Virtual Reality, la palestra della sicurezza

Virtual Reality, la palestra della sicurezza

Realtà virtuale per la sicurezza, Enel e la Scuola Superiore Sant’Anna  sviluppano simulatore 3D per il training degli operatori delle Centrali

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Dal gioco all’addestramento. Dalla teoria all’esperienza vissuta. Uno strumento che permetterà di migliorare la formazione dei tecnici che ogni giorno effettuano operazioni e interventi di manutenzione all’interno di strutture sofisticate, come le centrali elettriche di Enel.

È questo il risultato di un progetto innovativo che abbiamo sviluppato in collaborazione con l’Istituto TeCIP (Tecnologie dell'Informazione, Comunicazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, uno centri accademici di eccellenza in Italia, e VR MEdia, spin-off dell’ateneo.

 

Vivere il rischio, per evitarlo

Applicare le tecnologie di realtà virtuale per alzare l’asticella della sicurezza è un esempio di come la digitalizzazione può entrare anche in una funzione centrale come quella dell’Health and Safety. Il simulatore 3D offre un’esperienza totalmente immersiva: indossando visore, cuffie e utilizzando dei joystick le persone hanno la percezione reale di muoversi in un ambiente che riproduce quello di una centrale, di toccare oggetti e strumenti operativi, di percepire rumori e suoni. Il personale immerso nello spazio virtuale è chiamato ad applicare procedure e a svolgere una serie di operazioni, scegliendo le attrezzature e gli strumenti adeguati, e vivendo realmente l’esperienza di un intervento di manutenzione, incluse le possibile conseguenze di un errore: come prendere la scossa elettrica operando vicino a un cassetto di bassa tensione.

“Vivere scenari di training in un ambiente virtuale rappresenta un’esperienza con un forte impatto emozionale, anche grazie alla possibilità di simulare ciò che potrebbe accadere in condizioni di emergenza e di maggiore complessità. È sul ricordo di questa esperienza realistica che riconosciamo il valore del progetto”

Cristiana La Marca, responsabile Innovation Global thermal generation di Enel

 

Sicurezza e Open innovation

Sulla base delle casistiche degli errori più ricorrenti che si verificano nella manutenzione degli impianti di generazione saranno sviluppate diverse applicazioni del simulatore 3D. Questo consentirà di addestrare in ambiente sicuro sia i tecnici più esperti che svolgono operazioni di routine sia quelli che per la prima volta effettuano operazioni complesse, come quelle svolte in ambienti confinati o su componenti delicati, per esempio valvole o caldaie.

La tecnologia che abbiamo messo a punto con i ricercatori del Sant’Anna e con VR Media, si basa su una piattaforma aperta. Le casistiche di utilizzo e gli scenari di sviluppo sono dunque utilizzabili anche da altri operatori e, grazie alla flessibilità dello strumento, sarà possibile sviluppare nuovi ambienti, scenari e funzionalità, rendendo i processi di formazione più stimolanti ed efficaci. Il sistema potrà inoltre essere esteso anche ad altri settore del business di Enel. Un esempio concreto di cosa significa per il nostro Gruppo Open Innovation.

“​La collaborazione tra la Scuola Sant’Anna ed Enel”, spiega Franco Tecchia ricercatore dell'Istituto TeCIP , “ci ha permesso di coniugare in maniera efficace la conoscenza derivata da anni di ricerca sugli aspetti scientifici e tecnologici della Realtà Virtuale con la vastissima esperienza di Enel”.

“Un rapporto virtuoso, con un continuo scambio di informazioni, dati e suggerimenti. Una combinazione di expertise e risultati tangibili che ha implicazioni vastissime”

Franco Tecchia, ricercatore dell'Istituto TeCIP, Scuola Superiore Sant’Anna

 

Visioni dal basso

L’idea di utilizzare la realtà virtuale per l’addestramento e per aumentare la sicurezza è nata dentro la nostra azienda, da un’intuizione di una giovane della funzione Health and Safety Holding. Condividendo l’idea su un canale online interno dedicato all’innovazione, è stato poi creato un team trasversale che ha messo insieme competenze di diversi unità e funzioni di Enel (Innovazione e Health and Safety di Global Thermal Generation, Global ICT, Health and Safety Holding), e i ricercatori del Sant’Anna di Pisa.

Allo sviluppo hanno contribuito anche i tecnici operativi in due impianti termoelettrici italiani (Montalto di Castro e La Spezia), che hanno consentito lo sviluppo di scenari virtuali coerenti con la realtà lavorativa.