Seeding Energies, l’importanza di creare valore

Seeding Energies, l’importanza di creare valore

Creare valore economico non solo è vitale per un’azienda ma può comportare anche una ricaduta positiva sullo sviluppo della società nel suo complesso. Soprattutto per un grande Gruppo internazionale come Enel.

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La creazione di valore economico non è solo l’obiettivo naturale per qualsiasi azienda, ma è anche un impegno verso gli azionisti e i dipendenti e comporta benefici per l’economia e la società nelle quali si opera. Per un Gruppo come Enel, che opera in oltre 30 Paesi dove ha oltre 64 milioni di clienti finali, il valore economico contribuisce alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) dell’ONU, e in particolare del SDG 9 “Innovazione e infrastrutture” e SDG 16 target 16.6 “Develop effective, accountable and transparent institutions at all levels”.

Secondo il Piano di sostenibilità 2017-2019, infatti, la creazione di valore economico e finanziario fa parte delle fondamenta del modello di business sostenibile di Enel.

 

“Il contributo del nostro business non è solamente riconducibile ai risultati economici ma anche, e sempre di più, alla nostra capacità di generare soluzioni e ricadute positive sulla crescita economica e sociale, nel lungo termine, delle comunità con le quali ci interfacciamo”

Seeding Energies - Bilancio di sostenibilità 2016

 

Risultati positivi e obiettivi ambiziosi

Nel 2016 il valore economico totale generato dal Gruppo è stato di 70.592 milioni di euro; al netto del valore economico distribuito (costituito da costi operativi, costo del personale e benefit, pagamenti a governi e finanziatori di capitale), pari a 59.969 milioni di euro, il valore economico ricavato è stato di 10.623 milioni di euro. I primi dati del 2017, inoltre, indicano una crescita ulteriore.

I risultati economico-finanziari mostrano un EBITDA ordinario per il 2016 pari a 15,2 miliardi di euro, in crescita per la prima volta dal 2013. L’utile netto ordinario, sul quale viene calcolato il dividendo, ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro contro i 2,9 miliardi dell’anno precedente, con un aumento del 12%. Per il periodo 2017-2019 l’obiettivo, ambizioso ma realistico, è un EBITDA di crescita di 4 miliardi di euro.

Il rapporto tra flussi di cassa operativi (FFO - Funds from Operations) e Debito netto, che indica il livello di solidità finanziaria, ha raggiunto il 26%, superando l’obiettivo che il Gruppo si era prefissato e in crescita rispetto al 25% dell’anno precedente. Il debito netto è rimasto sostanzialmente stabile a 37,6 miliardi di euro nonostante il significativo incremento degli investimenti destinati alla crescita, che sono aumentati di 1,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.

 

Investimenti per la crescita

Proprio gli investimenti sono uno degli elementi decisivi per la strategia di Enel. In particolare, per il periodo 2017-2019 il Gruppo punta soprattutto sugli investimenti per la crescita che, secondo gli obiettivi del Piano di sostenibilità, dovranno totalizzare 12,4 miliardi di euro, pari al 60% del totale degli investimenti.

 

“Il Piano di Investimenti complessivo nel periodo 2017-2019 è pari a 20,9 miliardi di euro, di cui il 60% è rappresentato da investimenti di crescita”

Seeding Energies - Bilancio di sostenibilità 2016

 

Gli investimenti, e il valore economico che ne deriva, saranno indirizzati lungo un doppio binario, a seconda del contesto geografico e sociale: nei mercati maturi, caratterizzati dalla presenza sempre maggiore delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita, un elemento chiave sarà lo sviluppo di una moderna rete di distribuzione aperta a molteplici utilizzi e servizi. Nei mercati emergenti, invece, la sfida è quella di soddisfare la domanda di energia elettrica in economie dove lo sviluppo economico, l’aumento della popolazione e l’urbanizzazione ne stanno spingendo la crescita.

 

Ottimizzare le spese

La creazione di valore economico si ottiene anche ottimizzando l’efficienza nelle spese, in primo luogo con la riduzione dei costi. Nel 2016 il cash cost, cioè la somma di costi fissi e investimenti in manutenzione, è stato pari a 11.428 milioni di euro: il 7,8% in meno rispetto al dato dell’anno precedente (12.397 milioni di euro); al netto delle rilevanti variazioni di perimetro intercorse nell’anno 2016 (tra cui l’uscita del Gruppo dal mercato slovacco e francese) la riduzione è del 7%. Per il periodo 2017-2019 l’obiettivo fissato nel Piano di sostenibilità è una riduzione ulteriore di circa il 7%.

In termini di risparmi, il Piano Strategico 2017-2019 fissa il target di 1 miliardo di euro nel 2019 rispetto al 2016, con un incremento di 500 milioni di euro rispetto al piano precedente, principalmente attraverso una riduzione dei costi operativi. Lo strumento principale per rendere possibile questo traguardo è la digitalizzazione, sulla quale Enel sta accelerando con convinzione.

 

“L’energia è la porta da cui passa il futuro, e il Piano Strategico 2017-2019 rappresenta lo strumento per il suo raggiungimento. Un Piano che accanto ai pilastri fondamentali della strategia già in essere prevede la digitalizzazione e l’attenzione al cliente, pilastri declinati sia dal punto di vista industriale sia da quello ESG”

Seeding Energies - Bilancio di sostenibilità 2016

 

La fiducia degli azionisti

I buoni risultati si sono riflessi sull’andamento in Borsa del titolo Enel che, nel 2016, ha registrato un incremento di circa l’8% (12% se si considerano anche i dividendi distribuiti nell’esercizio). Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, gli obiettivi del Piano strategico sono un dividendo minimo di 0,21 euro per azione sui risultati dell’esercizio 2017, un incremento del pay-out al 65% sull’utile netto ordinario consolidato dell’esercizio 2017 e al 70% sull’utile netto ordinario consolidato degli esercizi 2018 e 2019.

La composizione dell’azionariato di Enel dimostra alcune delle principali caratteristiche del Gruppo: il 68% degli investitori istituzionali è di lungo periodo, a testimonianza dell’apprezzamento di un modello di business sostenibile nel tempo; inoltre sono presenti nel capitale Enel 150 Investitori Socialmente Responsabili che detengono circa l’8% del totale delle azioni in circolazione.

In data 9 gennaio 2017 Enel Finance International ha collocato con successo sul mercato europeo il suo primo green bond, destinato a investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata da Enel Spa. L’operazione ha raccolto adesioni per un importo di circa 3 miliardi di euro, con una partecipazione significativa dei cosiddetti Investitori Socialmente Responsabili (“SRI”) che ha permesso al Gruppo Enel di diversificare ulteriormente la propria base di investitori.

L’operazione è in linea con la nostra strategia finanziaria delineata nel Piano Strategico 2017-2019, che prevede il rifinanziamento di 12,4 miliardi di euro anche attraverso l’emissione di green bond quali strumenti dedicati al finanziamento di progetti funzionali al raggiungimento della decarbonizzazione del mix produttivo.

Al riguardo, abbiamo predisposto e pubblicato un “Green Bond Framework” al fine di agevolare la trasparenza e la qualità dei green bond emessi.

Valore economico e sostenibilità per Enel camminano insieme.