La rivoluzione della condivisione. Intervista con Mark Kramer

La rivoluzione della condivisione. Intervista con Mark Kramer

È possibile coniugare capitalismo e condivisione, profitti e bene comune? Lo abbiamo chiesto a Mark Kramer, ideatore, insieme a Michael Porter, del modello “Creating Shared Value”. Oggi le aziende hanno un potenziale enorme per risolvere i problemi sociali, più di governi e ONG.

“Sarebbe straordinario se le 100 più grandi aziende del mondo abbracciassero davvero l’idea di Creazione del valore condiviso perché le possibilità che hanno per risolvere i problemi sociali è enorme”.
 
Sono le parole di Mark Kramer, fondatore e direttore generale della società di consulenza FSG dedicata allo studio degli impatti sociali su scala globale. La sua idea di Creating Shared Value (CSV) sta rivoluzionando le grandi aziende mondiali e il loro modo di pensare e fare business.

Lo abbiamo incontrato in occasione del workshop e degli incontri organizzati in Enel, dal 17 al 19 ottobre, per dialogare con lui proprio su questo modello di business, che abbiamo fatto nostro da alcuni anni e che ci guida lungo la strada di un nuovo modo di intendere e realizzare lo sviluppo sostenibile.

“Creare valore condiviso significa cercare opportunità di business nel risolvere problemi sociali, perseguendo il successo finanziario in un modo che crei vantaggi per la società”

Mark Kramer

 

Ambasciatore globale dello sviluppo sostenibile

Attraverso il suo lavoro con la FSG, Kramer conosce e dialoga con multinazionali, governi e istituzioni internazionali.

Il patrimonio di esperienze che raccoglie diventano oggetto di studi, pubblicazioni e lezioni alla Harvard Kennedy School e alla Harvard Business School.

Il ruolo di “ambasciatore globale” di un modello di business sostenibile se lo è guadagnato sul campo, ponendo la stessa scomoda domanda comune ad amministratori delegati, capi di governo e cittadini. E trovando una risposta unica che sta cambiando il modo di fare impresa.

“È possibile fare profitti senza ignorare il benessere dei consumatori, l’esaurimento delle risorse naturali, il disagio economico delle comunità locali?”

 

Cambiare mentalità

Nel 2011 l’articolo “Creating Shared Value” scritto da Kramer per la Harvard Business Review insieme a Michael E. Porter, prendeva le mosse da un’affermazione diretta e quasi brutale “Il sistema capitalista è sotto assedio”.

L’articolo era il risultato di un lavoro iniziato 15 anni fa. Una vera e propria sveglia per le grandi aziende globali che i due docenti vedevano spesso intrappolate in modelli di business antiquati e in visioni a breve termine.

Conciliare bene comune e profitto non è una missione impossibile, ma il frutto di un cambiamento di mentalità.

“Le aziende devono smettere di pensare che i problemi sociali siano fattori marginali rispetto al business, competenza di NGO, fondazioni caritatevoli o relegate alla Corporate social responsibility”

 Mark Kramer

Gli esempi che il padre della CSV racconta ruotano tutti attorno all’idea semplice ma rivoluzionaria di cercare opportunità di business nel risolvere problemi sociali.

 

Il business al servizio del ben comune

I problemi e le esigenze che caratterizzano la società contemporanea nascono dall’intreccio di molteplici fattori e sono la sommatoria delle azioni di tanti attori che spesso si concepiscono isolati da ciò che li circonda.

“L’interdipendenza tra il successo del business e quello della società è un dato di fatto”

Mark Kramer

Per Kramer lo sviluppo sostenibile passa dal “comprendere quali siano i problemi sociali e dove le aziende hanno competenze e risorse che possono mettere in campo per risolverli realizzando un business model innovativo e profittevole”.

“Le soluzioni messe in campo negli ultimi decenni per risolvere i problemi sociali non hanno funzionato. Istituzioni e politiche sono spesso paralizzate da divisioni ideologiche”.

Tutela dell’ambiente, lotta alla povertà, accesso all’educazioni, fame sono esigenze che permangono. “Dobbiamo cominciare a realizzare che il business ha molto più impatto sui problemi sociali delle fondazioni caritatevoli e delle ONG”.

 

Quando il problema diventa un’opportunità

La stretta relazione tra progresso sociale e successo aziendale è sempre più chiara. Per le imprese è una nuova opportunità, non un problema.

Per Kramer “Enel è un caso estremamente interessante da studiare. Un esempio di CSV per l’impegno messo nello sviluppo delle rinnovabili, le idee sulla mobilità elettrica, le smart grids, la digitalizzazione: tutte cose che possono cambiare radicalmente il nostro modo di usare dell’energia nel mondo”.

“Grazie al Creating Shared Value oggi generiamo il 45% della nostra energia da fonti rinnovabili e carbon-neutral, evitando ogni anno l’emissione di 92 milioni di tonnellate di CO2”

Produciamo e vendiamo energia traendo profitto da questa nostra attività e assicurando nel contempo libero accesso all’elettricità a centinaia di migliaia di persone nel mondo.

Collaboriamo con ONG e istituzioni pubbliche perché la nostra presenza non si limiti alla produzione di energia pulita ma diventi anche un’opportunità di educazione, occupazione, salute e sviluppo.

Per noi creare valore condiviso significa essere aperti al cambiamento per diventarne protagonisti e lavorare ogni giorno per scoprire le nuove strade che servono a costruire uno sviluppo sostenibile per il bene di tutti.