Ecco come le nostre reti evolvono per favorire la mobilità elettrica

Ecco come le nostre reti evolvono per favorire la mobilità elettrica

L’espansione della rete di infrastrutture, la collaborazione con le grandi aziende e le istituzioni, ma anche lo sviluppo di un moderno sistema Vehicle-to-X sono solo alcune delle grandi sfide che coinvolgono il nostro Gruppo.

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Infrastrutture di ricarica e smart grid rappresentano oggi due fattori fondamentali nello sviluppo dell’e-mobility, dalla cui diffusione dipende in larga misura la domanda di veicoli elettrici a supporto della più generale trasformazione sostenibile del settore dei trasporti e della transizione ecologica.

All’impegno, normativo, regolatorio e finanziario, di istituzioni locali, nazionali e comunitarie, si affianca il ruolo strategico di realtà come Enel: le competenze e le tecnologie del nostro Gruppo, riconosciute in tutto il mondo, saranno cruciali nel perseguimento di obiettivi come quelli del Green Deal europeo, volti a fare del nostro il primo continente carbon neutral entro il 2050.

 

La rete e le infrastrutture

Il contributo di Enel per questo obiettivo arriva in particolar modo da due divisioni: Enel Grids ed Enel X Way. La prima, con più di 45 milioni di smart meter installati e 2,3 milioni di km di reti in 8 Paesi, rappresenta il più importante operatore privato di reti di distribuzione elettrica al mondo, che tramite le soluzioni della controllata Gridspertise, è impegnata a rendere le reti elettriche sempre più smart, sostenibili e resilienti. La seconda, di recente costituzione, è dedicata allo sviluppo e alla diffusione su larga scala della mobilità elettrica per individui, aziende, città e pubbliche amministrazioni ed è focalizzata sullo sviluppo di soluzioni, tecnologie e piattaforme avanzate, flessibili e semplici.

L’impegno di Enel X Way per lo sviluppo della mobilità elettrica passa attraverso numeri importanti: la società gestisce oltre 380 mila punti di ricarica in tutto il mondo, vantando una presenza capillare su ben 12 paesi tra Europa, Stati Uniti e America Latina, anche grazie agli accordi di interoperabilità con altri operatori.

 

Ricariche veloci

Solo in Italia, Enel X Way, primo fornitore d’infrastrutture di ricarica pubblica, ha installato circa 16 mila charging point – di cui oltre 1.500 solo nel 2022 – con l’obiettivo di arrivare a 21.000 nel 2023. Le infrastrutture da noi fornite, anche in ambito privato, comprendono wallbox con potenze a partire da 3,7 kW, pensate soprattutto per utenti domestici o aziendali, e infrastrutture per la ricarica “in itinere”: parliamo di stazioni quick fino a 22 kW, di tipo fast fino a 50 kW e delle più performanti ultrafast. Quanto a quest’ultime, in futuro vedremo crescere più rapidamente il numero di infrastrutture di ricarica di tipo HPC (High Power Charging) che, con potenze fino a 350 kW, garantiscono tempi di rifornimento tra i 10 e i 20 minuti, ideali, quindi, per ripristinare velocemente l’autonomia del veicolo, o buona parte di essa, durante le lunghe percorrenze.

 

La collaborazione con il tessuto economico

Nello sviluppo della rete di charging point numerose sono le nostre collaborazioni con grandi aziende. Con McDonald’s, per esempio, Enel X Way ha già realizzato in Italia 114 punti di ricarica in 57 ristoranti fast food della nota catena, mentre il rinnovato accordo tra la multinazionale americana ed Endesa X Way, la nostra controllata spagnola dedicata all’e-mobility, prevede l’installazione di altri 150 caricatori nei ristoranti della penisola iberica, che si aggiungeranno ai tanti già allacciati (156, più altri 80 in attesa di attivazione).

Con Volkswagen abbiamo avviato nel 2021 una joint venture che porterà alla realizzazione in Italia di ben 3 mila charging point ad alta potenza entro il 2025, in grado di caricare in pochi minuti veicoli come la ID.3, l’auto-simbolo della rivoluzione elettrica del marchio di Wolfsburg. Non solo: con Leroy Merlin, colosso del bricolage, possiamo contare su 31 infrastrutture di ricarica installate nei parcheggi dei suoi megastore di tutto il territorio nazionale, per un totale di 60 punti di ricarica, di cui 10 con tecnologia HPC (High Power Charging).

 

Il dialogo con le istituzioni

Allo stesso modo, sono strategiche le collaborazioni con l’amministrazione pubblica per lo sviluppo della rete d’infrastrutture di ricarica. In Sardegna, per esempio, ci siamo aggiudicati la Manifestazione d’interesse indetta dalla Regione che prevede l’installazione di ben 574 infrastrutture di ricarica, tra cui 68 di tipo fast e 40 per il vehicle-to-grid. A Napoli, invece, Enel X Way si è da poco aggiudicata un lotto per la fornitura e l’installazione di 60 stazioni di ricarica, tra cui non mancheranno le HPC, per adeguare il territorio cittadino alla crescente domanda di veicoli elettrici. E a Portofino, oltre a varie infrastrutture di ricarica per i mezzi di terra, gli accordi con il Comune hanno già portato all’inaugurazione nel molo Umberto I di una nuova infrastruttura di ricarica dedicata alle imbarcazioni elettriche.

 

Un nuovo vettore energetico

A fronte di tutto ciò, la forte crescita della domanda di mobilità elettrica renderà in futuro sempre più importante il ruolo dei veicoli a batterie come vettore energetico, oltre che come strumento di mobilità, per garantire l’equilibrio della rete. Ci riferiamo in particolare alle funzionalità di smart charging di tipo bidirezionale, che consentono alle vetture, quando collegate alla rete, di restituire l’energia immagazzinata durante i picchi di domanda, con un ritorno economico per l’automobilista. Ecco perché, ormai da anni, Enel sta contribuendo allo sviluppo dei sistemi bidirezionali e, in generale, dedicati al “Vehicle-to-X”, ossia al “dialogo” tra il veicolo, la rete e gli edifici.

 

Il progetto Flow

Tra le varie iniziative in quest’ambito, abbiamo di recente aderito al consorzio Flow, progetto finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Istituto della Catalogna per la ricerca energetica (IREC dal suo acronimo in spagnolo) avente come obiettivo la sperimentazione e l’implementazione di tali sistemi. Enel Grids si occuperà di validare l’integrazione del sistema presso gli Enel Flexibility Labs, avvalendosi della tecnologia di Gridspertise, valorizzando altresì la partecipazione di e-distribuzione ed e-distribución, le società di distribuzione elettrica in Italia e Spagna, rispettivamente. Enel X Way ed Endesa X Way, invece, saranno a capo del gruppo di lavoro “Deployment and assessment at large scale demo-cases” a cui sono affidate, rispettivamente, la demo italiana, a Roma, e quella spagnola, a Minorca. Infine, Enel X, la nostra società dedicata alle soluzioni avanzate per l’efficienza energetica e la fornitura di energia, darà il suo contributo al test italiano tramite la sua piattaforma di aggregazione degli asset energetici.