Big Data: quando l'energia diventa “data driven”. Smart City, mobilità elettrica, servizi ai clienti

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“Datemi una leva e vi solleverò il mondo” diceva Archimede nel III secolo avanti Cristo. Oggi lo scienziato e inventore di Siracusa forse direbbe “Datemi i Big Data e ve lo cambierò”. Perché, nell'epoca della tecnologia applicata a sempre più aspetti della vita, le informazioni a disposizione sono sempre crescenti e rappresentano un patrimonio di conoscenza che, per chi le sa interpretare e gestire, può trasformarsi in nuove opportunità di innovazione, business e sviluppo.

Per il Gruppo Enel i Big Data sono già da alcuni anni al centro di progetti pilota lungo tutta la filiera, dalla produzione sino al consumo, per trasformare le informazioni che arrivano da centrali, reti e clienti in una leva di miglioramento del lavoro quotidiano dell'azienda. La funzione Global ICT di Enel sta sviluppando progetti differenti per i vari ambiti di attività:

  • Nella produzione di energia, in collaborazione con università e società di IT, ha in corso progetti pilota per realizzare sistemi predittivi attraverso l'analisi dei dati raccolti con sensori incorporati negli impianti eolici;
  • Nell'ambito della distribuzione ha iniziato ad analizzare in modo puntuale il fenomeno delle cosiddette perdite non tecniche, cioè quei comportamenti anomali nel consumo di elettricità che spesso nascondono tentativi di truffa;
  • Nel rapporto con i consumatori, grazie a strumenti di web analytics e social listening, di tecniche per l'ascolto del parlato e di analisi semantica, ha avviato progetti per aumentare la capacità di comprensione di esigenze e opinioni dei clienti che entrano in rapporto con l'azienda tramite web, social media o call center.

Smart City, trasporti sostenibili e infrastrutture energetiche sono tra i settori che più di altri stanno registrando ingenti investimenti di Ict per l'utilizzo dei Big Data. A rilevarlo è un recente studio di Frost&Sullivan dal quale emerge che proprio le città intelligenti rappresentano un territorio ideale per questa nuova frontiera che sta trasformando anche le utility dell'energia in aziende “data driven”. L'integrazione che le smart city realizzano tra settori diversi (basti pensare ai progetti di illuminazione a LED correlate con la viabilità urbana) e il naturale rapporto tra fornitori di servizi e consumatori stanno infatti portando le città intelligenti ad essere incubatrici di nuove fonti e tipi di dati, tecnologie abilitanti - esempio sono il contatore elettronico e i sistemi di telegestione - e modi evoluti di utilizzare i Big Data.