Dal Cile all’Italia a suon di goal

Dal Cile all’Italia a suon di goal

I giovanissimi vincitori di Copa Chilectra in visita a Milano, tra lo Stadio di San Siro e la sfida con le giovanili dell’Inter. Il torneo di calcio ideato dall’azienda di Enel in Cile coinvolge ogni anni centinaia di ragazzi e ragazzi dei barrios della capitale Santiago.

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Tra i 44mila spettatori che il 16 ottobre gremivano lo stadio di San Siro a Milano (Italia), c’erano otto ragazzi che avevano addirittura attraversato l’Oceano per essere a bordo campo a seguire la partita: i giovanissimi giocatori della Independencia, squadra vincitrice dell’edizione 2016 della Copa Chilectra.

Difficile non notarli: tuta rossa e blu con la scritta Chile sulle spalle e un accompagnatore d’eccezione: Iván Zamorano, stella di Inter e Real Madrid, oltre che leggenda del calcio cileno.

La visita a San Siro è stata parte del premio che gli otto ragazzi di Santiago del Cile hanno conquistato vincendo il torneo promosso da Chilectra, azienda di Enel nel Paese latinoamericano, insieme a UNICEF, Fondazione Zamorano e Senda y Carabineros de Chile.

 

Quindici anni di sport ed educazione

Copa Chilectra è una storia cominciata nel 1994 da un’intuizione semplice: recuperare spazi pubblici nei barrios di Santiago del Cile e dare ai ragazzi luoghi più belli e sicuri dove giocare e divertirsi assieme.

Dal programma per l’illuminazione di campi e campetti da calcio, sparsi per lo più nei quartieri popolari della città, all’organizzazione del primo torneo, il passo è stato semplice.

Terminato il vasto intervento di riqualificazione capillare della canchas de fútbol, durato quasi 8 anni, è bastato mettere in rete le comunità, coinvolgendole in un evento di aggregazione e inclusione sociale avviato innanzitutto per educare i ragazzi ai valori dello sport e tenerli lontani dalla piaga della droga.

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Palestra di vita e fucina di talenti

Al calcio d’inizio del primo torneo, nell’agosto 2002, non potevamo immaginare cosa sarebbe diventa negli anni la Copa.

Oggi vi prendono parte 32 squadre, è un evento a forte impatto sociale ed educativo, ha raggiunto una rilevanza pubblica confermata anche dall’attenzione dei media nazionali e soprattutto continua a trasmettere entusiasmo tra le generazioni di giovani di Santiago spingendo alcuni di loro a intraprendere la carriera sportiva.

 

"Quasi 60mila ragazzi e ragazze delle scuole delle municipalità di Santiago del Cile hanno partecipato alle 15 edizioni della Copa Chilectra sino a oggi"
 

La settimana dei campioni del Cile

La visita a Milano per i ragazzi di Copa Chilectra, di età tra i 13 e i 16 anni, è stata un viaggio pieno di emozioni e incontri da incorniciare, con tanto di interviste tv in piazza del Duomo e cronaca su Facebook dei momenti salienti delle giornate.

Nel pre-partita a San Siro hanno conosciuto i giocatori di Inter e Cagliari, tra cui i cileni Gary Medel e Mauricio Isla, e insieme a Zamorano hanno visitato la città e il museo dello stadio.

Sono stati ricevuti dal console del Cile a Milano e hanno visitato il centro sportivo dove si allenano le giovanili dell’Inter, sfidando in amichevole i coetanei della squadra nerazzurra.

 

"Copa Chilectra unisce persone impegnate a migliorare la qualità della vita di migliaia di bambini, educandoli a valori come la solidarietà, il miglioramento di sé e la perseveranza"
Iván Zamorano, ex giocatore di Inter e Real Madrid e della nazionale cilena
 

L’edizione 2016 del torneo è stata inaugurata con un’amichevole di lusso tra una rappresentativa della nazionale di calcio olimpica del Cile, arrivata terza ai giochi di Sydney 2000, e una selezione dei ragazzi che negli anni sono passati dai campetti di calcio a 5 della Copa Chilectra al calcio professionistico delle grandi squadre del Paese e anche della nazionale.

 

Un’idea che contagia l’America Latina

La formula vincente di Copa Chilectra ha già fatto scuola in altri paesi dell’America Latina.

Abbiamo dato vita in Brasile a Copa Ampla e in Colombia a Copa Codensa, due eventi che dopo sole due edizioni già promettono di raggiungere il successo e il seguito del torneo cileno, ma già oggi rappresentano una grande opportunità di divertimento ed educazione per migliaia di ragazze e ragazzi di Rio de Janeiro e Bogotà e di condivisione con le loro famiglie e i loro insegnanti.