Giro d'Italia, 101 edizioni tra passione e sostenibilità

Giro d'Italia, 101 edizioni tra passione e sostenibilità

La 101esima edizione del Giro d'Italia si è chiusa nella capitale italiana dove ha sede il quartier generale di Enel. Sul podio a premiare il vincitore il nostro CEO, Francesco Starace. Al traguardo anche la prima edizione del Giro E

Passione, cuore, fatica, lavoro di squadra e una continua e costante preparazione, fatta di ricerca e innovazione. Così si vincono le sfide nello sport. Così si vince il Giro d'Italia: una delle competizioni di ciclismo professionistico su strada che, insieme al Tour de France e alla Vuelta spagnola, formano il Grand Tour. Vincere una di queste competizioni è il sogno di ogni ciclista. Vincerle tutte e tre in meno di 12 mesi significa guadagnarsi un posto nella leggenda.

L'impresa è riuscita al britannico Chris Froome, che meno di un anno fa (tra luglio e settembre del 2017) ha vinto il “Tour” (il quarto della carriera) e la Vuelta. Poi il 27 maggio di quest'anno, a Roma, nell'ultima tappa della 101esima edizione del Giro d'Italia, ha conquistato anche la Maglia Rosa, alla quale da tre anni la nostra azienda ha legato il proprio nome.

 

Il Rosa della tradizione e della sostenibilità

La scelta del Gruppo di promuovere e associare il proprio brand alla Maglia Rosa non è stata casuale, ma nasce dalla condivisione di tutti i valori che la Maglia Rosa esprime e racconta da oltre un secolo: determinazione, dedizione, tecnica, tradizione e innovazione, legame col territorio, rispetto del paesaggio e della terra. In una parola, sostenibilità nel senso più ampio del termine. 

“Il Giro d'Italia è un momento di passione, eccellenza, energia e determinazione. Valori propri anche del Gruppo Enel”

– Francesco Starace, CEO di Enel

La mobilità sostenibile è, infatti, quella che meglio si realizza pedalando: la bicicletta è il mezzo di trasporto sostenibile per definizione, è a zero emissioni, avvicina le persone al territorio e alla natura. Inoltre, il ciclismo è uno sport dove tutti gli elementi di una squadra, leader e gregari, lavorano insieme per raggiungere il traguardo, in una sfida continua contro il tempo e le asperità della strada, in un continuo mettersi in gioco per superare i propri limiti.

E poi c'è la sostenibilità che si fa definendo un nuovo modello di business, quello delineato dal nostro piano strategico, dove obiettivi industriali e ambientali, sociali e di governance si fondono, per produrre energia sviluppando soluzioni tecnologiche sempre più in armonia con l'ambiente, il Pianeta, le comunità e le persone.

Un obiettivo che richiede la collaborazione, l'impegno, la passione e l'energia di tutti.

“Tutte le energie sono importanti per raggiungere l'obiettivo. L'energia non è data dai singoli, ma dal team. Si vince solo se si lavora in squadra, insieme. Anche nel business dell'energia”

– Giulio Fazio, Head of Legal and Corporate Affairs di Enel

 

La “E” che aggiunge sostenibilità al Giro d'Italia

“Quest'anno al Giro d'Italia c'è stato il debutto delle e-Bike, un’eccezionale dimostrazione degli effetti dell'evoluzione tecnologica”, ha spiegato Starace, che alla passerella finale del Giro 101 è intervenuto sia da grande appassionato di ciclismo sia per premiare il vincitore. Oltre alla Maglia Rosa, infatti, quest'anno Enel, attraverso Enel X, ha promosso anche il Giro E: una competizione fra team di ciclisti su bici elettriche che hanno corso tutte le tappe italiane del Giro, partito quest'anno da Gerusalemme, in Israele.

“Il Giro E è una fantastica iniziativa promossa da Enel X, e ci auguriamo di poterlo presto portare nel mondo. È un modo per permettere a tutti di confrontarsi con i propri limiti e fare sport”

– Giulio Fazio, Head of Legal and Corporate Affairs di Enel

Il Giro E ha percorso in tutto 18 tappe da Catania, in Sicilia, a Roma, attraversando il territorio dove la nostra azienda è nata, affonda le radici e dove ha sviluppato e continua a sviluppare innovazione nelle tecnologie energetiche, dalle reti alle rinnovabili, che oggi condivide con 35 Paesi nel mondo.

Un'iniziativa con cui ribadiamo l'impegno della nostra azienda per la mobilità sostenibile, quella a due ruote come quella su quattro delle auto elettriche. Ed è proprio attraversando l'Italia da Nord a Sud, fino alle Isole, che il Gruppo sta lavorando per realizzare una delle più ampie e capillari infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Un modo per rendere sempre più a portata di tutti un modello di trasporto sostenibile e per sviluppare tecnologie all'avanguardia in un settore che rappresenta il futuro della mobilità.

 

L'equilibrio perfetto della Maglia Rosa

Il vincitore del Giro d’Italia 2018, Chris Froome, si è aggiudicato la Maglia Rosa grazie a uno straordinario lavoro di squadra, pianificato e preparato a lungo. Partito tra i favoriti, Froome ha dovuto affrontare e superare momenti difficili, compresa una caduta nella prima tappa che gli è costata un pesante distacco dai rivali in fuga, il connazionale Simon Yates e l'olandese Tom Dumoulin. Poi, in Friuli, la vittoria sullo Zoncolan, la vetta delle Alpi Carniche che impone una delle arrampicate più dure e temute dai ciclisti, e il trionfo da “uomo solo al comando” nella penultima delle scalate alpine fra Italia e Francia, che a molti ha ricordato la storica impresa di quasi 60 anni fa della leggenda del ciclismo Fausto Coppi.

È qui che il britannico ha messo in campo tecnica e gioco di squadra ai massimi livelli. Supportato dal suo team, è partito in fuga per quasi 80 chilometri sul Colle delle Finestre. Le sue gambe hanno cominciato a girare in armonia trovando l'equilibrio perfetto tra forza e ritmo della pedalata: ha spinto su rapporti più agili alzando la frequenza della pedalata. È così riuscito ad accelerare controllando lo sforzo delle gambe, dosando le energie.

Lo stesso equilibrio perfetto su cui corre l'elettricità, alla continua ricerca del compromesso tra potenza e frequenza. L’equilibrio che la nostra azienda cerca di raggiungere sviluppando reti digitalizzate e tecnologie di generazione rinnovabili. Per conquistare una maglia non rosa, ma verde: quella della sostenibilità.