimanere nel mercato ed essere competitiva sul lungo periodo? La risposta è in un approccio di business pratico, che punti agli investimenti sulle rinnovabili ma anche a un’innovazione di prodotti e servizi che parta dal basso”.

Sul palco del Film4Climate Global Video Competition di Marrakech (Marocco), Maria Cristina Papetti, responsabile Enel Sustainability Projects and Practice Sharing, ha indicato la strategia vincente:

“Un’innovazione che renda l’energia accessibile a tutti, che crei posti di lavoro. Un cambiamento che passi attraverso la formazione e l’istruzione”

Al concorso, organizzato da Connect4Climate della Banca Mondiale e promosso da Enel e Nazioni Unite, hanno partecipato 864 video prodotti da giovani videomaker provenienti da 155 paesi. Obiettivo dell’iniziativa: creare consapevolezza sul cambiamento climatico.

 

Il cinema che aiuta il cambiamento

Il 12 novembre, durante la conferenza sul clima COP22, la giuria, presieduta dal regista Bernardo Bertolucci e con personaggi del calibro di Fernando Meirelles, ha premiato su tutti Three seconds, dell’americano Spencer Sharp: “un corto che denuncia la assoluta gravità del problema e la necessità di prendere provvedimenti”, ha spiegato il regista brasiliano Fernando Meirelles, secondo il quale “anche il cinema può avere un ruolo importante per il cambiamento: un veicolo informativo che fa leva sull’emotività e soprattutto non annoia”.

Film4climate è stata anche l’occasione per ammirare in anteprima la serie del National GeographicYears of Living Dangerously, dedicata al cambiamento climatico, e il lungometraggio di Leonardo Di Caprio Before the flood, nel quale l’attore documenta in prima persona gli effetti del riscaldamento globale.
Rachel Kyte di Se4All, iniziativa Onu per l’accesso democratico all’energia, ha poi introdotto la tematica trattata dal docufilm Power della regista Michèle Ohayon: girato in dieci diversi paesi Power racconta come l'energia sta cambiando ovunque nel mondo.

Durante la tavola rotonda, coordinata dalla sudafricana ed ex ministro dell’Ambiente Tasneem Essop, Maria Cristina Papetti ha raccontato che: “La nostra azienda ha appena connesso alla rete il primo impianto eolico in Sud Africa, realizzato a Nojoli, un villaggio nella provincia di Eastern Cape. Ciò significa che una utility deve agire su tutti i fronti: con la creazione di impianti rinnovabili, con sistemi di mini grid, con l’innovazione di sistemi off grid. Ma soprattutto può mettere la tecnologia nelle mani delle persone, insegnando come farsi la propria luce. Questo è stato fatto nelle comunità vicine a Nojoli dove le persone hanno partecipato a workshop con Liter of Light e hanno costruito 20 lampioni pubblici e 50 lanterne solari. L’accesso all’energia passa spesso e soprattutto attraverso la formazione”. 

Il nuovo parco eolico Enel in Sudafrica genera in un anno oltre 275 GWh di energia pulita, equivalenti al fabbisogno di 86 mila famiglie.