ENEL INTERVIENE AL SUMMIT DELLA CLINTON GLOBAL INITIATIVE

  • Enel partecipa a New York ai lavori della fondazione voluta dall’ex Presidente degli Stati Uniti
  • Ricerca, innovazione e sostegno alle rinnovabili: l’impegno di Enel per uno sviluppo sostenibile


Roma, 21 settembre 2006 – Enel è intervenuta al summit di New York della Clinton Global Initiative, la fondazione “no-partisan” che fa capo a Bill Clinton, ex Presidente degli Stati Uniti, portando come contributo la sua esperienza e il suo impegno nello sviluppo delle fonti rinnovabili nei paesi in via di sviluppo.

La Clinton Global Initiative riunisce ogni anno a New York importanti personalità del mondo politico, economico e scientifico mondiale al fine di dibattere questioni cruciali per lo sviluppo del pianeta e individuare risposte innovative ai grandi problemi dell’umanità.

Nel suo contributo ai lavori del Clinton Global Initiative Enel ha illustrato le attività nel campo delle fonti rinnovabili avviate in America Latina dove già oggi dispone di impianti eolici, geotermici idroelettrici e a biomasse per 220 MW. Una capacità produttiva che la società si è impegnata a triplicare entro i prossimi due anni, in collaborazione con le istituzioni e le aziende locali, sviluppando in particolare la geotermia, un campo nel quale vanta un secolo di esperienza e la leadership globale.
Enel, è una delle aziende leader nel mondo per lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili: entro il 2010 investirà 2,4 miliardi di euro in questo campo di cui 1,1 miliardi di euro all’estero.

In prospettiva, ha sottolineato Massimo Romano, responsabile degli Affari Istituzionali Enel nel suo intervento al summit, la soluzione del problema di come poter disporre di energia elettrica abbondante, a prezzi competitivi e nel pieno rispetto dell’ambiente viene dalla ricerca e dall’innovazione che si è posta l’ambizioso traguardo della centrale “zero emissioni” entro il 2020. Anche su questo fronte, Enel è tra le aziende più attive a livello nazionale ed europeo con 80 milioni di euro l’anno di investimenti, 500 ricercatori impegnati in 3 centri e 4 stazioni di sperimentazione, accordi di collaborazione con le principali università italiane e internazionali.

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