VANESSA BEECROFT ALLA FESTA DEL CINEMA PREMIA IL DOCUMENTARIO SOCIALE CON ENEL CUORE

Alla Festa del Cinema di Roma arriva Vanessa Beecroft. L’artista, impegnata nella denuncia della drammatica situazione in Sudan, insieme a Don Ciotti e al Prof. Bollea, designerà il vincitore del Premio Enel Cuore al miglior Documentario Sociale. Vanessa Beecroft incontrerà il pubblico alla Casa del Cinema il 25 ottobre, in occasione della proiezione di "VB.61 Still Death! Darfur Still Deaf?": la performance sul genocidio in atto nella regione del Darfur presentata quest’anno alla Biennale di Venezia.

Roma, 22 ottobre 2007 – Vanessa Beecroft sarà alla Festa del Cinema di Roma. L’artista di fama internazionale, nota per le sue performances innovative e per l’approccio non convenzionale alla creazione di immagini e comunicazione, inaugura il Premio Enel Cuore al documentario sociale.  Un riconoscimento voluto dalla onlus di Enel, per promuovere la divulgazione del documentario sociale, con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico su tematiche spesso dimenticate, marginali alla vita quotidiana, o addirittura non conosciute perchè lontane o perchè mai raccontate.

Un premio al cinema sociale, al documentario in concorso nella sezione "Extra" che meglio racconta storie di vita e di territori attraversati dal disagio, dalla guerra, dalle catastrofi ambientali, dalla sofferenza. Il vincitore, grazie a Enel Cuore Onlus, riceverà un contributo di 30.000 per la distribuzione del film. Un riconoscimento concreto e tangibile, che vuole valorizzare il potenziale divulgativo del documentario e la sensibilità di chi racconta senza filtri la realtà di chi vive in condizioni svantaggiate.

A decretare il vincitore una giuria d’eccezione: accanto a Vanessa BeecroftDon Luigi Ciotti, fondatore del "Gruppo Abele" e dell’Associazione "Libera" e Giovanni Bollea, padre della neuropsichiatria in Italia da sempre in prima linea nella tutela dei diritti dei bambini. In occasione della premiazione, madrina dell’evento sarà l’attrice Jasmine Trinca, la quale consegnerà al vincitore uno scatto donato da Francesco Zizola, uno dei più grandi fotoreporter contemporanei.

Oltre al premio, Enel Cuore promuove un incontro dedicato al rapporto tra chi racconta temi sociali e chi li vive in prima linea: "Ai margini" Conversazione sul cinema sociale. In collaborazione con Fondazione Cinema per Roma e il Forum del Terzo Settore, il 25 ottobre alle ore 19.00, Vanessa Beecroft, Mario Balsamo e Guido Chiesa incontreranno alla Casa del Cinema operatori delle associazioni e volontari (ingresso su prenotazione: Enelcuore.onlus@enel.it). A seguito dell’incontro, alle ore 21.45, in prima assoluta a Roma, il video della performance di Vanessa Beecroft sul genocidio in atto nella regione del Darfur, presentata alla Biennale di Venezia, "VB.61 Still Death! Darfur Still Deaf?" (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).

 

Biografia - Vanessa Beecroft è nata a Genova nel 1969, attualmente vive e lavora a Los Angeles. Nota per le sue performances innovative e per l’approccio non convenzionale alla creazione di immagini e comunicazione, dal 1993 i suoi lavori sono stati ospitati in sedi italiane ed internazionali tra cui: Gana Art Gallery, Seoul, Korea (2007); The National Gallery, London, UK (2006); Espace Louis Vuitton, Paris, France (2006); Neue Nationalgalerie, Berlin, Germany (2005); Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld, Germany (2004); TWA Terminal Five, JFK Airport, New York, USA (2004); Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Torin, Italy (2003); Bienal de Sao Paulo, Sao Paulo, Brazil (2002); Peggy Guggenheim Collection, Venice, Italy (2001); Palazzo Ducale, Genova, Italy (2001).


Il lavoro sul Darfur - Nel settembre del 2006 ha presentato nella Galleria Lia Rumma di Milano il progetto VB South Sudan. Durante la vernice della Biennale di Venezia del 2007 ha avuto luogo alla Pescheria di Rialto la performance  VB 61 STILL DEATH! DARFUR STILL DEAF?

L’artista descrive in questo modo la sua ultima performance: “Trenta donne sudanesi sono stese a terra sopra una tela bianca. Sono posate a faccia in giù, come corpi morti, ammassate una sull'altra. I loro occhi sono chiusi e i loro corpi immobili. Non c'è dialogo o suono. Il colore della pelle delle donne è scurito da trucco nero. Una larga pennellata orizzontale di pittura rossa percorre la tela e i corpi delle donne, evocando una performance pittorica dell'Azionismo Viennese (1960-1971). La pennellata percorre la tela e schizza al suolo. L'evento mima le dimostrazioni degli anni '70 di operai e studenti contro il governo e i capitalisti. La tela agisce sia come palcoscenico della performance sia come pittura. Diventa rappresentazione dei violenti massacri in corso in Africa, in particolare il genocidio in atto nella regione del Darfur, in Sudan. L'immagine cruda della performance presenta dal vivo ciò che è mostrato quotidianamente dalla tv ad un pubblico desensibilizzato. Enfatizza la necessità di capire la realtà, oltre lo spettacolo televisivo, e di comprendere il ruolo che l'occidente gioca in esso al di là del sensazionalismo della morte e della confusione della guerra”.


Enel Cuore Onlus
Enel Cuore è la onlus di Enel. Dà vita a iniziative di solidarietà concrete che manifestano urgenza e gravità, a favore di bambini e adolescenti, anziani, persone malate e disabili. Promuove interventi mirati, misurabili e duraturi nel tempo, in Italia e all'estero. In questi primi tre anni, l'Associazione ha sostenuto più di cento iniziative. Al centro dell'attività di Enel Cuore c'è la persona, la  famiglia, ci sono i bisogni della comunità nelle aree essenziali della salute e del welfare, tra cui: l’accoglienza in ospedale, l’assistenza domiciliare, le patologie complesse, lo sport e la socializzazione. La onlus interviene anche all’estero accanto alle organizzazioni internazionali che operano nei territori colpiti da povertà, guerre e calamità naturali.

Microsoft Word - Enel Cuore - Beecroft.doc

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