La guida allo sviluppo sostenibile

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Il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite potrebbe dare una spinta all’economia globale generando un valore di mercato di circa 12 trilioni di dollari USA l’anno, da oggi al 2030, con la conseguente creazione di 380 milioni di posti di lavoro.

È questo uno dei dati elaborati dalla Business & Sustainable Development Commission e riportato nella ‘CEO Guide to the SDGs’ presentata nell’ambito del Liaison Delegate Meeting 2017 del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), il network che riunisce 200 imprese nel mondo impegnate a promuovere modelli di sviluppo sostenibile, in programma dal 27 al 30 marzo.

La guida mette a fuoco le opportunità di business che le aziende possono cogliere integrando nelle proprie strategie industriali il raggiungimento degli SDGs, ponendo in particolare l’accento su quattro settori economici, tra i quali Energy and materials (Energia e risorse), con un potenziale stimato in 4,3 trilioni di dollari USA l’anno al 2030, e Cities and urban mobility, con un potenziale di 3,7 trilioni.

Al meeting di Montreux ha preso parte anche la nostra azienda (tra le grandi utility che aderiscono al WBCSD), con la partecipazione di Andrea Valcalda, Head of Sustainability di Enel, invitato come speaker al workshop di presentazione della “CEO Guide to SDGs”.

“Abbiamo illustrato come già nel settembre 2015, al momento del lancio degli SDGs, Enel aveva individuato come prioritari quattro degli obiettivi di sviluppo sostenibile, prendendo un impegno formale con obiettivi quantitativi. Questa visione è nel frattempo maturata grazie a un continuo lavoro di allineamento rispetto al business, al punto che nel novembre scorso, quando abbiamo presentato alla comunità finanziaria il piano 2017-2019, il nostro impegno sugli SDGs figurava tra le linee strategiche di riferimento. Coerentemente, l’avanzamento rispetto agli impegni sono stati comunicati insieme ai risultati economici e finanziari del consuntivo del 2016. Una dimostrazione chiara di come gli SDG siano ormai integrati nella strategia industriale di Enel”.

Gli SDGs, ha osservato Valcalda, rappresentano infatti “una grande opportunità: un faro per orientare il futuro sviluppo di Enel e una piattaforma per le crescita”.

L’esempio più evidente per una utility è quello del SDG 7, dedicato all’accesso all’energia: lavorare per superare l’energy divide fornendo energia sicura, sostenibile e a prezzi equi, rappresenta una chiara opportunità di sviluppo, “nella misura in cui – ha sottolineato il manager Enel – siamo in grado di adattare il nostro modello di business, sviluppando soluzioni innovative”. Analogo ragionamento vale per gli SDG 4 e 8, dedicati all’accesso all’educazione e alla crescita economica delle comunità. “Sostenere lo sviluppo socio-economico delle comunità in cui operiamo è un fattore competitivo, perché vuol dire farle crescere insieme ai nostri assets, riducendo i rischi in tutte le fasi della value chain, per cogliere opportunità di creazione di valore condiviso”.

Nell’ambito del Liaison Delegate Meeting 2017, l’Head of Sustainability di Enel ha partecipato inoltre a un incontro tecnico dedicato al mondo delle utility, portando l’esperienza pioneristica di Enel nella “certificazione” del percorso di decarbonizzazione attraverso la metodologia degli Science Based Targets.