Venezia, 14 agosto 2009 Doppio traguardo per la centrale a idrogeno realizzata da Enel a Venezia. A distanza di pochi giorni dallentrata in servizio della nuova conduttura di trasporto dellidrogeno fornito da Polimeri Europa (Eni), infatti, è stato avviato con successo il funzionamento 100% a idrogeno dellimpianto.
I cittadini del veneziano sono stati i primi al mondo a ricevere energia prodotta dal più grande impianto a zero emissioni di taglia industriale: la centrale Enel di Fusina, alimentata interamente ad idrogeno.
Dopo linaugurazione del cantiere, avvenuta nellaprile 2008, i lavori infrastrutturali e tecnologici sono proceduti secondo i programmi: già nella primavera di questanno sono stati effettuati i primi test di funzionamento della turbina utilizzando gas metano, per arrivare allalimentazione integrale ad idrogeno, oggi disponibile grazie al completamento della apposita conduttura.
La prima immissione in rete dellenergia prodotta e il corretto funzionamento dellimpianto rappresenta un ottimo risultato tecnologico, se si considera che mai era stato testato un impianto di questo tipo e che anche il combustore utilizzato è un modello esclusivo, sviluppato specificatamente per questo progetto dalla Ricerca di Enel in collaborazione con General Electric Oil & Gas - Nuovo Pignone.
La centrale a idrogeno di Fusina ha una potenza di 12 MW ai quali se ne aggiungono altri 4 MW generati dalluso, nellimpianto a carbone esistente, dei gas caldi prodotti dalla turbina alimentata a idrogeno. Lenergia prodotta, pari a circa 60 milioni di chilowattora lanno, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie, evitando lemissione in atmosfera di oltre 17.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2). Lidrogeno che alimenta la centrale Enel è prodotto dal cracker di Polimeri Europa (Eni), che lo utilizza per alimentare i propri impianti, in base a un contratto siglato nel 2008.
Il primo impianto al mondo di questo tipo è stato localizzato nellarea della centrale Enel Andrea Palladio di Fusina, vista la disponibilità nellarea di idrogeno, generato come by-product di alcuni cicli produttivi presenti nelladiacente Petrolchimico di Porto Marghera (Venezia).
Limpianto si colloca nellambito dei progetti di Hydrogen Park, il Consorzio nato nel 2003 su iniziativa dellUnione Industriali di Venezia, con il sostegno della Regione Veneto e del Ministero dellAmbiente per circa 4 milioni di euro, allo scopo di promuovere nellarea di Porto Marghera lo sviluppo e le applicazioni delle tecnologie dellidrogeno nel settore del trasporto e della generazione.
La centrale Andrea Palladio è simbolo dellimpegno e della determinazione di Enel a vincere la sfida di produrre energia elettrica in abbondanza, a costi competitivi, nel rispetto dellambiente. Limpianto di Fusina, oltre che per la centrale a idrogeno, si distingue, infatti, per la totale ambientalizzazione del proprio ciclo produttivo e per lutilizzo, in piena sicurezza di 70.000 tonnellate annue di CDR, combustibile derivato dalla raccolta differenziata e dal trattamento dei rifiuti solidi urbani. Si tratta dellequivalente dei rifiuti prodotti da 300.000 persone e, usato al posto del carbone per alimentare le caldaie della centrale, consente di recuperarne il contenuto energetico dei rifiuti evitando al contempo la messa in discarica.