La sostenibilità comincia dai fornitori

La sostenibilità comincia dai fornitori

Lealtà, trasparenza e collaborazione sono i comportamenti su cui Enel impronta i propri processi di acquisto per avere una catena di fornitura resiliente e responsabile che si impegna ad adottare le migliori pratiche in ambito sociale, ambientale, safety e diritti umani.

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Estendere ai fornitori i propri modelli di sostenibilità è per il nostro Gruppo lo sviluppo naturale di un percorso intrapreso al proprio interno e il riconoscimento che la sostenibilità comincia a monte delle nostre attività, cioè appunto dalla catena di fornitura. Non solo. In questo modo, come spiegano Tiziana Ciomei (responsabile della Qualification) e Andrea Laterza (focal point sostenibilità e circular economy nel Global Procurement), si “evitano gli sprechi, si ottimizzano i processi, si studiano innovazioni di prodotto, si riducono i costi, si aumenta la produttività”.

E questo è tanto più vero in una fase, come quella attuale, in cui il processo di acquisto è sempre più integrato con il nostro business: come spiega il nostro Bilancio di sostenibilità, l’attenzione alla catena di fornitura significa anche apertura all’innovazione e valorizzazione delle esperienze e delle competenze. Sono principi in linea con il nostro modello Open Power, cioè apertura verso l’interno e verso l’esterno per selezionare le migliori idee innovative.

“Il processo di acquisto assume sempre più un ruolo centrale nella creazione del valore, grazie a una maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno e con le diverse parti dell’organizzazione aziendale”

Seeding Energies - Bilancio di sostenibilità 2017

Con il suo impegno per una catena di fornitura sostenibile Enel contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile dell’ONU (Sustainable Development Goals – SDG) SDG 12 (consumo e produzione responsabili).
Ambizioso il nostro obiettivo al 2020 che mira alla valutazione del 100% dei fornitori qualificati su aspetti di health and safety, ambientali, di diritti umani o business ethics, per i principali gruppi merceologici.

 

Costruire una catena di fornitura sostenibile

Per Laterza e Ciomei, costruire una catena di fornitura sostenibile comporta la messa in pratica di diverse azioni. Innanzitutto è fondamentale avere una analisi puntuale della catena di fornitura, e per questo occorre effettuare una mappatura dei singoli fornitori e delle relative criticità.

In secondo luogo, dobbiamo essere capaci di chiarire le nostre aspettative trasmettendo ai fornitori i nostri valori e la nostra cultura della sostenibilità, sia con una comunicazione efficace sia con l’esempio che forniamo nelle nostre attività quotidiane.

Bisogna poi verificare che il messaggio sia stato recepito e applicato nel modo giusto. A un primo livello si possono valutare i risultati con questionari e test di autovalutazione; nei casi in cui le risposte evidenzino la necessità di un miglioramento, si passa alla fase di incontri, anche presso le sedi dei fornitori, per chiarire i punti critici e, soprattutto, per sviluppare programmi che migliorino i processi attraverso un maggiore coinvolgimento dei fornitori.

“Enel impronta i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione, al fine di avere una catena di fornitura resiliente e responsabile”

Seeding Energies – Bilancio di sostenibilità 2017

Infine, può essere utile collaborare con altri soggetti appartenenti al nostro stesso settore: definire standard comuni e buone pratiche permette di valutare i fornitori in base agli stessi criteri.

 

Il rispetto dei diritti umani

Per quanto riguarda in particolare la questione dei diritti umani, il Gruppo Enel sostiene in tutti i Paesi in cui opera la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo: un approccio indicato dalle Nazioni Unite che abbiamo recepito adottando una policy completamente dedicata al tema dei diritti umani.

“Con questo impegno formale – spiegano Laterza e Ciomei – Enel si fa esplicitamente promotore del rispetto di questi diritti anche da parte degli appaltatori, fornitori e partner commerciali”, con particolare attenzione ai contesti ad alto rischio o interessati da conflitti".

Le clausole della nostra policy richiedono dunque anche ai fornitori il rispetto, la protezione e la non violazione dei diritti umani in generale, il riconoscimento effettivo del diritto alla contrattazione collettiva e alla libertà sindacale, l’eliminazione di ogni forma di lavoro forzato e di lavoro infantile e l’abolizione di pratiche discriminatorie.

Perciò, già in fase di qualificazione, sottoponiamo ai fornitori un questionario relativo ai diritti umani costruito secondo le indicazioni dei “Guiding Principles on Business and Human Rights” dell’Onu e dei “Children’s Rights and Business Principles” dell’Unicef. In particolare abbiamo introdotto domande specifiche relative alla presenza di politiche e azioni per contrastare lo sfruttamento del lavoro minorile e del lavoro forzato e per accertare il rispetto dei diritti umani presso i rispettivi fornitori e subappaltatori.

 

Circular procurement: innovazione e sostenibilità

L'economia circolare è un modello di business dalle enormi potenzialità, in grado di generare competitività coniugando innovazione e sostenibilità.

Per traghettare l'azienda verso i principi della circular economy, il nostro Gruppo ha integrato sostenibilità e innovazione come pilastri della strategia di crescita e promosso un approccio sistematico alla circular economy come strada da percorrere per continuare a essere competitivi. 

È grazie a questo approccio e al rapporto aperto e inclusivo verso tutti i nostri stakeholder che stiamo realizzando soluzioni concrete di economia circolare.

Per incoraggiare questo cambiamento, nei primi mesi del 2018 Enel ha lanciato il progetto “Circular Economy Initiative for Enel Suppliers Engagement” che vede il coinvolgimento di 30 importanti fornitori a livello globale.

Si parla allora di “circular procurement”, che consiste nel tracciare i materiali in ingresso e in uscita, conoscere in maniera approfondita i flussi in termini di componenti, impatti ambientali e riciclabilità dei prodotti: tutte attività per le quali i fornitori diventano alleati fondamentali.

“In questo modo – secondo Laterza e Ciomei – si innescherà un processo di miglioramento continuo delle performance interne e dei fornitori che porterà alla produzione e distribuzione di beni in maniera sempre più sostenibile”.

Il progetto prevede l’utilizzo di uno strumento web in cui i fornitori dovranno inserire i dati per la determinazione di un indice di circolarità dell’azienda: è la dimostrazione di come la digitalizzazione stia migliorando continuamente l’efficienza e la rapidità dei nostri processi. Lo conferma l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati sulla sostenibilità dei nostri fornitori: in questo modo possiamo monitorare in tempo reale tutta la catena di fornitura, intervenire tempestivamente in caso di criticità, ma anche programmare interventi strutturati e processi più efficienti. Esempi virtuosi della nostra idea di innovability: innovazione e sostenibilità camminano insieme.