- Hanno partecipato alla cerimonia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, i top manager di Enel, guidati dal Presidente Piero Gnudi e dallAD Fulvio Conti, e autorità politiche e religiose regionali e locali.
- E la centrale più avanzata al mondo nella sua categoria: tutte le emissioni saranno abbattute fino all88%. Anche la CO2 ridotta del 18%.
Civitavecchia, 30 luglio 2008 Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha partecipato oggi alla cerimonia per lavvio del primo dei tre gruppi della centrale Enel di Civitavecchia, dopo aver visitato limpianto. Con il Ministro, hanno presenziato allevento, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, i top manager dellEnel, guidati dal Presidente Piero Gnudi e dallAmministratore Delegato Fulvio Conti, e numerose autorità politiche e religiose regionali e locali.
"La centrale di Torrevaldaliga Nord ha dichiarato Fulvio Conti - dà un contributo importante alla diversificazione del mix energetico nazionale e alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla riduzione delle emissioni e al rafforzamento della competitività del sistema elettrico nazionale, in sintonia con la politica energetica europea".
La centrale così rinnovata sarà in grado di soddisfare il 50% del fabbisogno di energia elettrica del Lazio pari a circa il 4% dei consumi nazionali. Grazie alle tecnologie utilizzate, le più avanzate oggi disponibili, limpianto, pienamente operativo nel 2009, avrà il miglior rendimento della sua categoria e ridurrà in modo notevole limpatto ambientale. Rispetto al precedente impianto a olio combustibile, tutte le emissioni saranno fortemente ridotte - del 61% quelle di ossidi di azoto, dell88% quelle di polveri e di anidride solforosa - e saranno in questo modo inferiori del 50% rispetto ai limiti posti a tutela dalla salute e dellambiente dalle stringenti norme europee. I sistemi di trasporto e di movimentazione del carbone, inoltre, sono completamente sigillati: il combustibile non entra mai in contatto con l'aria. L'investimento complessivo è di circa 2 miliardi di euro. Nella realizzazione dellopera sono state impiegate 3.500 persone (più 450 tecnici Enel) per 15 milioni di ore lavorate (saranno 20 milioni a opera completata), di oltre 200 ditte delle quali 70 locali.
Limpianto con una capacità totale di 1.980 MW è composto da 3 gruppi, uno in meno del vecchio impianto. Tale riduzione di taglia comporterà un abbattimento del 18% anche delle emissioni di anidride carbonica (CO2).
Enel è inoltre impegnata sul fronte della cattura e sequestro della CO2 con alcuni progetti davanguardia. Considerati dalla Commissione Europea tra i più interessanti in questo filone, questi progetti hanno per obiettivo la generazione di energia elettrica da fonti fossili con emissioni zero: con le tecnologie di cattura e sequestro della CO2, i fumi saranno infatti catturati alla ciminiera ed immagazzinati in sicurezza in acquiferi profondi o giacimenti esausti di metano o di petrolio.