Semplificare e crescere: Enel Américas al NYSE

Semplificare e crescere: Enel Américas al NYSE

Con la fusione di tre società del Gruppo Enel in Enel Américas, quotata alla Borsa di New York, la struttura del Gruppo diventa più semplice ed efficiente, e allo stesso tempo facilita le sinergie fra i diversi contesti nazionali

Lo scorso 2 dicembre 2016, New York ha visto due albe. La prima alle sette in punto, quando i raggi del sole su Manhattan hanno cominciato a indorare gli ultimi piani dei grattacieli più alti. Esattamente due ore e trenta minuti dopo, una seconda alba è stata annunciata non dal sorgere del sole ma dal suono della Opening Bell, la campana che per tradizione dà il via alle contrattazioni a Wall Street. Il 2 dicembre alle 9.30 i rintocchi che echeggiavano nel palazzo della Borsa di New York avevano per noi un significato più profondo, perché a premere il pulsante è stato Francesco Starace, CEO di Enel.

 

Welcome Enel Américas

“Opening Bell” è il gesto simbolico con cui il Gruppo ha ufficializzato la nascita di Enel Américas, così battezzata ufficialmente ventiquattro ore prima, e già pienamente operativa. In altre parole, una nuova alba nel continente americano, una nuova pagina della nostra storia. 

“Con Enel Américas abbiamo aperto un nuovo capitolo in una fase di transizione epocale per il nostro settore”

– Francesco Starace, CEO Enel

Questo punto di partenza è in realtà anche un punto d’arrivo, l’ambizioso traguardo di oltre cinquecento giorni di lavoro durante i quali, come ha dichiarato Starace, “abbiamo corso una maratona per cambiare completamente la struttura del Gruppo in America, aprendo un nuovo capitolo in una fase di transizione epocale per il nostro settore. È una macchina che abbiamo costruito per far sì che si espandesse, specialmente in Argentina, Brasile, Colombia e Perù, dove la domanda di energia è attualmente fra le più elevate al mondo, e dove d’ora in poi rivolgeremo la nostra massima attenzione”.

 

Tre società Enel quotate a New York

Premere quel pulsante è stato anche il modo di festeggiare la quotazione sul mercato finanziario più grande del mondo di Enel Américas, che nasce dalla fusione fra Enersis Américas, Endesa Américas e Chilectra Américas, e va ad affiancarsi a Enel Chile ed Enel Generación Chile creando così un trio di società quotate sulla piazza di New York.

Per l’occasione l’edificio della Borsa sfoggiava sulla facciata, dalle linee neoclassiche solitamente austere, un gigantesco logo Enel, che campeggiava anche sui monitor del trading floor e sui gilet degli operatori finanziari: tra i principali protagonisti di questa giornata la nuova identità visiva del Gruppo, sotto la quale sono ora raggruppate le numerose aziende della precedente galassia societaria latinoamericana. 

Ma non si tratta di una semplice operazione di rebranding: chiamarsi Enel comporta l’adozione di una visione aziendale che si riassume nell’approccio Open Power, sintesi di un nuovo modo di concepire, produrre e distribuire l’energia, e risponde a uno dei principi fondamentali della nostra Strategia: la semplificazione del Gruppo.

Ryan O'Keeffe, Director of Communications, ha commentato così: “Enel è molto più complessa di quanto la maggior parte delle persone immaginino, abbiamo ben 14 società del Gruppo quotate in borsa”.

“La semplificazione è fondamentale per far sì che la nostra storia di equity appaia più chiara e convincente”

– Ryan O'Keeffe, Director of Communications

E ancora, nelle parole di Starace: “Meno complicata è la nostra struttura, meglio possono lavorare le nostre persone, più l’azienda diventa efficiente, e meglio possiamo premiare i nostri azionisti. Per fare un esempio, avevamo stimato che l’operazione ci avrebbe permesso di risparmiare oltre 400 milioni di euro, ma siamo già ben oltre questo volume”.

 

Le strategie in America latina

Enel Américas affronta il presente e il futuro con un assetto completamente nuovo, pensato per permettere al Gruppo di raggiungere anche in America Latina gli obiettivi della strategia Open Power. “Questa razionalizzazione permetterà alle sinergie tra i vari paesi di funzionare meglio, liberando nuove risorse, rendendo più agile il processo decisionale e generando più profitti per la crescita industriale” ha detto Alberto De Paoli, Chief Financial Officer di Enel. 

“Ora dobbiamo adattare la nuova organizzazione alle caratteristiche peculiari di ogni singolo mercato”

– Alberto De Paoli, CFO Enel

“Finora è stato molto difficile gestire il business delle varie società in America Latina, ma consideriamo questo come il giorno zero da cui partire per creare valore e profitto in questa parte del mondo. Ora che abbiamo completato la riorganizzazione societaria, ci aspetta un lavoro capillare per adattare la nuova organizzazione alle caratteristiche peculiari di ogni singolo mercato, alle esigenze specifiche di ogni singolo Paese”, ha aggiunto De Paoli secondo il quale l’obiettivo per il 2017 è di “trovare le soluzioni più adeguate ai diversi contesti per incrementare gli investimenti e migliorare la qualità del servizio che offriamo ai nostri clienti”.

 

Un’azienda “che rende il mondo migliore”

Paese dopo paese, entro la fine del 2016 il nome e il logo Enel si diffonderanno in tutta l’America Latina: una sola identità, espressione di una filosofia che, come ha detto Tom Farley, presidente della Borsa di New York, “fa di voi un’azienda che rende il mondo un posto migliore”, e che permetterà al Gruppo di farsi riconoscere meglio dagli oltre 18,6 milioni di clienti che già oggi serviamo nella regione, e di camminare con loro verso il futuro dell’energia.