ENEL: FIRMATO IL CONTRATTO PER L’ACQUISTO DI SLOVENSKE ELEKTRARNE (SE)

* SE dispone di 7.000 megawatt nel cuore dell’Europa; centrali nucleari, a carbone e idroelettriche: oltre l’80% della potenza della Slovacchia, pari a metà di quanto Enel ha dovuto cedere in Italia con le Genco.
* SE ha prodotto nel 2004 circa 26 TWh, più del 60% di quanto producevano le tre Gencos vendute da Enel
* Una delle più grandi acquisizioni italiane all’estero; 840 milioni di euro per il 66% del capitale di SE

Bratislava, 17 febbraio 2005 - Il ministro slovacco dell’Economia Pavol Rusko e l’amministratore delegato di Enel Paolo Scaroni hanno firmato oggi il contratto per l’acquisto da parte di Enel, per 840 milioni di euro, del 66% della società elettrica Slovenské Elektràrne (SE), il maggior produttore di energia elettrica della Slovacchia e il secondo dell’Europa Centro-orientale. Alla cerimonia hanno partecipato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri italiano Gianfranco Fini e il presidente di Enel Piero Gnudi nonché autorità nazionali e locali slovacche.

Piero Gnudi ha così commentato l’evento: “Il Governo slovacco, con il quale abbiamo condotto un’approfondita trattativa, ha dimostrato di preferire Enel rispetto ad altri grandi operatori europei, premiando la nostra proposta di una partnership strategica”. Paolo Scaroni ha inoltre sottolineato: “SE rappresenta una grande opportunità nel mercato della generazione europea. La sua acquisizione, una delle maggiori realizzate in questi ultimi anni all’estero da una società italiana, testimonia la determinazione con cui Enel affronta il processo di espansione sui mercati esteri, con l’obiettivo di creare valore per i propri azionisti. Porteremo in Slovacchia – ha concluso l’amministratore delegato di Enel -  l’esperienza e le professionalità di Enel, una delle maggiori società in campo energetico del mondo”.

Enel presenterà entro la metà dell’anno un piano di investimenti destinato a potenziare e rendere più efficiente e compatibile con l’ambiente il parco centrali di SE, per contribuire alla crescita economica e sociale della Slovacchia e aumentare la redditività della società. Alla firma del contratto, Enel verserà il 20% del prezzo in un deposito vincolato; la quota restante verrà corrisposta all’atto del trasferimento delle azioni, previsto nella seconda  metà dell’anno.

SE attualmente gestisce circa 7.000 MW (l’83% della capacità della Slovacchia), una potenza pari alla più grande delle tre Genco che Enel ha dovuto cedere in Italia per favorire il processo di liberalizzazione. SE dispone di un parco impianti ben bilanciato tra termico, idraulico e nucleare che garantisce una produzione di elettricità a costi molto competitivi.

Le centrali di SE hanno prodotto nel 2004 circa 26 TWh, circa il 60% di quanto producevano le tre Gencos cedute da Enel ai propri concorrenti per favorire la liberalizzazione del mercato italiano.

Nei primi nove mesi del 2004 SE ha registrato un fatturato di 875 milioni di euro, un margine operativo lordo (Ebitda) di 305 milioni di euro ed un debito netto, al 30 Settembre 2004, pari a 1.145 milioni di euro.

La Slovacchia è entrata nella Unione Europea nel maggio 2004 e presenta una situazione macroeconomica favorevole: sono state avviate le principali riforme strutturali, il processo di privatizzazione è ormai consolidato, il Prodotto Interno Lordo cresce al ritmo di circa il 5% all’anno. Il sistema elettrico slovacco è collocato in una posizione strategica nel cuore dell’Europa: un interessante “hub” per la produzione di energia elettrica, ben interconnesso sia con i mercati dell’Europa dell’Est sia con quelli dell’Europa Occidentale.

Con l’acquisizione di SE si rafforza la presenza di Enel nell’Europa Centro-orientale, dove la società è già presente con impianti di generazione in Bulgaria per circa 900 MW e con reti di distribuzione in Romania che servono circa il 20% dei clienti di quel paese.

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