La sostenibilità è valore

La sostenibilità è valore

I valori ambientali e sociali rappresentano per le aziende un possibile vantaggio economico. Lo dimostra la strategia di Enel, sia con la forte spinta alle fonti rinnovabili, sia con gli strumenti di finanza sostenibile.

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C’era una volta la scelta tra ragione e sentimento, tra testa e cuore. Oggi non più: la contrapposizione fra profitto da una parte e temi sociali e ambientali dall’altra fa parte di un altro tempo, di un’epoca superata. “What companies are for”, si chiedeva la copertina di The Economist nel numero di fine agosto, sottolineando che l’atteggiamento delle grandi aziende verso il business sta cambiando ed è sempre più evidente come faccia parte del loro purpose contribuire a risolvere i grandi problemi socio-economici connessi allo sviluppo sostenibile.

Uno dei primi a intuirlo fu Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace nel 2007, secondo il quale “investire in un modello di sostenibilità integrato produce rendimenti superiori”. Oggi lo ripetono in tanti. La formula che si può ricavare è “sostenibilità = valore”. Le aziende più attente ai cambiamenti in atto e all’innovazione hanno fatto proprio questo cambio di paradigma nel business. Tra queste in prima fila c’è Enel.

 

La sostenibilità genera crescita economica

L’orientamento alla sostenibilità è un volano per la generazione di valore del nostro Gruppo, e si riflette in flussi di cassa maggiormente prevedibili e in costante crescita, oltre che in minori rischi.

Fra il 2015 e il 2018 la percentuale delle rinnovabili sul totale della capacità installata consolidata del Gruppo è passata dal 41% al 46%. Nello stesso arco di tempo, l’utile netto è cresciuto del 40%, si è assistito al miglioramento del ritorno per gli azionisti (+75%) e all’aumento di capitalizzazione di mercato (+94%). A questo si aggiungono la mitigazione del profilo di rischio di investimento e la riduzione del costo complessivo del debito.

Il Piano strategico del nostro Gruppo ambisce, entro il 2021, a far ulteriormente salire la quota delle rinnovabili sul totale della capacità installata consolidata al 55% e a una crescita dell’utile netto del 37%. In sintesi, risolvere le principali sfide per uno sviluppo sostenibile e tutelare l’ambiente crea valore per il Gruppo.

 

I green bond di Enel

Anche sul versante finanziario Enel svolge un ruolo guida. In questi anni il Gruppo ha collocato sul mercato europeo tre green bond, cioè obbligazioni emesse per finanziare progetti di sviluppo sostenibile: 1,25 miliardi all’inizio del 2017, 1,25 miliardi all’inizio del 2018 e 1 miliardo all’inizio del 2019. In totale 3,5 miliardi di euro.

Ma più ancora della somma complessiva, è significativa un’altra cifra. Per i primi due bond è stato fissato un costo di emissione pari a un bond standard, mentre quello del terzo è inferiore di 10 punti base. È forse la prima volta che un’azienda si presenta sul mercato stabilendo un costo del finanziamento green più basso rispetto a un finanziamento convenzionale. E la domanda non si è ridotta: è un segnale che l’impegno del nostro Gruppo per la sostenibilità viene ripagato.

Il lancio dei bond Enel è stato apprezzato dalla comunità finanziaria, come dimostrato dalle parole di Kyung-Ah Park, Head of Environmental Markets di Goldman Sachs: “Riconosciamo con piacere la leadership che Enel sta acquisendo nell’integrazione della sostenibilità nel proprio core business e nella capacità di valorizzare soluzioni di capital market per finanziare la propria strategia di sostenibilità”.

 

Cosa prevede il nuovo SDG Linked Bond Programme

I green bond sono uno strumento prezioso, ma Enel guarda già oltre. Il 5 settembre abbiamo lanciato l’SDG Linked Bond Programme, che fa riferimento non a singoli progetti green, ma a una strategia interamente sostenibile.

Il programma ha previsto un’emissione obbligazionaria “sostenibile” single-tranche destinata a investitori istituzionali per un totale di 1,4 miliardi di euro (circa 1,5 miliardi di dollari Usa). L’emissione, prima nel suo genere e garantita da Enel, ha ricevuto una partecipazione significativa dei cosiddetti Investitori Socialmente Responsabili (SRI), permettendo al nostro Gruppo di continuare a diversificare la propria base di investitori.

L’SDG Linked Bond Programme riflette l’impegno del nostro Gruppo, primo operatore privato a livello mondiale per capacità installata rinnovabile, a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di “aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale”, come previsto dall’SDG 7.2. In generale il Gruppo si è orientato alla creazione di valore mediante scelte di business che supportano il perseguimento di 4 SDG, che oggi rappresentano più del 90% degli investimenti del Gruppo e genereranno più del 90% dell’EBITDA nel triennio 2019-2021:

  • SDG 7 “Energia accessibile e pulita”, con oltre 11,6 GW di capacità aggiuntiva;
  • SDG 9 “Imprese, innovazione e infrastrutture” con oltre 46,9 milioni di smart meter installati e 5,4 miliardi di euro di investimenti in innovazione e digitalizzazione;
  • SDG 11 “Città e comunità sostenibili” con investimenti in retail e nuovi servizi energetici orientati all’elettrificazione per raggiungere, tra gli altri, 9,9 GW di demand-response e 455.000 punti di ricarica per la mobilità elettrica;
  • SDG 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” per l’impegno nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica ad un livello inferiore a 0,350 kg/kWheq nel 2020 e la completa decarbonizzazione entro il 2050.

La sfida è quella di coinvolgere la comunità finanziaria, invitando gli investitori a integrare i fattori ESG (Environmental, Social, Governance) nelle loro scelte di investimento e le agenzie di rating finanziario a incorporare i fattori di sostenibilità nelle loro metodologie di valutazione, in modo che questi ultimi siano maggiormente rappresentativi del merito di credito delle società, a beneficio degli investitori in strumenti obbligazionari.

 

Una strategia di sostenibilità riconosciuta

L’emissione è avvenuta in coincidenza di un evento di grande rilevanza mondiale, il Climate Action Summit del 23 settembre a New York, al quale parteciperà anche il nostro CEO Francesco Starace. A conferma di una strategia di sostenibilità riconosciuta a livello internazionale, testimoniata anche dall’adesione di Enel come azienda LEAD al Global Compact delle Nazioni Unite, la più importante iniziativa di sostenibilità al mondo a livello di privati. La collaborazione internazionale è essenziale perché nessuno, da solo, può risolvere le grandi sfide dell’umanità, a partire da quella ambientale.