Un anno che sta cambiando il mondo

Un anno che sta cambiando il mondo

Oltre 700 progetti: portare elettricità a 3 milioni di persone che oggi vivono al buio, garantire l’istruzione a 400 mila ragazzi e favorire l’occupazione di 500 mila persone.

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Oltre 700 progetti: portare elettricità a 3 milioni di persone che oggi vivono al buio, garantire l’istruzione a 400 mila ragazzi e favorire l’occupazione di 500mila persone. A un anno dal lancio dell’iniziativa, i numeri e le storie dell’impegno di Enel per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite.

Per la comunità di pescatori di San Juan de Marcona in Perù il 2016 sarà un anno da ricordare. Da sempre le loro giornate sono scandite dalla tradizionale pesca delle alghe tra le acque dell’Oceano Pacifico: è il lavoro che si tramandano di padre in figlio e rappresenta l’unica fonte di sostentamento per le loro famiglie, quasi 1160 persone.

Oggi, un nuovo impianto ibrido solare-eolico dà energia alle macchine che servono per trattare le alghe raccolte, un allevamento di pesci contribuisce a preservare l’ecosistema marino e, grazie a corsi di formazione sulla sicurezza e per la vendita dei prodotti, le condizioni di lavoro sono migliorate e i ricavi stanno crescendo.

Cosa c’entra Enel in tutto questo? Abbiamo incontrato questa comunità di pescatori peruviani nel 2015 e insieme a loro abbiamo dato vita a un progetto che unisce sostenibilità, innovazione ed energia pulita.

Il progetto di San Juan è uno degli oltre 700 che abbiamo avviato nel mondo rispondendo all’appello delle Nazioni Unite che il 25 settembre 2015 hanno invitato le aziende di tutto il mondo a impegnarsi direttamente per raggiungere 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.

 

“Entro il 2020 garantiremo l'accesso all'elettricità a 3 milioni di persone, forniremo istruzione di base a 400 mila bambini e ragazzi, favoriremo l'occupazione e la crescita economica di 500 mila persone.”

Francesco Starace, Amministratore delegato di Enel

 

Quattro obiettivi per rendere il mondo sostenibile

Sono oltre 6 milioni le persone nel mondo che sino ad oggi hanno beneficiato dei nostri progetti per l’accesso all’energia, all’educazione o a un lavoro dignitoso. L’appello dell’Onu ha reso il nostro impegno ancor più intenso e diffuso.

 

“Nel solo 2016 abbiamo investito più di 35 milioni per dare forma a iniziative in 18 paesi, tra Europa, Americhe e Africa”

 

Tra i 17 obiettivi posti dalle Nazioni Unite ne abbiamo individuati quattro dove le nostre competenze e la nostra esperienza possono fare la differenza.

La roadmap del nostro impegno quotidiano è segnata da questi quattro punti cardinali: garantire energia pulita e accesso all’elettricità; promuovere l’istruzione; favorire lo sviluppo economico e lavorativo di persone e comunità e combattere i cambiamenti climatici.

 

Una rete globale che continua a crescere

Abbiamo dato vita a una rete globale della sostenibilità che unisce la foresta amazzonica ai villaggi africani, piccole e grandi città dell’Italia ai bairros del Brasile, comunità nei deserti del Cile a classi di giovani studenti in Kenya.

La condivisione è al cuore di questa rete, che si traduce nei diversi luoghi in risposta a bisogni ed esigenze particolari. Dal dialogo con gli allevatori di mucche di El Espinal in Messico, ad esempio, è nato un progetto per migliorare la produzione e la commercializzazione del latte, mentre grazie alla collaborazione con la ONG Liter of light abbiamo portato la luce in villaggi del Kenya creando reti elettriche autosufficienti e utilizzando come lampade semplici bottiglie vuote.

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In Brasile, la collaborazione con gli abitanti delle zone più povere e disagiate di Rio de Janeiro e Fortaleza ha fatto nascere programmi educativi e di avviamento al lavoro per i più giovani, ma anche di utilizzo efficiente dell’elettricità, di riciclo dei rifiuti e di assistenza per rendere più sicure e salubri le abitazioni.

La condivisione è alla base anche di progetti come Futur-e in Italia e Datathon in Spagna. Il primo ci vede all’opera insieme a amministrazioni, imprese e comunità locali per dare un nuovo futuro ai siti di 22 impianti termoelettrici ormai obsoleti. Il secondo coinvolge start-up e innovatori per trarre dalla condivisione “digitale” opportunità di sviluppo di nuovi prodotti e servizi per le persone più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

 

Lavorare insieme al servizio di tutti

In Kenya come in Romania stiamo portando luce in villaggi e zone rurali che fino ad oggi non avevano accesso all’elettricità. Realizziamo mini-grid intelligenti integrandole con impianti rinnovabili e mettendo le nostre innovazioni tecnologiche anche al servizio delle persone che vivono nelle dimenticate periferie del mondo.

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Nel deserto di Atacama in Cile, nelle cordigliere delle Colombia o nelle valli fluviali del Perù siamo all’opera insieme alle comunità locali per far sì che la presenza dei nostri impianti si traduca in energia pulita ma anche in opportunità di sviluppo delle imprese tradizionali locali e di occupazione.

 

“Lavoriamo per creare valore condiviso con le comunità dove siamo presenti e costruire insieme a loro opportunità di sviluppo che portino benefici a tutti.”
 

A un anno dal lancio degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, i risultati ottenuti e i progetti in corso sono per noi un giusto motivo di soddisfazione. Ma ogni giorno apre a nuove esigenze e a nuove opportunità: quanto già fatto sino ad oggi è solo l’inizio di un lungo, appassionante, cammino.