Piano Strategico Enel 2024-2026: Executive Summary

Nel corso degli ultimi 12 mesi, lo scenario internazionale è stato ridefinito da una serie di eventi concatenati che hanno provocato turbolenze a tutti i livelli. Oltre ai noti avvenimenti geopolitici post-pandemia, come il conflitto in Ucraina, si è registrato un significativo aumento nell’Eurozona dei tassi d'interesse (oggi al 4,5% circa) e dell'inflazione (al 2,9% in ottobre, ma giunta a toccare anche il 7% nell’aprile scorso), con una corrispondente revisione al ribasso della crescita del Prodotto interno lordo di molti Paesi.

Questa congiuntura ha determinato in Europa una riduzione della domanda di energia elettrica, una significativa instabilità del prezzo di alcune materie prime, come il gas (che si è riflessa su quello dell'energia).

Lo scenario di medio periodo appare tuttavia favorevole per le utility: è attesa una nuova impennata della domanda di elettricità, dovuta a una sempre maggiore diffusione dell'elettrificazione degli usi finali. Ne consegue – come hanno ben compreso molti governi ed enti regolatori – la necessità di perseguire una sempre maggiore indipendenza energetica, stimolando in modo deciso la diffusione della capacità installata di energie rinnovabili. Un contesto nel quale il ruolo delle reti di distribuzione sarà sempre più cruciale per soddisfare la domanda e accogliere la nuova capacità da rinnovabili, insieme a quello dei sistemi di accumulo dell'energia – a loro volta fondamentali per garantire non solo la penetrazione delle rinnovabili, ma anche una fornitura stabile e affidabile.

 

La nuova strategia del Gruppo Enel

In risposta a questo contesto di breve termine, le utility sono chiamate ad accrescere la propria flessibilità e a migliorare la visibilità dei rendimenti. Per questo motivo, la nuova strategia del Gruppo Enel per il prossimo triennio punta a trasformare l’Azienda in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro.

Il nostro nuovo Piano Strategico si basa, nello specifico, su tre pilastri.

In primo luogo, si ribadisce l’importanza della redditività, con l’allocazione selettiva del capitale per ottimizzare il profilo rischio/rendimento del Gruppo Enel. Con lo scopo di conseguire un modello di business a minore intensità di capitale, prevediamo di aumentare il focus sui business regolati, in particolare le reti, sfruttando anche l’accesso a finanziamenti europei, e di realizzare partnership per i progetti rinnovabili. Ciò si tradurrà, a fronte di investimenti lordi sostanzialmente in linea con il precedente Piano Strategico, in un minore fabbisogno di cassa per il Gruppo, con investimenti netti pari a circa 26,2 miliardi di euro. In termini geografici, manterremo una focalizzazione dei nostri investimenti su sei Paesi core in cui può far leva su una posizione integrata: Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti.

Il secondo pilastro è quello dell’efficacia e dell’efficienza, finalizzata a raggiungere un equilibrio finanziario. Le riduzioni dei costi saranno ottenute attraverso l’ottimizzazione dei processi e dell’organizzazione, che porti a una chiara accountability e focus sulle aree geografiche core del Gruppo Enel. Si prevede una riduzione di costi di circa 1,2 miliardi di euro nel 2026, da conseguire principalmente attraverso una ridefinizione di processi aziendali, una organizzazione più efficace e un mix ottimizzato tra insourcing e outsourcing.

Infine, il terzo pilastro è quello della sostenibilità finanziaria e ambientale: contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, all’elettrificazione dei consumi e alla transizione energetica, perseguendo la creazione di valore per tutti gli stakeholder rafforzando al contempo il merito creditizio del Gruppo Enel.

 

Il piano 2024-2026 nel dettaglio

Per il triennio 2024-2026, abbiamo delineato un ambizioso piano di investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro distribuiti strategicamente con il 49% circa in Italia, il 25% in Spagna, il 19% circa in America Latina e il restante 7% circa, in Nord America.

 

Focus sulle reti

Le reti, indispensabili per integrare le fonti rinnovabili e abilitare la transizione energetica, avranno un ruolo chiave all’interno del Piano Strategico 2024-2026, con investimenti stimati a circa 18,6 miliardi di euro. Tali investimenti mirano a rafforzare l'infrastruttura beneficiando di quadri regolatori favorevoli, anche attraverso l’accesso a finanziamenti europei che nelle previsioni contribuiranno agli investimenti totali lordi del Gruppo per circa 3,5 miliardi di euro.

L’allocazione di capitale nelle reti seguirà i piani di remunerazione di ciascun Paese, con una attenzione particolare alle aree geografiche caratterizzate da quadri regolatori equilibrati e chiari. L’Italia, con una previsione di circa 12,2 miliardi di euro di investimenti lordi, ha un focus strategico in questo settore.

