Con 5 MW di potenza aggiuntiva, limpianto consentirà 37 GWh/anno di maggior produzione, con 17mila tonnellate annue di CO2 evitate
Roma, 13 novembre 2014 Enel Green Power ha avviato il cantiere, presso la centrale geotermica Cornia 2 nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, in Toscana, per la realizzazione del primo impianto al mondo che utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico con lobiettivo di incrementare lefficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico.
Allimpianto geotermico esistente verrà affiancata una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di filiera corta, di origine forestale prodotte in un raggio di 70 km calcolato in linea daria dalla collocazione dellimpianto: grazie alla biomassa il vapore in ingresso alla centrale sarà surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160° a una di 370 380°, cosicché aumenterà la potenza netta per la produzione di elettricità sia per la maggiore entalpia del vapore sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione.
Si tratta di uninnovazione tecnologica di grande valore perché è a impatto ambientale vicino allo zero, andando ad integrare un insediamento industriale già esistente, mantiene la totale rinnovabilità della risorsa e del ciclo e anzi coniuga due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale.
Nel caso specifico, la potenza aggiuntiva sarà di 5 MW per un impianto che attualmente ha una potenza installata di 13 MW e che potrà incrementare la producibilità di circa 37 GWh/anno: linvestimento di Enel Green Power è di oltre 15 milioni di euro e i lavori di cantiere si concluderanno entro la prima metà del 2015.
Complessivamente, loperazione consentirà un risparmio ulteriore di CO2 pari a 17.000 tonnellate annue. Molto importante anche la ricaduta occupazionale che, tra gestione diretta e indiretta per il reperimento della risorsa nel processo di filiera corta, conterà dai 35 ai 40 addetti.
Altri benefici potranno derivare dalluso efficiente dei sottoprodotti agricoli e agroindustriali, dalla manutenzione ottimale del patrimonio forestale con conseguente prevenzione del rischio idrogeologico, dallo sviluppo sostenibile delle colture energetiche e dalla significativa disponibilità di calore di tipo coogenerativo.
La Toscana, grazie alla sua esperienza ormai centenaria nella geotermia, si trova già nel futuro ha sottolineato lamministratore delegato di Enel Green Power Francesco Venturini Le tecnologie ibride sono la nuova frontiera delle rinnovabili per ottimizzare i risultati e questo impianto, che integra in maniera innovativa biomassa e geotermia, rappresenta un modello replicabile per aprire nuovi scenari di sviluppo energetico, economico e occupazionale per il territorio.
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