Città circolari brasiliane: modello di città sostenibile per il futuro

Città circolari brasiliane: modello di città sostenibile per il futuro

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Nel mondo contemporaneo, il territorio più importante è la città. Il suo sviluppo è stato un lungo processo di costruzione politica, sociale, culturale, economica e storica. Secondo il rapporto World Urbanisation Prospects, attualmente 3,9 miliardi di persone, pari al 54% della popolazione mondiale, vivono in aree urbane ed entro il 2050 si prevede che rappresenteranno il 66% della popolazione mondiale.

In questo scenario, le città si trovano ad affrontare sfide enormi che implicano il ripensamento di cambiamenti complessi per raggiungere uno sviluppo sostenibile.

Nel maggio 2022, la Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi (ECLAC), l'Ambasciata d'Italia, l'Ambasciata del Regno Unito ed Enel hanno organizzato il primo evento nell'ambito della Dichiarazione delle Città Circolari dell'America Latina e dei Caraibi e hanno chiamato otto città a un impegno trasversale nella regione. 

Il Brasile ha poi aderito alla Dichiarazione in un secondo momento, quando sono state invitate le città partner di ICLEI (Associazione mondiale dei governi locali dedicati alla sostenibilità), con l'adesione e la firma nel 2023 delle città brasiliane di Santo André, São Caetano do Sul (SP), Rio de Janeiro (RJ), Maricá (RJ) e Curitiba (PR).

Per cominciare, è stato inaugurato un gruppo di lavoro per definire le linee d'azione a cui parteciperanno i principali settori delle amministrazioni dei Comuni e dei governi autonomi, e oggi si sta effettuando una diagnosi sullo stato di avanzamento delle città nella transizione verso l'economia circolare, considerando il potenziale dei settori produttivi, i piani di sviluppo, la regolamentazione, le metriche e i nuovi modelli di business, tra gli altri. Come prossimo passo, ogni città firmataria potrà convocare tutti i settori per procedere insieme, identificando le sinergie per accelerare la transizione.

Ecco alcune delle iniziative delle cinque città brasiliane che hanno aderito alla Dichiarazione delle Città Circolari.

São Caetano do Sul (SP) - Ha uno dei migliori indici HDI (Indice di Sviluppo Umano) del Brasile, con investimenti in diverse aree essenziali come la Salute, l'Istruzione, la Sicurezza e l'Assistenza Sociale e l'Inclusione, tutte collegate all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). Per quanto riguarda il tema della "Qualità della vita", va sottolineato che tutti gli abitanti della città hanno accesso all'elettricità e all'acqua trattata e raccolta. Inoltre, il 100% delle acque reflue viene raccolto e trattato.

Santo André (SP) - Il Programma dei 500 anni di Santo André comprende strategie per rispettare l'impegno dell'Agenda Globale. Tra queste, spicca l’elaborazione del Piano Comunale di Lotta al Cambiamento Climatico, con il completamento dell'Inventario dei gas a effetto serra (GHG). D'altra parte, le azioni sviluppate dal Comune sono state evidenziate dalla CAF (Corporazione Andina di Sviluppo - Banca di Sviluppo dell'America Latina) nella pubblicazione "Guida Internazionale alle Città Sostenibili", un documento preparato dall'istituzione che ritrae buone idee e soluzioni per uno sviluppo urbano sostenibile. Tra le azioni evidenziate ci sono "Moeda Verde", che promuove lo scambio di rifiuti riciclabili con cibo nelle comunità socialmente vulnerabili, e "De Volta para Sala", un'iniziativa circolare che permette di restaurare, riparare o produrre divani, mobili e tappezzerie.

Rio de Janeiro - Conta su diverse condizioni favorevoli per lo sviluppo dell'Economia Circolare, tra cui la presenza di un ecosistema industriale all'interno del suo territorio con il potenziale per far circolare i suoi input, materiali e scarti, così come la presenza di un mercato dei consumatori aperto all'innovazione e all'economia creativa. Nel 2022, il Comune ha creato il "Rio Plastic Circular Committee", presentando una serie di soluzioni sostenibili per la catena circolare della plastica. Successivamente, nell'aprile 2023, la città ha creato un comitato per scalare le iniziative di economia circolare sostenibile. L'iniziativa, frutto di un partenariato di cooperazione internazionale tra l'amministrazione comunale e l'Unione Europea, integra politiche economiche, sociali e urbanistico-ambientali per la gestione dei rifiuti.

Maricá (RJ) - L'invito ad aderire alla Dichiarazione è dovuto al successo dei programmi di agricoltura urbana circolare attuati in città, come le piazze agroecologiche, gli orti comunitari, il ristorante comunale, la fiera dell'agricoltura familiare e lo sviluppo di tecniche innovative per la produzione agricola, che hanno reso il Comune un punto di riferimento per la sicurezza alimentare. Un altro momento importante è stata la firma di un accordo con città africane (Quelimane e Boane), entrambe in Mozambico, per rafforzare le politiche di sicurezza alimentare e nutrizionale, combattere l'insicurezza alimentare, prevenire lo spreco di cibo e promuovere le tecniche di agroecologia negli spazi urbani per rendere le città più resilienti e sostenibili.

Curitiba (PR) - La città è un punto di riferimento nella pianificazione urbana e utilizza i concetti di economia circolare in diverse azioni, come il riciclaggio dei rifiuti e la riduzione degli sprechi alimentari con il Banco alimentare. Nel processo di decarbonizzazione, la città ha realizzato il primo impianto fotovoltaico dell'America Latina costruito su un'ex discarica. Un'altra iniziativa sarà l'acquisto di autobus 100% elettrici per il trasporto pubblico. L'acquisto delle prime unità è previsto per il prossimo biennio e l'obiettivo è quello di cambiare l'intera flotta entro il 2050, oltre a migliorare strade, marciapiedi e terminal.

 

Fonti: