“Second Life”, premiata l’innovazione sostenibile

“Second Life”, premiata l’innovazione sostenibile

Le batterie usate delle auto elettriche riutilizzate per supportare la stabilità della rete elettrica. Premiato il progetto del Gruppo Enel, in collaborazione col Gruppo automobilistico Nissan, realizzato nell’impianto Melilla di Endesa, in Spagna.

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È una prima mondiale il progetto di innovazione sostenibile del Gruppo Enel che ha recentemente ottenuto un premio per l’economia circolare in Spagna. Si tratta di un procedimento semplificato per riutilizzare in una centrale elettrica le batterie provenienti dalle vetture elettriche e non più utilizzabili per uso automobilistico, dando loro nuova vita e una funzione diversa, aumentandone il fattore di utilizzo e abbattendo i costi in una logica di economia circolare.

Il riutilizzo è uno dei pilastri dell’economia circolare, il modello di produzione che estende la vita di componenti e prodotti e contribuisce a ridurre i rifiuti, supportando così il processo di decarbonizzazione. Un esempio di innovazione sostenibile è appunto quello portato avanti dal Gruppo Enel, in collaborazione con il Gruppo automobilistico Nissan e con Loccioni, azienda italiana impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili, che ha ricevuto il Premio BASF per la miglior pratica di economia circolare in Spagna, nella Categoria Grandi Imprese. La manifestazione è organizzata insieme al Club de Excelencia en Sostenibilidad, un’associazione imprenditoriale spagnola composta da venti grandi aziende che sostengono la crescita sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

 

“La Circular Economy è una leva fondamentale per perseguire il nostro obiettivo di rendere sempre più sostenibile la transizione energetica, in quanto ci consente di generare valore senza attingere ulteriori risorse dal patrimonio naturale. Per questo, in Enel adottiamo modelli innovativi e circolari, di cui, questo progetto, rappresenta uno straordinario esempio.”
Giovanni Tula, Responsabile Sustainability Global Power Generation, Enel
 

Un premio in nome dell’economia circolare

Il progetto denominato “Second Life” è stato testato a Melilla, una città spagnola di quasi 90 mila abitanti, situata sulla costa africana: è rifornita da una rete elettrica locale, alimentata da una centrale e separata rispetto alla rete di distribuzione nazionale spagnola, un po’ come se fosse un’isola.

Per garantire la continuità di fornitura di elettricità, la soluzione ideata dal Gruppo Enel è di realizzare un sistema di storage riutilizzando le batterie provenienti dalle auto elettriche Leaf, per una potenza totale di 4 MW ed un’energia massima accumulata di 1,7 MWh.

 

““Second Life” rappresenta un’esperienza importante che, se i risultati saranno confermati, renderà lo stoccaggio energetico stazionario integrato con la generazione una soluzione abilitante per nuovi modelli di circolarità. Il riutilizzo delle batterie usate non sostituisce ovviamente il riciclo, che resta comunque necessario, ma permette di sfruttare meglio la vita utile dei componenti prima del loro riciclo, consentendo un passo avanti verso una transizione energetica sostenibile.”
Nicola Rossi, Responsabile Innovation, Global Power Generation, Enel

 

Prima di essere sostituito, un pacco di batterie è solitamente utilizzato sui veicoli dai 4 ai 7 anni, e dispone comunque di molta energia residua dopo aver esaurito la sua “prima vita”. Questa energia può essere usata per applicazioni stazionarie.

 

“Il progetto ha un grande valore in quanto, le batterie, nella loro seconda vita, consentono di migliorare la performance tecnica ed ambientale dell’impianto di produzione di energia nel quale vengono integrate, nonché i servizi per la stabilità della rete offerti dagli impianti stessi.”
Luca Noviello, Responsabile O&M Thermal Generation, Global Power Generation, Enel
 

Una scommessa tecnologica

Nel suo ruolo di avanguardia, Melilla può diventare un modello di sostenibilità per applicazioni simili, considerato che per i prossimi anni è previsto un forte aumento del numero di veicoli elettrici in circolazione e dunque di batterie disponibili per il riuso.

Ma c’è una caratteristica specifica che fa del progetto un’iniziativa unica al mondo: non occorre “disassemblare” le batterie. Finora era infatti necessario estrarre le celle con carica residua più alta e ricomporle in moduli, una soluzione dai costi elevati, e per questo giudicata da più parti non praticabile. Il progetto del Gruppo Enel fa un passo avanti in questa direzione.

 

“L'impianto elettrico di Melilla è un sistema isolato che, grazie al progetto “Second Life” e al supporto delle batterie, potrà beneficiare di maggiore stabilità, qualità e garanzia di approvvigionamento. Un altro beneficio atteso riguarda la capacità di ridurre i guasti delle unità di generazione e il tempo eventualmente necessario per ripristinare la normalità con un vantaggio enorme in termini di costi.”
Tomas Muñoz Diaz, Head of the Melilla Power Plant, Power Generation, Iberia
 

Se questa soluzione dovesse confermare le prestazioni attese, sarebbe dunque possibile anche abbattere i costi del riuso in generale, grazie anche al fatto che il prezzo dei pacchi veicolari è destinato a diminuire in futuro. E si potrebbero anche utilizzare le celle “usate” in alternativa a batterie nuove per applicazioni greenfield o per sostituire moduli danneggiati.

 

“È stata una sfida interessantissima, quella che il Gruppo Enel ci ha lanciato, che ci ha permesso di far convergere la nostra esperienza nel mondo degli accumuli elettrici e quella nel test di componenti auto. Oggi le batterie per auto sono tra i prodotti che testiamo ogni giorno, ma utilizzare quelle esauste della Nissan Leaf, prese così come escono dal veicolo per lo storage stazionario, ha richiesto una grande capacità di system integration. Questo progetto segna un importante passo avanti per un riuso intelligente di queste batterie, da progettare già in fase di collaudo iniziale. Una soluzione di grande interesse per il futuro dell’auto e dell’energia.”
Antonio Giovannelli, Business Unit Manager, Loccioni
 

Oltre al riuso resta fondamentale sviluppare modelli e tecnologie di riciclo e promuovere lo sviluppo di batterie sostenibili by design, cioè nuove tecnologie e processi produttivi progettati da subito per essere più facilmente riciclabili.