Formula E, ritorno al futuro

Formula E, ritorno al futuro

Il campionato ABB FIA Formula E delle monoposto elettriche ha debuttato a Roma, nel quartiere dell’Eur, in un gran premio speciale, diverso dagli altri. Grazie a Enel, che sarà Official Smart Charging Partner e Official Power Partner del campionato per i prossimi cinque anni

Quando si cominciò a progettarlo intorno alla metà degli anni ‘30, il quartiere dell’Eur doveva essere il prototipo della città del futuro. Le sue architetture razionaliste, pensate per accogliere l’Esposizione Universale del 1942, avrebbero mostrato al mondo il nuovo volto di Roma. Invece scoppiò la guerra, l’esposizione non ebbe mai luogo e la costruzione dell’Eur si interruppe fino agli anni ‘50, quando riprese alimentata dal boom economico in previsione dei giochi olimpici che la capitale ospitò nel 1960. L’Italia era rinata.

In quella città del futuro, però, il futuro è arrivato davvero soltanto lo scorso 14 aprile, quando le sue strade un po’ metafisiche si sono trasformate per un giorno nel circuito dove si è corso il gran premio del campionato ABB FIA Formula E, il settimo della stagione e il primo in assoluto in Italia. Gran premio vinto, per la cronaca, dall’inglese Sam Bird su DS Virgin Racing.

Era il futuro della mobilità elettrica, incarnato dalle linee sinuose dei bolidi, più aeronautiche che automobilistiche, dal loro sibilo di jet, dalla potenza che sprigionava dal motore e graffiava l’asfalto con le scie dei pneumatici arroventati. Ossia, in una certa misura, il futuro di tutti noi, un’anteprima ad alta tensione e molto convincente – oltre lo spettacolo, è questo il messaggio della Formula E – del modo in cui presto ci muoveremo: veloci, silenziosi, puliti. Il che pare quanto mai appropriato per una città come Roma, che l’attore italiano Alberto Sordi definì “un salotto da attraversare in punta di piedi”.

Un futuro che in molti Paesi è già il presente e in molti altri sta dilagando con la rapidità di tutte le rivoluzioni tecnologiche: basti l’esempio del Giappone, dove il numero di colonnine di ricarica per le auto elettriche (oltre 40mila in tutto il territorio nazionale) ha superato quello dei distributori di carburante (35mila).

 

Enel rinnova la partnership

Ma ciò che gli oltre 30mila spettatori di Roma hanno visto, e che ha spazzato le strade dell’Eur con una ventata fresca e carica di energia, era anche il futuro delle città, che grazie all’innovazione digitale, alle smart grid, ai contatori intelligenti e alle nuove soluzioni di mobilità e di energy management, saranno sempre più a misura d’uomo e rispettose dell’ambiente. È la visione del nostro Gruppo, che di FE è Official Power Partner da ormai due anni, e lo sarà anche per i prossimi cinque, ovvero il fornitore dell’energia pulita che presto consentirà al campionato di raggiungere l’obiettivo dell’impatto zero globale (l’energia che ha alimentato la gara di Roma era interamente certificata da fonti rinnovabili). Dal prossimo anno diventeremo anche Official Smart Charging Partner, coi supercharger ultrarapidi che, insieme alle batterie di seconda generazione, permetteranno alle monoposto di completare l’intera gara con una sola carica. Rispetto a oggi, un raddoppio secco delle prestazioni a parità di peso e di volume.

 

Dal supercharger al V2G

E infatti nello stand con cui Enel era presente al gran premio, all’interno dell’area e-village, erano esposte proprio le strutture di ricarica futuristiche sviluppate dal nostro Gruppo, a cominciare dal supercharger progettato per il durissimo (e utilissimo) banco di prova della Formula E, fino a quelle per l’uso quotidiano pubblico e privato: la Fast-Charge, la postazione di ricarica veloce (20 minuti per un pieno di energia), e le nuove Pole-station e Wall-box, che col loro design innovativo e al tempo stesso armonioso si diffonderanno presto sulle strade e nelle case, contribuendo a far diventare realtà il sogno della smart city. I visitatori hanno anche potuto toccare con mano la rivoluzionaria tecnologia Vehicle-to-Grid (che converte l’auto elettrica in una batteria per stabilizzare la rete, rendendo possibile un migliore sfruttamento delle energie rinnovabili) e vedere in anteprima il nuovissimo caricabatterie rapido portatile che verrà impiegato, a partire dal prossimo anno, per la ricarica delle moto elettriche nella prima edizione della FIM Enel MotoE World Cup, di cui siamo appunto title sponsor. Tutte tecnologie concrete, efficienti e pronte per la diffusione su larga scala.

Come ha detto Francesco Venturini, AD di Enel X, la divisione del Gruppo dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali, “ciò che sta succedendo è incredibile: nove mesi fa, quando siamo partiti, la mobilità elettrica sembrava un concetto del futuro. Già oggi possiamo dire che è il presente. La Formula E è l’ennesima prova del fatto che i progressi in questo settore stanno avanzando a una velocità straordinaria. E noi di Enel, che abbiamo le persone e le tecnologie giuste, siamo i protagonisti di questo avanzamento”.

 

Una giornata particolare

Inoltre, per approfittare appieno della straordinaria vetrina di Roma, probabilmente la più prestigiosa per la promozione della mobilità elettrica, Enel – che proprio qui è nata quasi 60 anni fa – ha organizzato a ridosso del gran premio una serie di attività formative e di svago, fra cui una visita del circuito alla scoperta dei segreti della Formula E dedicata agli studenti vincitori dell’edizione europea del concorso Play Energy, e l’ottavo appuntamento della serie di talk itineranti #EnelFocusOn, che ha invitato Brian Solis, digital analyst, antropologo e futurologo, e 42 influencer di tutto il mondo a confrontarsi appunto sul tema della e-mobility.

E per chi vorrà continuare a provare l’ebbrezza della corsa anche dopo la premiazione, è disponibile online il gioco The Circuit.

Sì, l’ebbrezza del gran premio è stata speciale, più intensa e con qualcosa in più rispetto a quelli corsi nelle altre città. Un’ebbrezza che ha contagiato gli spettatori, i piloti (tutti d’accordo nel dire che questa è stata “la gara più bella che abbiano mai corso”) e lo stesso Alejandro Agag, il CEO di Formula E, che sul palco della premiazione, accanto alla sindaca Raggi ha annunciato: “È stato tutto talmente bello che insieme abbiamo preso la decisione di tornare a correre a Roma per i prossimi cinque anni”.

Sabato sera, appena terminata la gara, come d’abitudine si è cominciato a smantellare il circuito. All’Eur rimarranno però le quattro colonnine Fast-Charge che abbiamo installato, in linea con il Piano nazionale per le infrastrutture di mobilità elettrica, dove i residenti della zona potranno ricaricare le loro auto a tempo di record e usufruire anche del servizio gratuito di connessione ultraveloce Wi-Fi. E finalmente il quartiere comincerà a essere, non solo a sembrare, ciò che i suoi progettisti immaginarono fin dal primo bozzetto: la città del futuro. Un futuro -  per usare le parole di Stephen Hawking, il grande astrofisico recentemente scomparso - al quale “lavorare insieme per renderlo un luogo che abbiamo voglia di visitare”.