CDA ENEL: DOMANDA DI QUOTAZIONE PER TERNA; OFFERTA VINCOLANTE PER DUE RETI ELETTRICHE IN ROMANIA; DISIMPEGNO DAL SETTORE ACQUA

Roma, 2 marzo 2004 – Il consiglio di amministrazione di Enel, riunitosi oggi sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha confermato l’intenzione di collocare sul mercato circa il 50% del capitale di Terna, autorizzando la presentazione del prospetto informativo a Consob e della domanda di ammissione a quotazione a Borsa Italiana.
Il consiglio si è inoltre espresso favorevolmente in merito all’adeguamento dello statuto di Terna per aderire alle novità introdotte dalla recente riforma del diritto societario nonché alla disciplina prevista per le società quotate, con particolare riferimento all’introduzione di clausole a tutela delle minoranze (voto di lista ecc.). Tali modifiche verranno approvate nel corso dell’Assemblea di Terna programmata per domani 3 marzo.

Terna è la società 100% di Enel proprietaria del 94% della Rete nazionale di energia elettrica ad alta e altissima tensione specializzata nella progettazione, realizzazione, telecontrollo, teleconduzione, esercizio e manutenzione nonché rinnovo e sviluppo dei sistemi di trasmissione dell’energia elettrica. Terna dispone di oltre 38.000 chilometri di linee elettriche di alta ed altissima tensione e di 295 stazioni di trasformazione e smistamento. Nel 2003, Terna ha realizzato ricavi per circa 877 milioni di euro, margine operativo lordo (Ebitda) per circa 595 milioni di euro e un utile netto per circa 123 milioni di euro.

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Il consiglio di amministrazione ha autorizzato la presentazione di un’offerta vincolante per l’acquisizione della maggioranza di due società rumene di distribuzione dell’energia elettrica, Banat e Dobrogea, che servono il 17% dei clienti del paese. La rete della Banat Electrica copre quattro regioni occidentali del paese, compresa l’area di Timisoara, e serve 850 mila clienti (10% del totale). La rete di Dobrogea Electrica copre quattro regioni orientali del paese, compresa l’area di Costanza sul Mar Nero, e serve 590 mila clienti (7% del totale).

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Il consiglio di amministrazione, nel quadro della strategia di focalizzazione sul core business dell’energia elettrica e del gas, ha deliberato il disimpegno progressivo dal settore dell’acqua. Il percorso individuato prevede la vendita a trattativa diretta di Enel Hydro, previo lo scorporo delle attività di progettazione, ingegneria e depurazione delle acque in una nuova società. Tali attività saranno individualmente valorizzate e cedute. Enel Hydro, dopo tale scorporo, rimarrà titolare esclusivamente delle concessioni / partecipazioni nel settore idrico in Calabria, Campania e in provincia di Latina.

Microsoft Word - CdA 2 marzo 2004.doc

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