I nostri investimenti mirano a migliorare la qualità, la resilienza e la digitalizzazione, favorendo il compimento di nuove connessioni. Nell’arco di Piano, si prevede che tali investimenti porteranno al miglioramento del servizio offerto ai clienti, con una riduzione del 4% circa dell’Indice SAIDI (System Average Interruption Duration Index) e un aumento dei volumi di elettricità distribuita (dai 447 TWh stimati nel 2023 ai 466 TWh attesi nel 2026).

 

Flessibilità nelle rinnovabili

Nelle rinnovabili, prevediamo di investire in particolare su eolico on-shore, solare e batterie di accumulo (BESS). Un fattore chiave sarà l’innovazione, facendo ricorso a pratiche come il repowering degli impianti per aumentare la loro efficienza e ridurre i costi di generazione, insieme alla implementazione di batterie di accumulo per potenziare la flessibilità del sistema elettrico e la gestione dei carichi.

Nelle rinnovabili, il Gruppo Enel ha pianificato investimenti lordi pari a circa 12,1 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026, di cui 7,2 miliardi di euro destinati all’Europa, 2,6 all’America Latina e 2,3 al Nord America.

Per migliorare la redditività del capitale investito, prevediamo di stringere partnership per circa 6,1 miliardi di euro nei progetti rinnovabili, realizzando delle sinergie strategiche con partner esterni che contribuiranno fortemente alla transizione energetica, dando flessibilità alle risorse finanziarie investite.

La nostra strategia di investimento nelle rinnovabili si baserà pertanto su tre differenti modelli di business distinti:

  • Ownership (partecipazione al 100%), un modello che sarà prevalentemente applicato in Italia e in Iberia, dove i rendimenti sono più elevati e il rischio è mitigato.
  • Partnership (partecipazione superiore al 50% e inferiore al 100%), un modello che mira a migliorare l’esposizione al rischio degli asset, consentendoci di mantenere il controllo degli stessi e aumentando al contempo la nostra flessibilità.
  • Stewardship (partecipazione uguale o inferiore al 50%), un modello che sarà adottato principalmente in Paesi non core per il Gruppo Enel, contribuendo a sfruttare la nostra solida pipeline di progetti e a migliorare la flessibilità finanziaria e il rendimento del capitale.

Questo approccio diversificato consentirà al Gruppo Enel di realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile tra il 2024 e il 2026, sulla base di una pipeline robusta di circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata. Tale diversificazione strategica mira a massimizzare la visibilità dei rendimenti, riducendo al contempo i rischi.

A seguito di questo piano, si prevede che la nostra capacità rinnovabile raggiungerà circa 73 GW entro il 2026, rispetto ai circa 63 GW stimati per il 2023, con la quota di generazione a zero emissioni che raggiungerà circa l’86% rispetto al circa 74% atteso per il 2023.

 

Miglioramento dell’esperienza dei Clienti

Il Gruppo Enel ha in programma di investire circa 3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026 per migliorare i servizi offerti ai clienti. Questa strategia si concentra su Italia, Iberia e America Latina, con l’obiettivo di mettere al centro il cliente, offrendo un punto di contatto (touchpoint) unico per clienti individuali e piccole imprese e key account dedicati ai principali clienti. Ciò includerà servizi dedicati per i principali clienti business-to-business (“B2B”) e business-to-government (“B2G”).

La gestione attiva del nostro portafoglio clienti sarà uno dei punti di forza, anche attraverso offerte bundled multi-play, un modello operativo che include beni e servizi in un portafoglio integrato offerto attraverso un unico punto di contatto per il cliente, che sarà in questo modo facilitato nel suo percorso verso l’elettrificazione dei propri consumi.

 

Sostenibilità ambientale

Sul fronte della sostenibilità ambientale, il piano di investimenti conferma appieno la nostra traiettoria di riduzione delle nostre emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, in linea con l’Accordo di Parigi e con lo scenario di 1,5°C, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi). Nello specifico, il Gruppo Enel conferma il proprio obiettivo di chiudere tutti i rimanenti impianti a carbone entro il 2027, previa autorizzazione delle autorità competenti, nonché la sua ambizione di raggiungere le zero emissioni entro il 2040.

 

Sostenibilità finanziaria

Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo Enel prevede di incrementare la sua generazione di cassa, con flussi complessivi pari a circa 43,8 miliardi di euro, che si prevede soddisferanno integralmente il fabbisogno relativo agli investimenti netti e ai dividendi. Le iniziative finalizzate al miglioramento delle efficienze sono inoltre supportate dal piano di dismissioni, che è stato in parte ridefinito per focalizzarsi su una rotazione del portafoglio guidata dal valore degli asset. Si prevede che la realizzazione del piano di dismissioni produrrà un impatto positivo sull’indebitamento finanziario netto stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024.

 

Obiettivi finanziari

Si prevede che l'EBITDA ordinario del Gruppo Enel aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026, mentre l'utile netto ordinario è previsto in aumento a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nello stesso anno.

Confermiamo la nostra attenzione agli azionisti, con un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa, ovvero se i flussi di cassa generati dalla gestione operativa copriranno interamente gli investimenti netti del Gruppo nonché i dividendi oltre al DPS fisso minimo