Piano Strategico Enel 2023-2025: Executive Summary

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati prima dalla pandemia da Covid-19 poi da una complessa situazione geopolitica e, contestualmente, dall’acutizzarsi di eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici.

Nel settore dell’energia, di conseguenza, si rafforza a livello globale la necessità di garantire forniture accessibili economicamente, sicure, cioè poco esposte alle crisi internazionali, e sostenibili, minimizzando gli impatti ambientali.

Si impone dunque come priorità l’accelerazione della transizione verso le fonti rinnovabili, per tutelare il clima e ridurre la dipendenza dei singoli Paesi dalle importazioni di combustibili fossili. Per consentire uno sviluppo pieno delle energie pulite è essenziale promuovere la digitalizzazione delle reti elettriche e il riequilibrio delle catene di approvvigionamento.

 

La strategia del Gruppo Enel

In questo contesto il Gruppo Enel ha individuato tre linee strategiche per il triennio 2023-2025.

In primo luogo, occorre proseguire l’elettrificazione sostenibile che ha caratterizzato le attività del Gruppo negli ultimi anni, sia per quanto riguarda la generazione a zero emissioni sia per la digitalizzazione: l’obiettivo è arrivare nel 2025 a produrre il 75% dell’elettricità da fonti rinnovabili e digitalizzare circa l’80% dei clienti di rete.

Dal punto di vista del perimetro geografico il Gruppo punta a modellare una struttura societaria più agile, concentrandosi su sei Paesi “core”: Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia.

Infine, si conferma l’impegno di Enel ad assicurare la crescita e la solidità finanziaria, e consolidare quindi la creazione di valore per tutti gli stakeholder.

Nel loro insieme, queste direttrici contribuiranno a rendere ancora più resilienti le attività del Gruppo, confermando allo stesso tempo l’integrazione profonda e ormai strutturata della sostenibilità a tutti i livelli della strategia.

 

Il Piano 2023-2025

È questa l’ottica del nuovo Piano Strategico. Nel triennio di riferimento il Gruppo prevede di investire in totale circa 37 miliardi di euro, di cui circa il 50% a sostegno della generazione di elettricità, circa il 10% per clienti e servizi, nell’ambito di una strategia commerciale integrata, e circa il 40% a favore delle reti.

Il Piano si focalizza su quattro linee d’azione:

  • bilanciare la domanda dei clienti e l’offerta, per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento;
  • proseguire con decisione in direzione della decarbonizzazione, per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza nei Paesi “core”;
  • rafforzare, sviluppare e digitalizzare le reti per abilitare la transizione energetica;
  • razionalizzare il portafoglio del business e delle aree geografiche.
 

Bilanciamento di domanda e offerta

Entro il 2025, nei Paesi “core” il Gruppo prevede di vendere circa l’80% dell’elettricità con contratti a prezzo fisso (il 7% in più rispetto alle stime per il 2022). Le vendite a prezzo fisso saranno interamente coperte dalla produzione propria, proveniente al 90% da fonti a zero emissioni: questo consentirà una strategia commerciale stabile sul lungo periodo, riducendo i rischi a breve termine associati alla volatilità esterna.

Per promuovere la centralità dei propri clienti nella transizione energetica il Gruppo, entro il 2025, vuole accelerare anche la diffusione di servizi a valore aggiunto: i punti di ricarica per i veicoli elettrici saliranno dai circa 500.000 del 2022E a 1,4 milioni, i sistemi di accumulo behind-the-meter da circa 99 MW a 352 MW e il totale dei meccanismi di demand response da 8,4 GW a 12,4 GW.

 

Decarbonizzazione

Entro il 2025 il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata, di cui circa 19 GW nei Paesi “core”, arrivando a un totale gestito di circa 75 GW (compresi circa 4 GW di BESS – Battery Energy Storage Systems, cioè batterie per lo stoccaggio dell’elettricità): la quota di generazione senza emissioni salirà all’83% circa.

Questo risultato sarà un ulteriore avanzamento significativo del Gruppo verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con lo scenario di 1,5° C dell’Accordo di Parigi. Il traguardo resta quello di arrivare al 2040 con un mix di generazione elettrica interamente a zero emissioni.

 

Digitalizzazione delle reti

Nel settore delle reti il Piano si focalizza su cinque Paesi (Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia) dove il Gruppo ha una posizione integrata, e prevede un aumento degli investimenti per cliente di circa il 30% rispetto alla stima per il periodo 2020-2022.

Questa crescita ha diversi obiettivi: migliorare la qualità e la resilienza delle reti per gestire al meglio l’incremento di carico e affrontare le sfide poste dagli eventi legati ai cambiamenti climatici; continuare con la digitalizzazione per migliorare l’efficienza e ridurre di un ulteriore 35%, rispetto alle stime per 2022, le interruzioni di rete (il SAIDI si prevede che raggiunga circa 150 minuti nel 2025); raggiungere la quota dell’80% dei clienti di reti digitalizzati; aumentare le connessioni per affrontare il previsto incremento della generazione distribuita e l’espansione delle reti urbane.

