L’Europa si focalizza sui diritti umani

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L’integrazione dei diritti umani nelle funzioni di business è un mosaico ancora in corso di assemblaggio. L’Unione Europea ha posto il connubio tra aziende e diritti umani al centro della sua strategia di responsabilità sociale d’impresa (CSR), sebbene le politiche dei singoli Stati membri siano divergenti e si limitino talvolta al semplice rispetto delle normative in materia (compliance). Per progredire in maniera più rapida ed efficace, è necessario che il settore privato vada oltre la compliance e metta a frutto tutto il suo potenziale di sviluppo in questo campo.

CSR Europe, la più grande rete europea dedicata alla responsabilità sociale d’impresa (con 50 membri corporate, tra cui Enel, e 45 organizzazioni nazionali di CSR che raggiungono un totale di oltre 10.000 imprese), agisce come una piattaforma per le aziende che intendono contribuire allo sviluppo sostenibile della società.

Nel quadro dell’Open Forum on shared responsibility for human rights and global value chains tenutosi a Bruxelles, CSR Europe ha presentato il Blueprint for Embedding Human Rights in Key Company Functions, uno studio sull’integrazione dei diritti umani all’interno delle funzioni di business con l’obiettivo di supportare concretamente gli attori coinvolti nel processo e chiarire ruoli e responsabilità. Nel corso della realizzazione del Blueprint, CSR Europe ha coinvolto esperti per identificare gli elementi chiave e gli esempi di best practice di settore, raccogliendo informazioni sulle aziende per analizzare i trend e identificare gli esempi virtuosi da inserire nel documento.

Nel corso dell’evento di Bruxelles si è discusso di come inserire il tema del rispetto dei diritti umani nei flussi e nelle funzioni aziendali e di come imprese e UE possano collaborare per garantire e accelerare il processo. Al centro del primo panel di giornata, la creazione di un ambiente di business internazionale stabile e sostenibile. In nostra rappresentanza è intervenuta Giulia Genuardi, Head of Sustainability Planning and Performance Management: “Le attività di Enel in questo campo si articolano in tre direttrici: l’attenzione per le persone, il rispetto delle comunità in cui operiamo, i diritti umani nel business. Il Blueprint è la prima analisi strutturata dell’implementazione dei diritti umani nelle principali aziende dell’Unione Europea, e siamo orgogliosi che alcune delle pratiche che Enel attua in questo settore siano state riconosciute come best practices a livello continentale”.

Marina Migliorato, Head of Sustainability Innovation & Stakeholder Engagement di Enel e membro del Board di CSR Europe, ha moderato il secondo panel focalizzato su come sviluppare una nuova modalità di collaborazione tra aziende e Unione Europea. Tra i relatori Dante Pesce, presidente del Working Group on Business and Human Rights delle Nazioni Unite, Harrison Cooter dell’Home Office del Governo britannico, e Gilles Goedhart del Ministero degli Affari Esteri olandese, anche a nome della Presidenza di turno dell’Unione Europea.

“Una concreta partnership tra settore pubblico e privato può assicurare all’Europa un ruolo di leadership globale in tema di diritti umani e di una catena di fornitura realmente responsabile” ha commentato la Migliorato. “Le aziende europee, ed Enel in particolare, dimostrano di possedere le competenze e di saper implementare i processi necessari per dare un nuovo impulso alla tutela dei diritti umani nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.

Una sempre più stretta partnership tra pubblico e privato è di vitale importanza affinché l’Europa continui a giocare un ruolo di leadership in materia di diritti umani nelle catene di approvvigionamento sostenibile a livello locale e globale. Abbiamo intrapreso questo percorso da tempo e nel 2013 abbiamo varato una “Policy sui Diritti Umani” che esprime gli impegni e le responsabilità assunte in questo ambito, rendendoci promotori del rispetto di questi diritti da parte dei nostri appaltatori, fornitori e partner commerciali. Un impegno riconosciuto a livello internazionale con la conferma nell’indice FTSE4Good, che misura il comportamento delle imprese su rispetto dei diritti umani, sostenibilità ambientale, relazioni con gli stakeholder, condizioni di lavoro e lotta alla corruzione. Siamo inoltre, dal 2004, tra i membri attivi del Global Compact delle Nazioni Unite e dal 2011 dello Steering Committee del Global Compact LEAD, composto dalle aziende che hanno sviluppato le migliori pratiche di sostenibilità a livello globale.


Il Global Compact è il programma di azione promosso dal Segretario Generale dell’ONU dedicato al mondo delle imprese, con l’obiettivo di creare una partnership tra settore pubblico e privato per la realizzazione e lo sviluppo dei dieci principi universali delle Nazioni Unite riguardanti diritti umani, lavoro, protezione dell’ambiente e anti-corruzione.