Oceans ’18: il nemico è di plastica

Oceans ’18: il nemico è di plastica

L’8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli oceani. Tema del 2018: proteggerli dalla plastica. Enel partecipa attivamente a questa missione, ma guarda al mare anche come fonte di energia sostenibile

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Abbiamo un grosso problema con gli UFO. Sono fra noi e sono numerosi. Non sono omini verdi e non hanno le antenne, ma sono estremamente pericolosi: la sigla è la stessa degli ipotetici Unidentified Flying Objects (oggetti volanti non identificati), ma si riferisce ai molto più concreti Unidentified Floating Objects (oggetti galleggianti non identificati). In pratica, sono gli innumerevoli frammenti di plastica che inquinano mari e oceani in tutto il pianeta.

Ne ha fatto le spese anche lo skipper Andrea Fantini durante la Transat Jacques Vabre, la più dura e la più lunga delle regate transatlantiche, da Le Havre (Francia) a Salvador (Brasile): la sua imbarcazione Class 40 Enel Green Power, al 100% ecopower grazie alla partnership tecnologica con Enel, è stata costretta al ritiro al largo del Portogallo proprio a causa dell’impatto con un UFO che ha danneggiato il timone. E come a Fantini è successo a diverse altre squadre.

 

Un’emergenza globale

Se fosse solo per gli infortuni sportivi non sarebbe forse un’emergenza globale. Ma le conseguenze più gravi dell’inquinamento da plastica ricadono sugli ecosistemi degli oceani, e si ripercuotono sull’economia delle comunità che vivono di pesca, acquacolture e turismo e perfino sulla nostra salute, tramite il pesce che mangiamo.

 

"Gli oceani hanno un ruolo fondamentale nella vita del Pianeta e, indipendentemente dal fatto di essere o meno navigatori, ciò che succede in mare prima o poi ha delle ripercussioni su tutti. Solo che spesso non ci pensiamo e crediamo di non dover essere noi a pagare il conto. Ma sbagliamo. È ora di aprire gli occhi, di denunciare, di sensibilizzare tutti su questo problema"
Andrea Fantini, skipper di Class 40 Enel Green Power

 

Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono in mare; i frammenti di plastica che galleggiano negli oceani sono oltre 5000 miliardi e secondo una stima della Commissione Europea entro il 2050 potrebbero esserci nei mari e negli oceani più rifiuti di plastica che pesci.

Per questo la Giornata mondiale degli oceani (World Oceans Day), che si celebra l’8 giugno, quest’anno ha come tema proprio la prevenzione dell’inquinamento da plastica e la ricerca di soluzioni per oceani puliti. Gli obiettivi sono dunque sia la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema, sia la chiamata all’azione: gli stessi della Giornata Mondiale della Terra, che il 22 aprile scorso era stata dedicata a sua volta alla lotta ai rifiuti derivati dal petrolio e alle altre sostanze dannose per l’ambiente, in particolare proprio la plastica.

 

"La Giornata mondiale degli Oceani offre un’importante opportunità per difendere un futuro sostenibile"
António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite

 

L’impegno di Enel

Enel fa la sua parte in questa missione, in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’ONU – in questo caso il #14 (flora e fauna acquatica) impegnandosi per la salvaguardia del Pianeta e promuovendo l’adozione di modelli di business che coniugano innovazione e sostenibilità quali quelli di economia circolare.

Un esempio del nostro impegno in questa direzione è la collaborazione con l’Ong Liter of Light, nell’ambito del nostro programma Enabling Electricity, con lo scopo di riciclare bottiglie di plastica usate per farne lampade solari: non solo energia pulita, dunque, ma anche riduzione dell’inquinamento.

Inoltre, dal 16 al 22 aprile scorsi, siamo stati partner del “National Geographic Festival delle Scienze” di Roma, che fra le altre iniziative ha promosso la campagna #PassOnPlastic, per l’abbandono della plastica nella vita quotidiana ma anche per la ricerca di alternative sostenibili.

 

Gli oceani come fonte di energia

La nostra attenzione nei confronti dei mari e degli oceani riguarda anche la nostra attività di base: produrre energia elettrica. Le onde e le maree, insieme ad altri fenomeni marini, hanno un potenziale enorme, che in teoria potrebbe alimentare tutta la popolazione mondiale con energia interamente pulita e rinnovabile.

Anche se rispetto ad altre fonti, come il sole e il vento, l’energia marina è ancora poco sviluppata a livello tecnologico, i progetti in corso ci sono e aumentano rapidamente. E quando si parla di energie pulite noi di Enel ci siamo.

In Cile, insieme al gruppo francese Naval Group, abbiamo creato un centro di ricerca e innovazione nel campo delle energie marine, chiamato Marine Energy Research and Innovation Center (MERIC) e diventato subito un punto di riferimento per tutto il Sud America.

Il Centro approfondisce a 360 gradi tutto ciò che riguarda l’energia dal mare e i suoi possibili impatti, dall’individuazione dei siti alla valutazione delle risorse, dallo studio della biocorrosione agli impatti ambientali. I risultati teorici delle ricerche saranno poi validati in ambiente reale grazie anche ad un convertitore di energia delle onde.

Tutto ciò è solo l’inizio: gli orizzonti che stiamo aprendo sono sterminati. Domani gli oceani potrebbero essere una risorsa preziosa anche in termini energetici. Motivo in più per proteggerli oggi, anche dagli UFO.