 

Razionalizzazione del portafoglio

La razionalizzazione del perimetro geografico prosegue nel nuovo Piano con l’uscita, a partire dal 2023, da alcune aree non più allineate alla strategia del Gruppo (Romania, Perù e Argentina).

In Europa le attività si concentreranno dunque in Italia e Spagna, mentre in America Latina è prevista un’ulteriore razionalizzazione in Brasile con la focalizzazione sui grandi agglomerati urbani (Rio e San Paolo). Altre aree geografiche (come Australia e Grecia) saranno inserite invece nel perimetro del modello di Stewardship.

Per quanto riguarda le aree di business, il Piano prevede di avviare l’uscita dalle attività nel settore del gas: una scelta in linea con l’obiettivo di abbandonare le attività carbon-intensive, accelerata dall’attuale contesto di mercato.

Complessivamente, il Gruppo realizzerà dismissioni per 21 miliardi di euro.

 

Il Piano di Investimenti

Il Gruppo prevede di investire nella strategia commerciale integrata (generazione, clienti e servizi) circa 22 miliardi di euro, di cui circa il 90% in Italia, Spagna e Stati Uniti, Paesi dove il quadro regolatorio è favorevole all’elettrificazione sostenibile.

Per quanto riguarda in particolare lo sviluppo delle rinnovabili, in Italia e Spagna il Piano punta sui contratti a prezzo fisso di maggiore durata, mentre negli Stati Uniti e in America Latina sui Power Purchase Agreements (PPA) a lungo termine, che offrono elevata visibilità sui rendimenti.

Nel settore delle reti il totale degli investimenti raggiungerà circa 15 miliardi di euro, di cui oltre l’80% in Europa.

Proseguirà anche l’attuazione del modello di business di “Stewardship”, per cogliere ulteriori potenziali opportunità in Paesi “non-core” e massimizzare la creazione di valore a livello globale. Nell’ambito di questo modello, è prevista la mobilitazione di investimenti da parte del Gruppo e di terze parti per un totale di circa 15 miliardi per nuova generazione da fonti rinnovabili, nuove infrastrutture e servizi.

 

Priorità alla sostenibilità

Il nuovo Piano conferma la priorità attribuita dal Gruppo ai principi di sostenibilità: circa il 94% degli investimenti previsti sono in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) dell’ONU.

In particolare, contribuiscono in modo diretto agli SDG 7 (“Energia pulita e accessibile”), 9 (“Imprese, innovazione e infrastrutture”) e 11 (“Città e comunità sostenibili”), tutti funzionali all’SDG 13 (“Lotta contro il cambiamento climatico”).

Inoltre, l’80% degli investimenti è in linea con i criteri della Tassonomia dell’Unione Europea, grazie al contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

La strategia commerciale del Gruppo dovrà contribuire a un incremento complessivo di circa 70 miliardi di euro del Prodotto interno lordo nei Paesi in cui opera, e dovrà consentire ai propri clienti una riduzione di circa il 20% della spesa energetica residenziale totale, oltre a una migliore qualità del servizio.

 

Obiettivi finanziari

Il Piano prevede per il 2025 che l’EBITDA ordinario di Gruppo cresca dai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022 fino a un valore compreso tra 22,2 miliardi e 22,8 miliardi. Per l’Utile netto ordinario di Gruppo è previsto un aumento dai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022 a 7,0-7,2 miliardi.

Il dividendo per azione (Dividend Per Share – DPS) aumenterà secondo le previsioni da 0,40 a 0,43 euro nel 2023, confermandosi poi almeno sullo stesso valore nel biennio successivo.

La tabella riassume i principali obiettivi finanziari del nuovo Piano per i prossimi anni:

Obiettivi finanziari
Crescita dell'utile
2022 E 2023 2024 2025
EBITDA ordinario (€mld) 19,0-19,6 20,4-21,0 21,4-22,0 22,2-22,8
Utile netto ordinario (€mld) 5,0-5,3 6,1-6,3 6,7-6,9 7,0-7,2
Creazione di valore
DPS (€/azione)
0,40
0,43
0,43*
0,43*
* DPS minimo

Si prevede che le azioni delineate dal Piano avranno un impatto positivo sull’indebitamento netto di Gruppo, di cui si stima una riduzione dai 58-62 miliardi di euro del 2022 a un valore compreso fra 51 e 52 miliardi entro la fine del 2023. Di conseguenza si prevede che il rapporto fra indebitamento netto ed EBITDA diminuirà da 3,0-3,3 a 2,4-2,5 nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano.

La finanza sostenibile resterà al centro della strategia finanziaria del Gruppo: entro il 2025 si prevede che aumenterà dal 60% stimato nel 2022 al 70% la quota delle fonti di finanziamento sostenibile rispetto all’indebitamento lordo totale.