Lo Stakeholder Capitalism rafforza l’innovazione delle imprese

Lo Stakeholder Capitalism rafforza l’innovazione delle imprese

Il nostro Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, Alberto De Paoli ha parlato dell'esperienza di Enel in un evento organizzato da Economist Impact.

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Il nostro Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, Alberto De Paoli, ha recentemente partecipato a una discussione online e ha offerto il punto di vista di Enel sul modo in cui le aziende possono andare oltre la tradizionale supremazia dell’azionista per distribuire valore a tutti gli stakeholder, nell'ottica della costruzione di un futuro più giusto e sostenibile. Il webinar "All talk (and no action)? How businesses can make good on stakeholder capitalism” [Tutte parole (e niente azioni)? Come le imprese possono contribuire al capitalismo degli stakeholder], si è svolto il 15 marzo, è stato sostenuto da Enel e organizzato da Economist Impact. La discussione è stata moderata da Alice Fulwood, corrispondente da Wall Street per il settimanale The Economist. Del panel di esperti facevano parte anche Anjuli Pandit, responsabile Dipartimento Obbligazioni Sostenibili area EMEA e Americhe per HSBC; Dame Vivian Hunt, Senior partner di McKinsey & Company, Londra, e Mark R. Kramer, senior Lecturer presso la Harvard Business School e co-fondatore/consulente senior, FSG.

Il panel ha discusso la necessità che le aziende incorporino i valori dello stakeholder capitalism nella propria strategia aziendale e sviluppino una finanza sostenibile che si allontani da un’ottica basata strettamente sul profitto e sul valore per i soli azionisti, e guardi invece al quadro più ampio del valore aziendale all'interno della società.

 

Ripensare il valore

De Paoli ha spiegato che Enel è convinta dell'importanza di integrare i valori del capitalismo d'impresa nella strategia di un'azienda, descrivendo lo stakeholder capitalism come la naturale evoluzione della decisione del Gruppo di adottare un modello di business sostenibile.

Questo quadro può quindi essere tradotto nella più ampia strategia aziendale e ne dirige il processo decisionale operativo e finanziario, consentendo di valutare e misurare investimenti e risultati rispetto agli obiettivi ambientali, sociali e di governance (environmental, social and governance - ESG), oltre a quelli finanziari. In sostanza, ciò significa che le aziende verrebbero premiate per l’impegno nel raggiungimento degli obiettivi ESG a medio e lungo termine, e non solo per le prestazioni finanziarie a breve termine.

 

Dare potere all’innovazione

I relatori hanno espresso un parere positivo sul fatto che le aziende stanno assumendo un ruolo guida nel cercare di definire il valore degli stakeholder, invece che attendere una normativa governativa, perché ciò contribuisce ad alimentare l'innovazione. Il potere del capitalismo degli stakeholder, il potere di prendere sul serio le questioni ESG, sta proprio nell'innovazione che ne deriva. Questo consente alle aziende di scoprire cose che ai concorrenti sono sfuggite, nuovi modi di fare business, di lavorare con i dipendenti, nuovi prodotti per i clienti, nuovi mercati in cui entrare a cui tradizionalmente le aziende non hanno prestato attenzione. Un dato importante che è stato osservato è che, se le politiche di regolamentazione del settore vengono applicate troppo presto, possono soffocare l'innovazione. Ma dato che non tutte le aziende hanno gli stessi stakeholder, anche le loro priorità ESG non saranno le stesse. È probabile che in futuro le aziende svilupperanno proprie metriche ESG su misura, basate sia su standard di settore sia su quadri normativi.

 

Un nuovo scopo per il futuro

Il capitalismo degli azionisti ha dimostrato di essere un modello economico adattabile e di successo nel corso degli anni: ma quando le aziende iniziano ad assumersi la responsabilità di creare un mondo più sostenibile ed equo, lo stakeholder capitalism offre un approccio più forte, più resiliente e più incisivo. Le aziende che non adottano questa visione più ampia del proprio contributo alla società e rimangono concentrate su risultati rapidi e a breve termine rischiano di diventare meno competitive a medio e lungo termine. Ciò che è emerso dalla discussione è stata la necessità per le aziende di mostrare che il valore ESG può essere "strabiliante" per le persone che si sono finora affidate esclusivamente a metriche finanziarie per determinare il valore a lungo termine, e ciò sta creando un cambiamento radicale nel settore finanziario. Non si tratta più di guardare al breve termine, ma di fare in modo che l'azienda che ha gli strumenti e le risorse, che fa gli investimenti migliori e adotta il giusto approccio strategico, sia in grado di continuare a farlo a lungo termine.

I dati indicano che non tutti gli amministratori delegati hanno modificato il proprio comportamento aziendale, ma le imprese che prendono sul serio l’idea dello stakeholder capitalism possono ottenere un concreto vantaggio competitivo e migliorare le proprie prestazioni tenendo a cuore il benessere dei propri stakeholder.