- Fulvio Conti, Giancarlo Galan, Massimo Cacciari, Davide Zoggia e Antonio Favrin posano la prima pietra del nuovo impianto: produrrà energia pulita pari al fabbisogno annuale di 20.000 famiglie, evitando emissioni di CO2 per oltre 17.000 tonnellate allanno.
- Linvestimento è di circa 47 milioni di euro: fa parte del Progetto ambiente e innovazione di Enel che prevede investimenti in nuove rinnovabili e in tecnologie amiche dellambiente per 7,4 miliardi di euro entro il 2012.
Venezia, 8 aprile 2008 - Lamministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti, il Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il Presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia, e il Presidente dellUnindustria di Venezia Antonio Favrin hanno inaugurato oggi il cantiere per la costruzione di una innovativa centrale a ciclo combinato alimentata a idrogeno.
Il cantiere realizzerà una centrale della potenza di 12 MW, più 4 MW derivanti dalluso nellimpianto a carbone esistente dei gas caldi prodotti dalla turbina alimentata a idrogeno, con un rendimento elettrico complessivo pari al 43%. Comporterà un investimento di 47 milioni di euro; lentrata in esercizio è prevista per il 2009. Lenergia prodotta, pari a circa 60 milioni di chilowattora lanno, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie, evitando lemissione in atmosfera di oltre 17.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2).
E il primo impianto al mondo di questo tipo: sorgerà nellarea della centrale Enel Andrea Palladio di Fusina, adiacente al Petrolchimico di Porto Marghera (Venezia) dal quale riceverà lidrogeno generato come by-product del ciclo produttivo. Limpianto sperimentale ad altissima efficienza si colloca nellambito dei progetti di Hydrogen Park, il Consorzio nato nel 2003 su iniziativa dellUnione Industriali di Venezia, con il sostegno della Regione Veneto e del Ministero dellAmbiente per circa 4 milioni di euro, allo scopo di promuovere nellarea di Porta Marghera lo sviluppo e le applicazioni delle tecnologie dellidrogeno nel settore del trasporto e della generazione. In futuro, lidrogeno necessario ad alimentare limpianto potrà essere ottenuto anche dalla gassificazione del carbone associata alla cattura della CO2.
La centrale di Fusina ha ricordato Fulvio Conti- è la più adatta a ospitare questa prima mondiale: ha, infatti, una lunga tradizione di ricerca e innovazione attenta allambiente, grazie alle capacità tecnologiche di Enel e al sostegno delle istituzioni locali e regionali. Il nuovo impianto, che pone Enel e lItalia allavanguardia nellinnovazione tecnologica per uno sviluppo compatibile, fa parte del Progetto Ambiente e Innovazione che prevede 7,4 miliardi di euro di investimenti entro il 2012. Un impegno che testimonia la determinazione di Enel a vincere la sfida di produrre energia elettrica in abbondanza, a costi competitivi, nel rispetto dellambiente.
Proprio a Fusina, infatti, per la prima volta in Italia, sono stati adottati fin dal 1997 desolforatori e denitrificatori; dal 1999, i filtri a manica per labbattimento delle polveri; dallanno scorso, nuovi sistemi di ambientalizzazione. Inoltre, Fusina è allavanguardia nellaffrontare uno dei più gravi problemi del nostro paese: lo smaltimento dei rifiuti.
Dopo unampia sperimentazione, concordata con Regione Veneto, Provincia e Comune di Venezia, oggi la centrale è in grado di utilizzare in piena sicurezza 35.000 tonnellate di CDR, combustibile derivato dalla raccolta differenziata e dal trattamento dei rifiuti solidi urbani. E lequivalente dei rifiuti prodotti da 150.000 persone: usando al posto del carbone il CDR per alimentare le caldaie della centrale, ne viene recuperato il contenuto energetico ed evitata la messa in discarica, risparmiando emissioni di CO2 pari a oltre 27.000 tonnellate allanno. Nel corso del 2008, Enel, in accordo con Veritas/Ecoprogetto, punta ad ottenere lautorizzazione ambientale a raddoppiare il quantitativo di CDR utilizzato a Fusina.