L’innovazione apre le porte a una nuova era di energia sostenibile

L’innovazione apre le porte a una nuova era di energia sostenibile

La rivoluzione delle rinnovabili deve avvenire il prima possibile: è per questo motivo che Enel Green Power, “Renewables Super Major”, sta sviluppando nuove tecnologie e testando nuove idee per accelerare il passaggio a un’energia pienamente sostenibile.

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Per compiere la transizione verso l’energia sostenibile non è sufficiente costruire impianti solari ed eolici, perché questo nuovo modo di generare energia ha bisogno di innovazione su tutti i livelli. Oltre a sviluppare componenti più efficienti e ad accumulare l’energia in sicurezza, Enel Green Power è impegnata anche nel riciclo e riutilizzo delle pale delle turbine eoliche, nella valutazione di quali tipi di allevamento e colture possono coesistere con gli impianti solari, nella rimozione dei sedimenti dai bacini per migliorare l’efficienza degli invasi idroelettrici.

Enel Green Power ha iniziato le attività nel 2008 all’interno del Gruppo Enel, con l’obiettivo specifico di sviluppare e gestire l’energia generata da fonti rinnovabili. Oggi è una “Renewables Super Major, opera in 21 Paesi per un totale di 1.200 impianti, che generano 49 GW da fonti eoliche, solari, idroelettriche e geotermiche, e contribuisce ad accelerare la transizione verso l’energia sostenibile, impegnandosi nella decarbonizzazione e nella lotta al cambiamento climatico, garantendo al tempo stesso l’accesso all’energia elettrica nelle zone più disagiate.

Promuovere questo tipo di attività richiede tecnologie adeguate e una tendenza costante all’innovazione. Per esempio, Las Cruces, in Cile, ospita il primo convertitore di energia del moto ondoso dell’America Latina, un sistema in grado di sfruttare il movimento delle onde per generare energia elettrica sostenibile, la quale a sua volta alimenta una serie di sensori che monitorano le condizioni dell’oceano e raccolgono dati. Il PB3 PowerBuoy, che è alto circa 14 metri e pesa quasi 10 tonnellate, è stato installato da Enel Green Power presso l’Open Sea Lab del MERIC (Marine Energy Research and Innovation Centre).

“La fase di test con il PB3 PowerBuoy ci consentirà di comprendere anche il comportamento della macchina in reali condizioni di esercizio in ambiente marino sul lungo periodo”, dice Gioacchino Bellia, Head of Innovation Geothermal, Marine and Hydro di Enel Green Power. “Dalla connessione elettrica al monitoraggio da remoto in ambiente marino: diversi sono gli aspetti che una sperimentazione come questa ci permetterà di valutare”.

Fonti sostenibili più consolidate, come l’eolico, l’idroelettrico e il solare, sono già in uso in tutto il mondo. Tuttavia, nonostante la loro importanza per le aziende che si occupano di energia sostenibile, sono necessarie ulteriori innovazioni per risolvere sfide sempre nuove.

Pontecosi è un’area ricca di attrazioni naturalistiche in Toscana, ma è anche il nome di un lago artificiale che fornisce energia idroelettrica alla zona dal 1924. Per ripristinare il trasporto naturale dei sedimenti da parte dei fiumi, evitando che si accumulino nei bacini – un problema tipico degli invasi idroelettrici – Enel Green Power sta testando un sistema innovativo, utilizzando una piccola imbarcazione elettrica che, tramite potenti getti d’acqua, disgrega i depositi sui fondali. Successivamente, aspira i sedimenti con una pompa e li scarica a valle, replicando il flusso e le naturali dinamiche del fiume. Il progetto di Enel Green Power potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile a questa sfida dell’industria idroelettrica.

L’eolico è un’altra forma di energia sostenibile ampiamente utilizzata dalle aziende che si occupano di rinnovabili.

In linea con l’approccio Open Innovability® e lavorando su modelli di economia circolare, Enel Green Power è alla ricerca di soluzioni per rendere “rinnovabili” i materiali usati per la produzione delle turbine eoliche. Prima di tutto, Enel Green Power si sta occupando di individuare i migliori metodi disponibili per riciclare o riutilizzare i materiali delle pale delle turbine eoliche dismesse. Per esempio, le fibre riciclate delle pale eoliche possono essere usate nel settore nautico, per l’isolamento e per produrre materiali da costruzione e additivi per asfalti con caratteristiche avanzate. “Il nostro obiettivo è promuovere lo sviluppo di un nuovo processo end to end: dalla dismissione delle pale al riutilizzo della materia prima all’interno di nuovi processi produttivi”, dice Fabio Fugazzotto, Head of Wind Innovation di Enel Green Power.

In secondo luogo, Enel Green Power è impegnata a produrre aerogeneratori con materiali per loro natura più facilmente riciclabili. EGP ha di recente costituito una partnership con la startup svedese Modvion, che costruisce torri eoliche in legno invece che in acciaio, con il risultato che la turbina è più facile da riciclare, trasportare e installare. “Torri più grandi e più alte sono possibili grazie al design modulare di Modvion in legno ingegnerizzato, la fibra di carbonio della natura”, spiega Otto Lundman, co-founder e CEO di Modvion. “Le turbine eoliche più alte raggiungono venti più forti e più stabili, mentre rotori più grandi possono catturare più energia. Ciò rende le turbine eoliche più grandi, più efficienti sotto il profilo delle risorse e riduce la superficie di terreno necessaria per produrre una certa quantità di elettricità”.

Se parliamo di fotovoltaico, Enel Green Power è al lavoro per dimostrare che le attività agricole e la produzione di energia solare possono coesistere e che l’efficienza energetica si può coniugare non solo con un uso sostenibile del suolo, ma anche con la tutela della biodiversità. Per questo, EGP sta portando avanti dieci diverse sperimentazioni in tutto il mondo. La costruzione di nuovi impianti fotovoltaici potrebbe essere l’opportunità per dare nuova vita a terreni abbandonati: collaborando con startup e con partner del mondo dell’industria e della ricerca, Enel Green Power sta studiando quali specie vegetali e animali possono integrarsi perfettamente con i parchi solari - per esempio, le piante non devono essere troppo alte da mettere in ombra i pannelli fotovoltaici - utilizzando erbe aromatiche e fiori in Grecia, ortaggi in Spagna e l’allevamento di conigli in Italia.

“Il risultato delle sperimentazioni produrrà un’ingente raccolta di dati che sarà convogliata in un Atlante per supportare le decisioni future e che permetterà di selezionare, per i nuovi impianti, la migliore soluzione agri-zoologica e il relativo modello di business, in funzione della tecnologia solare, dell’area climatica e dell’analisi di contesto sociale, economico e ambientale”, dice Miriam Di Blasi, Responsabile Environment and Impacts Mitigation Innovation in Enel Green Power.

Questi, sono solo alcuni esempi di come la sinergia tra sostenibilità e tecnologia può accelerare la transizione energetica e Enel Green Power è in prima linea.