La strada del Procurement verso una catena di fornitura sostenibile

La strada del Procurement verso una catena di fornitura sostenibile

I riconoscimenti ricevuti nel 2019 confermano la leadership di Enel anche nel campo del Procurement sostenibile. Un percorso avviato due anni fa che prevede la condivisione di vision e obiettivi con i fornitori e il loro coinvolgimento nelle migliori pratiche di sostenibilità

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Presente da 15 anni nel Dow Jones World Sustainability Index, tra le aziende che “cambiano il mondo” della classifica di Fortune, una delle utility più attive contro il cambiamento climatico secondo InfluenceMap. Il nostro Gruppo è stabilmente ai primi posti delle classifiche delle società più sostenibili al mondo. Una serie di riconoscimenti assegnati nel 2019 ha certificato la leadership di Enel anche nel campo del Procurement sostenibile, riconoscendo quanto fatto in questa direzione.

 

Il Procurement al centro della transizione

Un business sostenibile è un requisito imprescindibile per affrontare le sfide del futuro. Coerentemente con questa visione, oggi in Enel Procurement significa catena di fornitura sostenibile, economia circolare, innovazione digitale, condivisione dei nostri valori e obiettivi con i fornitori. “La nostra funzione vive un profondo cambiamento – spiega Salvatore Bernabei, responsabile Global Procurement del Gruppo – in cui il suo ruolo e le modalità di interazione con gli stakeholder vengono ripensati in ottica di partnership orientata alla creazione di valore”.

Una trasformazione ispirata alla visione Open Power del Gruppo, l'apertura verso l’interno e l’esterno per selezionare le migliori idee innovative. Oggi il Procurement, sottolinea Bernabei, “è uno degli strumenti cruciali con i quali Enel persegue i propri obiettivi strategici: diventare un’azienda autenticamente data driven e un leader nella transizione verso un modello di energia sostenibile”. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Onu a cui Enel ha aderito.

 

Per una catena di fornitura sostenibile

La sostenibilità della supply chain è monitorata sin dalle prime fasi grazie al Sistema di qualificazione dei fornitori che consente un’accurata selezione delle imprese che intendano partecipare alle procedure di approvvigionamento, attraverso la valutazione di aspetti relativi a salute e sicurezza, ambiente, diritti umani e business ethics, oltre che di quelli tecnici, economico-finanziari, legali e di onorabilità. In particolare, negli ultimi anni salute, sicurezza delle persone e impatto ambientale hanno trovato una sempre maggiore integrazione in ogni fase del processo di Procurement, per esempio con la mappatura di tutte le categorie merceologiche per classi di rischio (H&S e ambientale). Inoltre, è stato definito un documento contrattuale unico (HSE Terms) che disciplina gli obblighi del fornitore in relazione a questioni di salute e sicurezza.

Nell’ambito delle procedure di gara il nostro Gruppo ha definito una serie di fattori premianti, “K di sostenibilità”, relativi a requisiti legati ad aspetti sociali, ambientali, di salute e sicurezza, e di economia circolare che possono essere applicati per la valutazione delle offerte. Infine, il nuovo processo di Supplier Performance Management (evoluzione del precedente Vendor Rating) si pone l’obiettivo di valutare e monitorare continuamente le prestazioni dei fornitori anche in ambito di innovazione e sostenibilità nell’ottica di un processo di miglioramento continuo.

 

I fattori K

I fattori “K di sostenibilità” sono catalogati in una library declinata su più livelli - Ambiente, Salute e Sicurezza, Sociale, Circular Economy - a disposizione di tutte le funzioni di acquisto globali e di country. Tra i fattori K ambientali troviamo, ad esempio, il calcolo della Carbon Footprint (CO2 equivalente ai sensi della norma ISO 14067), le relative azioni di mitigazione e l'utilizzo di veicoli ecologici a basse emissioni. Tra i fattori K su salute, sicurezza e responsabilità sociale ci sono l'impegno a sviluppare progetti di utilità sociale, l'assunzione di nuovo personale qualificato in corsi di formazione sponsorizzati da Enel o in stato di disoccupazione, cassa integrazione e mobilità o giovani al primo impiego.
L’attenzione alla responsabilità sociale è confermata dall’applicazione della clausola sociale nelle gare ad alta incidenza di manodopera che consente il mantenimento dell’occupazione del personale in caso di cambio appalto. Tra i fattori K di economia circolare troviamo la partecipazione a progetti per il riuso del prodotto o parti di esso, il possesso di certificazioni di “Produzione tessile sostenibile” e quello di Packaging sostenibile.

 

Dall’economia lineare a quella circolare

Abbiamo poi deciso di integrare anche nel Procurement l'economia circolare, un modello di business dalle enormi potenzialità, in grado di generare competitività coniugando innovazione e sostenibilità.

La strategia del Circular Procurement è stata lanciata nel 2018 con l'obiettivo di acquistare beni, lavori o servizi che si pongano l’obiettivo di ridurre o evitare gli impatti ambientali e la creazione di rifiuti durante il loro ciclo di vita.

Il progetto “Circular Economy Initiative for Suppliers' Engagement”, coinvolge circa 200 fornitori a livello globale su 12 categorie merceologiche che oggi rappresentano più del 60% della spesa per acquisto di materiali. L'iniziativa si basa sull’adozione della dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) con l'obiettivo di quantificare, certificare e comunicare in modo oggettivo gli impatti generati nell'intero ciclo di vita delle forniture (consumo di acqua, emissioni di CO2, impatto sul suolo, eccetera). Inoltre, l’utilizzo di un strumento informatico permette l’aggregazione dei dati e la definizione di benchmark di settore e target di miglioramento.

Questo progetto consente ad Enel di misurare l’impatto del proprio business sulle risorse del pianeta e di mitigarlo anche attraverso i fornitori che vengono coinvolti in azioni di verifica e miglioramento dell'eco-efficienza del ciclo produttivo.

Questo è il primo passo ma l’obiettivo finale è che la sostenibilità venga applicata a tutta la catena del valore, a partire dal design, favorendo il riuso, fino al reimpiego e riciclo dei materiali. In altre parole “Circularity by design” sul quale Enel ha già ottenuto dei risultati. Questo è possibile anche grazie ai numerosi strumenti di Open Innovability messi a disposizione dei fornitori, delle startup e di tutti gli stakeholder interessati.

 

I riconoscimenti per Enel

L’efficacia del nostro modello è testimoniata dai tanti premi e riconoscimenti ricevuti nel 2019. La nostra azienda è stata l'unica nel settore delle utility a qualificarsi per la finale al World Procurement Awards di Londra (con il progetto “Procurement Transformation”). Abbiamo vinto il più prestigioso premio italiano del settore, The Procurement Award 2019, nelle categorie Best practice negoziali e Sviluppo competenze negli acquisti. Abbiamo conquistato premi internazionali come il CPO Master Awards di “Business International”, l’EIPM Peter Kraljic Award e, infine, il Corporate Stars Startup Procurement Award per le eccellenti relazioni con le startup più innovative. Questo a conferma di quello che Bernabei definisce “il nostro impegno condiviso con il business e i fornitori per innovare e ridisegnare tutti i processi di acquisto a livello mondiale, massimizzando il valore per tutti gli stakeholder”.