Italia, America Latina e un modello per le città del futuro

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Insieme per una crescita sostenibile. Questo il tema scelto per la nona edizione della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi (10 ottobre), l’appuntamento organizzato dal Ministero degli Affari Esteri che ogni due anni rinsalda la partnership tra il nostro Paese e il continente latinoamericano.

In America Latina lavorano oltre 3500 imprese italiane che registrano un fatturato annuo di 54 miliardi di dollari (a fronte dei 38 in Asia). L’interscambio commerciale con la regione è di 23 miliardi di euro l’anno. Come ha ricordato in apertura il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, la leadership del nostro Paese nel mercato energetico e la rilevante presenza nei settori automobilistico, edilizio e manifatturiero rendono speciale e strategica la nostra relazione con quell’area del mondo. Una partnership chiamata ora a sfide “ancora più complesse”, innanzitutto quella della sostenibilità ambientale e sociale, tema che sarà al centro della prossima Conferenza mondiale sul clima COP25 che si terrà proprio in America Latina, a Santiago del Cile, in dicembre, come ha ricordato alla Farnesina Fatih Birol, direttore esecutivo dell’International Energy Agency.

Alle delegazioni nazionali di 38 Paesi Di Maio ha ricordato che, in particolare sulle energie rinnovabili, “l’Italia è certamente un player importante dal punto di vista del know how e dello sviluppo tecnologico”, mentre grazie “alla digitalizzazione dell’economia si possono risparmiare molti errori che hanno reso il nostro sviluppo meno sostenibile, per esempio dal punto di vista ambientale”. Tra Italia e America Latina il ministro ha dunque auspicato “alleanze win-win” su alcuni grandi temi come la lotta al cambiamento climatico, la sfida delle rinnovabili e l’innovazione tecnologica.

Alleanze che il nostro Gruppo sta già realizzando. Alla Conferenza Ernesto Ciorra, Head of Innovability di Enel, ha raccontato i progetti di sostenibilità che stiamo sviluppando in America Latina guardando alle città circolari del futuro. Dalle flotte di bus elettrici che abbiamo introdotto in Cile e ora in Perù ai terminal di ricarica per e-bus in Colombia, fino al progetto molto innovativo Vila Olímpia-Urban Futurability che abbiamo presentato pochi giorni fa a San Paolo, in Brasile, dove un Network Digital Twin replicherà fedelmente l’infrastruttura elettrica locale, primo “gemello digitale” sviluppato in America del Sud. Esempi concreti di innovability, innovazione sposata alla sostenibilità.

“Pier Paolo Pasolini diceva che la differenza fra crescita e progresso è che il secondo include anche crescita sociale, qualità della vita e cultura. Noi condividiamo questa visione e siamo convinti che le città saranno sempre più centrali per il progresso della società” ha aggiunto Ciorra annunciando la nuova edizione del position paper di Enel dedicato alle città circolari, dal titolo “Città circolari. Città di domani”.

Il mondo sta vivendo la più grande ondata di urbanizzazione della storia, un processo già in atto in America Latina e in Asia e che si intensificherà negli anni. Garantire esigenze essenziali come l’accesso all’energia per una popolazione in costante aumento coniugandole con una maggiore inclusione sociale e una riduzione delle emissioni è la sfida del futuro. Di qui il modello delle città circolari. Secondo Luca Meini, Head of Circular Economy di Enel e curatore del paper, “la circular city è un modello in cui gli obiettivi finali sono competitività, sostenibilità ambientale e inclusione sociale, dove l’economia circolare rappresenta l’approccio da implementare per raggiungerli e dove la tecnologia e l’innovazione sono abilitatori fondamentali”.

Scarica qui il position paper “Città circolari. Città di domani”.

Puoi scaricare qui il position paper Enel del 2018.