Un altro passo nella finanza sostenibile

Un altro passo nella finanza sostenibile

Dopo aver lanciato i primi SDG-linked bond al mondo, Enel emette nuovi strumenti finanziari legati alla sostenibilità e pubblica il nuovo Sustainability-Linked Financing Framework: una strada si è ormai aperta, su cui anche altri stanno puntando.

{{item.title}}

La sostenibilità attraverso l’innovazione è ormai da anni al centro della nostra strategia nel percorso verso una completa transizione energetica e decarbonizzazione. Innovare, però, non è soltanto una questione tecnologica, ma di approccio a 360 gradi, anche dal punto di vista finanziario. Enel è stato il primo Gruppo al mondo a lanciare, l’anno scorso, uno strumento di finanza sostenibile innovativo, l’SDG-linked bond, grazie al quale abbiamo aperto un nuovo mercato globale, quello dei Sustainability-linked bond. Non più green bond legati alla realizzazione di singoli progetti di sostenibilità, ma un prodotto obbligazionario legato a un’intera strategia centrata sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu (gli SDG appunto), con target misurabili di anno in anno. Tra questi l’impegno di Enel di ridurre del 70% le emissioni dirette di COentro il 2030 rispetto al 2017, certificato anche dalla SBTi (Science Based Targets initiative). A fronte di uno sconto iniziale sul tasso di interesse, se Enel dovesse mancare l’obiettivo, il sottoscrittore del bond si vedrà riconoscere un aumento di 25 punti base del tasso d’interesse; se il risultato sarà centrato, non soltanto sarà un vantaggio per tutti e per il clima, ma l’azienda sarà più efficiente e con un profilo di rischio più basso.

 

“Stiamo guardando alla sostenibilità, non solo all'energia green, quindi a un ambito un po’ più ampio. Poiché il mondo si evolve sempre di più verso un'economia circolare e sostenibile, ha senso che gli strumenti finanziari siano adattati di conseguenza”
Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale, Enel

 

Altri strumenti legati alla strategia

Per il nostro Gruppo lo sviluppo di nuovi strumenti per completare l’offerta della propria finanza sostenibile rappresenta, in realtà, una naturale conseguenza e concreta adesione al percorso di sostenibilità avviato a partire dal 2015 e “certificato” dalla nostra presenza nei più importanti indici di sostenibilità del mondo, come il Dow Jones Sustainability Index, il FTSE4Good Index Series, lo STOXX Global ESG Leaders, il rating “Prime” di OEKOM, gli indici ECPI e Thomson Reuters/S-Network ESG Best Practices.

 

“Per spingere il mondo verso uno sviluppo sostenibile ci deve essere una ragione economica solida. Abbiamo inventato qualcosa che non c’era, ma che è in linea con le nostre intenzioni: i bond sono proprio la risposta alla necessità di legare strumenti a una strategia”
Alberto De Paoli, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, Enel
 

Abbiamo così introdotto altri due strumenti che integrano e ampliano la nostra adesione a una completa strategia finanziaria legata alla sostenibilità: i Sustainability-Linked Loans e uno specifico SDG 7 Target Guaranteed Euro-Commercial Paper Programme, che consente di avvalerci di strumenti di debito a breve termine legati all’obiettivo di sviluppo sostenibile relativo all’energia pulita e accessibile per tutti.

Non solo. In ottobre abbiamo pubblicato il Sustainability Linked Financing Framework, che spiega come tutte le nostre operazioni finanziarie (bond, loan e commercial paper) siano legate alla strategia sostenibile del Gruppo e agli associati indicatori di performance, seguendo i principi dell’ICMA (International Capital Market Association), l’organizzazione di autoregolamentazione delle società che partecipano ai mercati di capitali. L’ICMA ha fissato alcuni principi per l’emissione di Sustainability-Linked bond, anche grazie al contributo del nostro Gruppo, coinvolto nel flusso di lavoro dedicato allo scopo: indicatori di performance chiari, verifica da parte di un ente indipendente, report puntuali sull’andamento. Nel Framework si ricorda l’impegno assunto dal Gruppo in particolare su quattro SDG, 7 (Energia pulita e accessibile), 9 (Industria, innovazione e infrastrutture), 11 (Città e comunità sostenibili) e 13 (Azione sul clima), sui quali sono indirizzati più del 90% degli investimenti previsti dal Piano strategico 2020-2022. All’interno del nuovo Framework abbiamo individuato, come indicatori di performance (KPI), la riduzione delle emissioni di CO2 (SDG 13) e l’aumento della percentuale di capacità rinnovabile installata sul totale della capacità installata del Gruppo (SDG 7), a conferma dell’accelerazione impressa al nostro percorso verso la piena decarbonizzazione entro il 2050.

In linea con gli impegni di questo nuovo Framework, a ottobre abbiamo lanciato il primo Sustainability-Linked Bond del mercato in sterline inglesi, un’operazione da 500 milioni di sterline legata all’SDG 7, che ha raccolto una domanda “record” da parte degli investitori, ottenendo un tasso di interesse più basso rispetto a strumenti convenzionali, grazie al valore economico e finanziario riconosciuto alla sostenibilità. 

 

Altre aziende verso i bond sostenibili

Sulla scia della novità di finanza sostenibile introdotta dal nostro Gruppo, altre aziende hanno seguito la strada dei bond legati agli obiettivi di sostenibilità dell’Onu. Per esempio il brand del lusso Chanel, la multinazionale farmaceutica Novartis e il gigante brasiliano della carta Suzano hanno emesso quest’anno bond legati agli SDG.

Sui principi di questo nuovo mercato della finanza sostenibile ha lavorato anche la CFO TaskForce, cioè il gruppo di responsabili finanziari delle aziende che fanno parte del Global Compact dell’Onu, di cui il nostro CFO Alberto De Paoli è co-chair. Tra i punti sviluppati, l’importanza di fissare target che promuovano e misurino in modo credibile i contributi delle aziende, puntare la strategia aziendale proprio sulla sostenibilità, differenziare gli strumenti finanziari utili, garantire la trasparenza e l’accuratezza delle informazioni.

L’iniziativa ha fatto breccia anche nella politica monetaria. La Banca Centrale Europea ha deciso che, dal primo gennaio 2021, le obbligazioni con coupon legato a obiettivi di performance di sostenibilità (come appunto i nostri Sustainability-Linked bond) sono “eleggibili” come collaterale, cioè come titolo offerto in garanzia a un creditore per assicurarsi fondi, per le operazioni di credito dell’eurosistema, ma anche nell’ambito dei programmi di acquisto legati all’emergenza pandemica a partire dal 2021. Sanitarie o climatiche, la sostenibilità è l’unica via d’uscita dalle crisi.